"Effetto doppler": come sul biliardo di Gianni Rogliatti

"Effetto doppler": come sul biliardo "Effetto doppler": come sul biliardo Non ci sono limiti alle possibilità della tecnica moderna in genere ed alle applicazioni in campo automobilistico In particolare. I limiti, quando ci sono, dipendono da necessità produttive e di costo, ma in teoria sarebbe possibile costruire già oggi le vetture descritte in racconti di fantascienza e dotate di ogni sorta di automatismi e servomeccanismi. Una curiosa applicazione di avanguardia, già studiata dai tecnici di almeno una Casa (Citroen) anche se non ancora sperimentata in pratica, riguarda le sospensioni, e più precisamente un controllo elettronico estremamente sensibile del grado di morbidezza delle sospensioni stesse. Come è noto, i tecnici francesi sono particolarmente attenti alla comodità di marcia delle loro vetture ed hanno realizzato sospensioni particolarmente rallinate ma che, come tutte le soluzioni meccaniche, sono sempre il risultato di un compromesso tra confort e tenuta di strada. Per mezzo di un congegno elettronico molto sofisticato è però possibile avere il miglior risultato in entrambe le necessità. Questo si ottiene impiegando un circuito elettronico con | dei « sensori » posti direttamente davanti alle ruote e capaci di misurare le dimensioni delle asperità stradali mediante il noto effetto «Doppler». cioè le dillerenze nei tempi di ritorno di un segnale causate dalle differenze di velocità del mezzo. Quando la vettura marcia in piano ad una certa velocità costante, anche il segnale prodotto dai sensori è costante; ma se un ostacolo o un avvallamento si presentano davanti ad una ruota, vengono « misurati » tempestivamente dal sensore interessato che reagisce adattando la llessibiiità della sospensione in modo da evitare il sobbalzo della vettura. Grazie a questa adattabilità le sospensioni possono essere costruite in modo da avere una rigidezza naturale notevole, il che consente di avere la macchina più stabile in curva (si evita il noioso coricamento con tutte le conseguenze negative sull'assetto delle ruote). D'altra parte si può variare a piacere la cedevolezza della sospensione di fronte agli ostacoli, in modo da far si che la vettura si mantenga stabile anche sulle strade più sconnesse. Gianni Rogliatti