Ondata di Sgomento nella serena Canelli di Franco Marchiaro

Ondata di Sgomento nella serena Canelli L'«ANONIMA SEQUESTRI» HA COLPITO ANCORA Ondata di Sgomentonella serena Canelli I dipendenti della Gancia sostano davanti allo stabilimento in attesa di notizie -1 genitori dell'industriale rapito sono in viaggio per le nozze d'oro (Dal nostro inviato speciale) Canelli, 4 giugno Mentre a Torino l'arresto di alcuni individui faceva pensare alla scoperta di una banda che avrebbe operato numerosi sequestri in Piemonte, a Canelli si è avuto un clamoroso rapimento. La vittima è uno dei più grossi industriali vinicoli d'Italia: il dott. Vittorino Vallarino Gancia, 42 anni, laureato in legge, amministratore delegato e direttore generale dello stabilimento Gancia, con sede a Canelli in corso Libertà. Era stato sposato con la signora Paola (dal matrimonio erano nati due figli, Max e Lamberto, di 13 e 15 anni); poi aveva divorziato. L'ex moglie e i ragazzi ora abitano a Torino. Recentemente Vittorio Vallarino Gancia si è risposato. La seconda moglie risiede a Milano, mentre l'industriale abita da solo a Canelli, alla villa dei Cedri, una elegante costruzione che sorge a non più di un chilometro dalla città sulla strada per Cassinasco. Il rapimento è avvenuto proprio nei pressi della villa, verso le 15,30, mentre l'industriale stava recandosi allo stabilimento. L'allarme è stato dato almeno due ore dopo quando è stata trovata la sua « Alfetta » abbandonata nei pressi di Calamandrana, a non più di cinque chilometri dalla fabbrica, sulla provinciale per Nizza Monferrato. La notizia a Canelli si è saputa però molto più tardi, verso le 20, e subito ha destato molta impressione considerata la notorietà del rapito. Il dott. Vittorio Vallarino Gancia, dirige infatti lo stabilimento che dà lavoro ad almeno 500 dipendenti tra operai e impiegati, con un fatturato annuo di vari miliardi. Il rapito ha un fratello, più vecchio, Camillo, di 49 anni, che dirige uno stabilimento Gancia a Buenos Aires, pari come importanza a quello di Canelli. A Canelli abitano ancora i vecchi animatori dell'industria, i fratelli Lamberto Gancia, cavaliere del lavoro, padre di Vittorio, e il dottor Carlo. Il cavaliere del lavoro Lamberto Vallarino Gancia e la mamma del rapito, signora Donata Massucco, sono attualmente fuori città. Sono in viaggio per festeggiare il cinquantenario di matrimonio. In città sono invece presenti lo zio dottor Carlo Vallarino Gancia e il cugino ; drRbrSmlrtpsfnscnsclleqtldc dottor Renzo (console onora- rio del Paraguay). I fratelli di Renzo Gancia, i dottori Roberto e Piero, sono all'estero, il primo nell'America del Sud, il secondo in Francia. Appena si è avuta conferma che l'amministratore delegato della Gancia era stato rapito, tutti i parenti presenti a Canelli si sono riuniti presso lo stabilimento, dove sono pure gli inquirenti per fare il punto della situàzio-' ne. Sembra, comunque, che sino a tarda sera non sia ancora arrivata alcuna telefonata da parte dei rapitori. L'industriale rapito non svolge attività politica, ha ricoperto soltanto in passato la carica di presidente dell'ospedale civile di Canelli. Si esclude pertanto che il sequestro possa essere attribuito a vendetta di natura politica; il fatto quindi che uno dei presunti rapitori già fermato dai carabinieri si proclami "ricercato politico" non deve ingannare; al massimo si può pensare ad un rapimento a opera di gruppi estremisti a scopo di estorsione per raccogliere denaro necessario all'attività della formazione. Ovviamente, tra i più interessati al rapimento e alla sorte dell'industriale sono proprio i dipendenti della Gancia, considerata la figura I di primissimo piano che il dottor Vittorio ha nell'attività dello stabilimento. La consistenza patrimoniale della famiglia è ritenuta «considerevole»; non si nasconde però la preoccupazione, nel caso che la famiglia dovesse versare una forte somma di danaro per il pagamento del riscatto che senza dubbio verrà richiesto dai rapitori. Il fatto poi che si ritenga sia stato fermato dai carabi- ; nieri uno dei presunti rapitori suscita ansie, per la sorte dell'industriale: si teme che i malviventi — dovrebbero essere tre —, temendo le conseguenze che potrebbero aversi dalle indagini se il fermato è veramente uno di loro, perdano la testa e compiano qualche gesto inconsulto. Il dottor Vittorio Vallarino Gancia, come si è detto, viveva solo nella villa dei Cedri. Oggi sembra vi fosse solo il guardiano, Giuseppe Merlino, che aveva accompagnato l'industriale in procinto di raggiungere lo stabilimento, e proprio lui ha notato il falso incidente stradale che ha per messo ai rapitori di bloccare to. l'auto dell'amministratore delegato della Gancia. Mentre telefoniamo negli uffici dello stabilimento di corso Libertà l'attesa di un primo prevedibile messaggio da parte dei rapitori sta facendosi spasmodica. Accanto ai telefoni congiunti e funzionari sono in attesa di uno squillo che dia almeno una prima notizia sulle condizioni di salute dell'industriale rapi- Franco Marchiaro