Incontro del ministro Donat-Cattin all'Api con i piccoli imprenditori

Incontro del ministro Donat-Cattin all'Api con i piccoli imprenditori Incontro del ministro Donat-Cattin all'Api con i piccoli imprenditori Ha invitato gli industriali a puntare sulla riconversione delle aziende legate al settore trasporti - Fiat Rivalta: 3 mila operai mandati a casa Il ministro on. Donat-Cattin si è incontrato ieri con il Consiglio direttivo dell'associazione della piccola industria «Api». Il presidente ing. Marengo ha sottolineato l'importanza di questa prima presa di contatto auspicando che rappresenti l'inizio di un modo nuovo del governo di intrattenere rapporti con gli imprenditori. Il ministro ha poi tracciato un quadro molto rapido della situazione. Ci troviamo di fronte ad un livello di produzione abbassato e ad una domanda schiacciata. Sono stati ripristinati alcuni equilibri, ma non bisogna credere che tutto vada abbastanza bene. Il primo passo per una ripresa deve ancora essere fatto. Occorre passare al più presto alle tecnologie elevate. Devono concorrere tre forze. Lo Stato, nello sforzo di uscire dalla crisi; gli imprenditori con la ricerca e gli investimenti; i sindacati tenendo presente che la produttività interessa tutti: se non si produce è difficile litigare per stabilire a chi va un pezzo ed a chi ne va un altro del profitto. Nel quadro economico generale le condizioni del Piemonte sono le più preoccupanti. Si è ridotto lo spazio di sviluppo dell'auto e del trasporto in genere, anche perché le nuove aziende sono nel Sud. Bisogna scegliere tra il ridursi ed il riconvertire. I presenti, tra cui erano anche l'ing. Porcellana ed il prof. Gatti, hanno esposto alcune opinioni. Il settore dei beni strumentali è saturato. E' un errore mandare al Sud le aziende tecnicamente più avanzate, perché nel Meridione i tecnici non iiiiiiiiiiiiiitiiiiiiisiiiiiaiiiiisiiitiiii<iaiiiiitiiiiaAi ci sono e si corre il rischio di continuare a costruire cattedrali nel deserto. Per tentare campi nuovi le piccole Industrie avrebbero bisogno di poter usare con più mobilità della mano d'opera, ma sono impedite. Un giovane imprenditore ha detto: «Possiamo divorziare dalla moglie, non possiamo separarci da un operaio». Altri ha osservato che le piccole aziende sono in grado di riconvertirsi se lo fanno le grandi di cui sono fornitrici. Ma l'on. Donat-Cattin ha detto che questo è il punto debole delle imprese minori. Va superato. Le piccole ditte devono uscire dall'ombra delle grandi cercando attività nuove, sole od associandosi. Ha prospettato la possibilità di porre allo studio aiuti statali per l'istituzione di servizi collettivi che le aiutino nella riconversione produttiva. DIRIGENTI D'AZIENDE INDUSTRIALI — Si è riunita l'assemblea dell'Associazione. Il presidente comm. Bocchieri ha segnalato un aumento degli iscritti. Nel 1972 erano 2443, al primo maggio '75 risultavano 3114. In tre anni l'incremento è stato di 671 unità. Circa il lavoro svolto ha ricordato la costituzione dell'Unione regionale dei sindacati di categoria ed il successo del convegno del novembre scorso sui problemi previdenziali ed il rinnovo del contratto. A ciò si è aggiunta la vertenza con la Fiat per il pensionamento anticipato dei dirigenti, avviata a buona soluzione. A proposito della previdenza, Bocchieri ha sottolineato l'utilità dell'istituzione del servizio re¬ iiiiiiaiii*iiiititaiiiiiaitiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iitiiiiaistii gionale di consulenza per il disbrigo delle pratiche. Infine ha detto che vi è stata una svolta sindacale con la costituzione delle rappresentanze aziendali all'Enel, Olivetti, Aem, Raccolta rifiuti, Acquedotto municipale, Oreal, Aeritalia e nelle sezioni Fiat: Allis, trattori, automobili, attività diversificate, enti centrali, veicoli industriali. FIAT — Ieri vi sono stati scioperi a Rivalta. Alle 15,30 hanno smesso di lavorare 30 pomlciatorl su 235. Dalle 17,30 l'azienda ha messo in libertà 207 operai. Alle 18 tutta la carrozzeria è stata bloccata. Sono stati mandati a casa 3 mila lavoratori. Il Coordinamento sindacale Fiat e la Federazione metalmeccanici hanno diffuso un comunicato In cui accusano l'azienda di «reprimere le lotte di lavoratori che rivendicano una corretta applicazione degli accordi». I sindacati «respingono con fermezza II ricorso a decisioni unilaterali e provocatorie». Hanno chiesto un incontro fissato per lunedi. INCO — La Federazione delle costruzioni Cgil, Cisl, Uil protesta perché in questa azienda, da tempo in lotta in difesa dell'occupazione, sono intervenuti i carabinieri. Afferma anche che « un operatore sindacale ha subito l'aggressione ingiustificata di un indivìduo dichiaratosi agente in borghese, mentre invitava la forza pubblica a desistere dal forzare il cancello tenuto chiuso dai lavoratori». CAI (Castellamonte) — La vertenza si è conclusa all'ufficio del Lavoro con la mediazione del capo servizio rapporti di lavoro. tiiiiiiiiiiiiiiiaitiiiaiiiBitiiiiiBBiiiBiimimamiiiiaiiiB

Persone citate: Bocchieri, Donat-cattin, Gatti, Olivetti, Porcellana

Luoghi citati: Castellamonte, Piemonte, Rivalta