L'incredibile Bernardini, che ottimista di Fulvio Cinti

L'incredibile Bernardini, che ottimista "In classifica ci troviamo con i punti previsti, cosa volete di più?,, L'incredibile Bernardini, che ottimista "La facilità con cui i ragazzi si avvicinavano alla porta finlandese ha fatto credere a tutti che il successo fosse facile" "Qualcuno ha fallito la prova ma non faccio nomi" - Facchetti: "L'invasore era ubriaco, l'ho toccato, è finito a terra' (Dal nostro inviato speciale) Helsinki, 5 giugno. « Una grossa cagnara! Tutto fuori fase! », esclama fra i denti Chinaglia rientrando negli spogliatoi. S'immagina subito quale sia il clima nello stanzone, ma la porta resta chiusa a lungo. Bernardini sporge la testa e atteggia la bocca tra la smorfia e il sorriso. GII stanno cercando una stanza dello stadio ove possa parlare seduto, dinanzi a un tavolo. Il primo commento è di Carraro. Il vicepresidente vicario della Federcalcio non attende la domanda, attacca dicendo: ■ Non abbiamo giocato una bella partita. Nel primo tempo abbiamo fallito molte occasioni, poi pensavamo che I finlandesi, secondo una caratteristica comune al giocatori In una condizione semiprolessionlstìca, calassero il loro ritmo. Invece sono cresciuti di rendimento sotto la spinta dell'entusiasmo ». Fa una breve pausa e prosegue: « // risultato ci premia per quello che è stato il gioco ». Non c'è ironia nelle sue parole. « / finlandesi giocano un football semplice ma ordinato, non vanno in gol e questo ci è stato d'aiuto per scapolarla ». — Amareggiato? -No, abbiamo disputato una brutta partita, ma dato che abbiamo vinto non sono deluso ». Ironicamente si chiede: • Adesso andiamo a Mosca? ». Sorride e si stringe nelle spalle. Ed ecco Fulvio Bernardini. Prima di lasciare la panchina, uno spettatore italiano, dalla tribuna sovrastante, gli ha gridato: « Rivera, fai giocare Rivera! ». Il dottore ha alzato il braccio nel medesimo gesto che Chinaglia indirizzò a Valcareggi lasciando il campo a Monaco durante la partita con l'Haiti. Ha gli occhi lucidi, parla alquanto confusamente, intercala una frase all'altra, accavallando argomenti e osservazioni. • Sono — afferma — per un discreto primo tempo e un brutto secondo. La facilità con cui I ragazzi si avvicinavano alla porta finlandese nella fase iniziale, mi aveva fatto sperare un diverso svolgimento della partita e anch'essi debbono aver creduto di raggiungere facilmente il successo. Invecu non sono stati capaci di fare i gol, mentre potevano segnarli ». — Perché? « Già, perché i finlandesi si sono comportati meglio rispetto alle altre partite alle quali avevo assistito ». — Ma lei non aveva detto tutto agli azzurri? « Caspita se gli avevo detto tutto! Avevo Illustrato loro le caratteristiche della Finlandia, avevo raccomandato a tutti di evitare il gioco stretto. Invece, dopo un nostro buon inizio, s'è creata una situazione d'equilibrio di gioco e una condizione psicologica sfavorevole per I ragazzi ». Brevissima pausa poi osserva: « Molti dei nostri hanno reso meno del previsto. Ma non faccio nomi ». Perché la sostituzione di Cordova con Orlandini? Forse perché Cordova ha mostrato la corda? « Desideravo che Capello nel secondo tempo avanzasse di posizione. Nella prima parte Cordova aveva fatto buone cose lavorando però un po' allo scoperto. Orlandini doveva stringere i varchi cioè concedere meno spazio ai finlandesi quando scendevano in contropiede ». Si insiste: chi ha fallito !a prova? « Ripeto, non faccio nomi ». Secondo lei questa è la formazione più giusta da lei pensata? Risposta secca: « La valutazione è vostra, non mia ». Se questa è la squadra che lei aveva in mente già prima di incontrare la Polonia oggi una verifica deve pure averla fatta. « Se avessi avuto tutti gli elementi nella normalità questa squadra non avrebbe incontrato molte difficoltà a battere la Finlandia. Proprio gli elementi fuori della normalità hanno sbagliato troppi passaggi. Ma io li difendo. Non è un delitto errare in qualche scambio. A ciò si aggiunge il fatto che i ragazzi si sono trovati dinanzi una formazione che corre molto, che rende ed è stata avvantaggiata dai nostri errori ». Condizioni precarie di forma? « No, no ». Si parla di Antognoni. Ovviamente Bernardini ricaccia le accu¬ se che si riversano sul suo pupillo. « Antognoni — ribatte — ha corso sempre ed ha sbagliato né più né meno come tutti gli altri. Ripeto: non è una questione di condizioni fisiche: la difesa ha retto bene sino all'ultimo, Capello ha fatto cose eccezionali ». Che cosa cambierebbe in questa squadra se dovesse rigiocare questa partita? • Nulla, insisto con i miei concetti perché voglio mettere insieme una squadra che giochi bene al calcio ». Poi mormora: « lo sarò un inguaribile ottimista, ma voi siete dei terribili pessimisti. Prendiamola come una partita giocata cosi cosi, e con un risultato abbastanza giusto perché determinato da un fallo nettissimo su Bettega che già era in area. Certo avrei preferito che Bettega fosse andato direttamente in gol senza ricorrere al rigore. D'altra parte su questo campo anche le altre squadre hanno sofferto e l'Olanda, dei suol tre gol uno lo ha segnato su rigore ». Conclude: »D'a/tra parte nella classifica di coppa ci troviamo con I tre punti ai quali volevo arrivare e a settembre arriveremo a cinque ». Intanto Chinaglia si è rivestito e attraversando il lungo corridoio verso l'uscita dello stadio mette a fuoco la frase pronunciata rientrando dal campo. Chinaglia parla di squadra disordinata, dà ragione a chi afferma che questa è una frana. » Abbiamo rimediato una brutta figura! ». Gli chiediamo dell'intesa con Antognoni. Ribatte: « lo non posso entrare nel cervello degli altri! ». Gli chiediamo ancora se Bernardini li aveva Informati sul gioco dei finlandesi e se gli aveva detto che cosa essi dovevano fare. Chinaglia risponde secco: « Certo che ce l'aveva detto, ma evidentemente ce ne siamo dimenticati. In Russia bisognerà cambiare tutto ». Antognoni difende se stesso e si giustifica: » Non ho ben distribuito le mie forze, cos ho giocato un buon primo tempo e un pessimo secondo ». Pacchetti parla di brutta partita, accenna al fatto che non conoscevano i finlandesi, quindi puntualizza l'episodio con l'invasore. Esclama: « Era ubriaco, e appena l'ho toccato lui è crollato a terra-. Zoff è nero. Gli dicono che è stato strepitoso e quindi gli fanno notare che qualcuno aveva detto che la partita avrebbe avuto un altro svolgimento, più facile di quello che è stato. Risponde: - Ouello che si dice prima non conta mal ». Infine, Capello parla vagamente di scarso impegno, lancia accuse contro qualcuno di cui non precisa I Inome. Capello, che è stato con Zoff uno dei migliori, si comporta come Bernardini: non non individua i colpevoli, forse perché la lista sarebbe troppo lunga. Fulvio Cinti

Luoghi citati: Finlandia, Haiti, Helsinki, Monaco, Mosca, Olanda, Polonia, Russia