Lo Stelvio decide oggi uno sconcertante Giro d'Italia di Maurizio Caravella

Lo Stelvio decide oggi uno sconcertante Giro d'Italia Lo Stelvio decide oggi uno sconcertante Giro d'Italia E se lo vincesse Galdos? Lo spagnolo, terzo nel "tappone" dolomitico dietro al vincitore De Vlaeminck e a Conti, ha ridotto a 41 secondi il suo ritardo sulla maglia rosa Bertoglio - Resiste, perdendo colpi, il vecchio Felice Gimondi; delude, proprio in quella che avrebbe dovuto essere la "sua" giornata, Giambattista Baronchelli - Sempre peggio Battaglin (Dal nostro invialo speciale) Alleghe, 6 giugno. Una giornata tutta straniera, con i campioni di casa nostra tma sono campioni davvero?) messi alle corde non da un Merckx o da Fuente — che non ci sono, e visto cosa sta succedendo bisognerebbe aggiungere che è una fortuna — ma da De Vlaeminck e Galdos. che di Eddy e di Fuente sono soltanto delle controfigure. Baronchelli, proprio nella tappa in cui avrebbe dovuto togliere dalla cassaforte e usare gran parte delle energie immagazzinate finora, dimostra di essere la brutta copia del corridore che l'anno scorso mise in difficoltà persino Merckx: perde le ruote dei migliori in salita e — salvo miracoli — oggi perde anche il Giro. Bertoglio, grazie soprattutto ail'aiuto di Gimondi. riesce invece a salvare la sua maglia rosa, ma soltanto per 41". e con molto affanno e tanta paura. Ouarantun secondi, gli altri Galdos glieli ha rosicchiati tutti. E lo Stelvio, dove domani il Giro vivrà il suo ultimo atto in un clima di «thrilling », è una montagna che non perdona. Se Galdos correrà come oggi, il Giro sarà suo. E per Galdos significherebbe superare anche il suo "maestro» Fuente. che non è mai riuscito ad arrivare in maglia rosa al traguardo finale. Neppure la Marmolada ed il i Pordoi. che avrebbero dovuto costituire un trampolino di lancio ] per Baronchelli e magari anche i per Gimondi, sono riusciti a ferI mare quel mostro di potenza che | si chiama De Vlaeminck: proprio I sul terreno in cui una volta il i belga scivolava inesorabilmente I indietro, oggi Roger attacca e va ; a conquistare il suo settimo suc| cesso di tappa in questo Giro, davanti a Conti (che nel finale si limita a fare da rimorchio) ed a i Galdos, staccato di pochi metri. ! Gimondi arriva a 1 '23", subito doi po ecco Bertoglio. che ha Derso un round importante ma non an¬ cora il match. Baronchelli è ultimo di un gruppetto che giunge a 2'06" ed ora in classifica è staccato di 3'40" da Bertoglio, di 2'59" da Galdos e di mezzo minuto da Gimondi. Per poter ancora vincere il Giro Gibi dovrebbe diventare Merckx. per un giorno: e in questo momento non ne sembra davvero capace. E anche Gimondi, vecchio leone con gli artigli un po' consumati, ora è costretto a sperare più in una ••cotta» contemporanea di Bertoglio e Galdos che nelle sue gambe. Era una partita a quattro, ora sembra una partita esclu- sivamente a due: ed ì •< fuori gioco » — salvo appunto imprese alla Merckx — sono proprio i due \ italiani sui quali si contava di più. - Cioè il grande campione fatalmen! te un po' in declino, e il giovane | campione che dovrebbe (ma chis| sà quando) prendere il suo posto. ! Era la prima delle due tappe della verità, e per noi è una verità piuttosto amara. Persino De Vlaeminck. in un Giro ad eliminazione come questo, avrebbe forse potuto inserirsi nella lotta per la vittoria finale, se si fosse convinto fin dall'inizio di averne i mezzi e non avesse puntato esclusivamente ai successi di un giorno. Perché non lo ha fatto? -Perché — spiega — per puntare alla maglia rosa bisogna già aver fallo un buon rodaggio a tappe, prima del via: proprio come Galdos, che ha vinto il Giro della Svizzera romanda. lo invece ho dato forfait, e sapete perché? Perché dove c'è Merckx, i soldi Uniscono tutti nelle sue tasche, agli altri restano solo gli spiccioli. Oliando gli organizzatori Ingaggiano lui. non fanno questione di dire. Con me, invece, ogni volta mi sembra di essere al mercato. Così ho detto "no" al Giro della Svizzera ed ho compromesso le mie possibilità al Giro'. Il verbo «compromettere» è forse un po' esagerato, visto che Roger ha vinto sette tappe (quasi quante tutti gli italiani messi insieme) ed ora è quinto in classifica, a 3'44" dalla Maglia rosa. Eppure Roger avrebbe potuto fare anche di più. ma se n'è accorto troppo tardi. Si è accorto troppo tardi di non essere mai andato così forte in vita sua. Un tappone. oggi, di quelli che lasciano il segno. Prima entrano in scena i gregari, come da copione, per preparare il terreno ai «big»: poi. al momento giusto, divampa la battaglia, e questa volta non più a colpi di spillo, come sul Bondone. Si comincia con una lunga fuga di Polidori. Al quale tiene compagnia finché può Caiumi. che poi — stroncato dalla fatica — finirà nelle retrovie. Sulla salita di Forcella Staulanza i due sono in testa, col gruppo (preceduto da due drappelli guidati da I Oliva e da Lopez Carril, che in seguito si fonderanno) a quasi cinque minuti. I favoriti si marcano, e non si muovono. Ed ecco la Marmolada: una strada stretta fra pareti altissime di rocce, che ti danno l'impressione di essere un nano in mezzo a due giganti: poi, più sù. muraglie di neve, alte anche sette od otto metri. Con la macchina si viaggia I ci sarebbe. Il tempo sì, ma ci vor , j rebbe anche la forza, ed i nostri j in prima, la pendenza in certi tratti supera il diciotto per cento. Secondo i piani della Brooklyn, Panizza dovrebbe attaccare, ma non ce la fa. Secondo quelli della Kas dovrebbe allungare Galdos, e invece scatta Baronchelli, Berto-1 glio gli risponde subito, Conti riporta il gruppo dei migliori sui due. E allora Galdos. vedendo che sono gli italiani a spremersi in attacchi inutili die servono solo a sprecare forze preziose, decide di aspettare. Si facciano pure la guerra tra di loro, ce ancora il Pordoi. In cima alla Marmolada Polidori è ancora in testa, a un minuto c'è un gruppetto con Oliva, Lopez Carril ed altri, a 1'50" passa Conti, mentre il drappello dei migliori (che intanto ha lasciato per strada parecchia zavorra ed anche Battaglin) transita a 2'40". Polidori insiste ancora da solo, Conti in discesa agguanta il gruppetto ] di Lopez Carril. Ma per ora sono soltanto assaggi, si gioca tutto sul Pordoi. Polidori viene ripreso dal gruppetto di Lopez Carril. dietro comincia la «bagarre». Galdos saluta la compagnia e se ne va, mentre Bertoglio è accucciato alla ruota di Baronchelli e non si muove. Si muove invece De Vlaeminck. poi allunga anche Gimondi: Bertoglio resiste. Gibi invece si stacca. Le posizioni cambiano di continuo e in vetta la situazione è questa: Galdos, da solo; poi Conti, a 30". che precede di una cinquantina di metri De Vlaeminck: quindi Lopez Carril a I'15". Gimondi. Bertoglio. Santambrogio e Bellini a 1 '20" e Baronchelli, con un altro gruppetto, a due minuti. Al traguardo mancano ancora quasi 371 chilometri, il tempo di rimediare! sono in riserva De Vlaeminck. formidabile an-| che in discesa, agguanta prima! Conti e poi Galdos. mentre dietro! Bertoglio perde contatto da Gi-i mondi ed è costretto ad un diffi-l Cile inseguimento di una decina di chilometri, prima di raggiungerlo. Ancora più indietro. Gibi trova soltanto Riccomi disposto a dargli una mano, gli altri non hanno né la voglia né l'interesse di tirare. Si fila a cinquanta orari, la lotto 'è entusiasmante, ma si ha subito j la sensazione che De Vlaeminck e Galdos (con Conti a romorchio) j riusciranno a spuntarla, perché il loro accordo è perfetto. Ed anche' I perché, con Bertoglio provato per l'inseguimento precedente, Gii | mondi si trova praticamente solo. \ E infatti De Vlaeminck e Galdos. coalizzati, hanno partita vinta. \ All'arrivo Gimondi è infuriato j con De Vlaeminck: -Quando è con] } noi italiani — dice — si mette a \ '< ruota: quando è con Galdos. fila . come una locomotiva ». Bertoglio ' \ ringrazia Gimondi. perché senza . _ ', di lui forse la maglia rosa avreb be cambiato padrone: e dice che , domani farà tutto il possibile per l non farsi staccare di nuovo da - Galdos, ma non promette nulla. non può promettere nulla. Galdos -, a sua volta ringrazia De Vlaeminck e dice che domani, sullo Stelimo, Bertoglio «morirà in biciclet;ta» piuttosto di cedere. Pero ag- : giunge: -Lassù, comunque arnve ro prima di lui. Molto prima-. E i lo dice fissandoti negli occhi, non j ha proprio l'aria di uno che stia ; bluffando. ' Maurizio Caravella Km progr. 248 140 ! 150 144.7 160 170 180 I mi

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