Processo Baader: domani riapre No definitivo per i tre avvocati di Tito Sansa

Processo Baader: domani riapre No definitivo per i tre avvocati Incerta vigilia nella fortezza di Stoccarda Processo Baader: domani riapre No definitivo per i tre avvocati (Dal nostro corrispondente) Bonn, 3 giugno. / tre difensori di fiducia di Andreas Bander (Croissant, Groenewold e Stroebele) sono stati esclusi oggi definitivamente dal processo nella «fortezza» di Stammheim, al quale avevano chiesto di partecipare per difendere gli altri tre imputati, Ulrike Meniho}, Gudrun Ensslin e JunCari Raspe. Il processo Baader-Meinhof riprenderà pertanto posdomani 5 giugno e — se non verranno sollevate altre difficoltà procedurali — continuerà anche venerdì. La decisione di estromettere i tre legali sospettati di connivenza con l'imputato Baader è stata presa oggi (quando nessuno se l'aspettava più e si prevedeva un temporeggiamento della magistratura) dalla prima Corte regionale di Stoccarda riunita a porte chiuse. Nell'interpretare la cosiddetta «legge Baacler-Meinhof». varata frettolosamente dal Parlamento di Bonn prima delle vacanze di Natale, la Corte ha respinto le richieste della difesa e della procura di Stato (che coincidevano), cioè che l'esclusione dei tre avvocati dovesse venire decisa di volta in volta, per ogni singolo difensore, e ha "affermato che Croissant, Groenewold e Stroebele avrebbero difeso «indirettamente» anche Andrea Baader, essendo i reati a lui attribuiti gli stessi di cui sono incolpati i coimputati, e ciò sarebbe stato «contrario allo spirito della legge». La Corte ha soprendentemente ammesso che con la sua decisione odierna il diritto alla libera scelta dell'avvocato (garantita dalla legge) è «indirettamente» limitata, ma che gli imputati debbono adattarvisi. In sostanza viene fatto capire che si tratta di un provvedimento straordinario. Di ciò non sembra soddisfatta la Procura di Stato, la quale avrebbe preferito una tattica ostruzionistica della difesa a un'interpretazione della legge che già da oggi appare discutibile e che apre le porte a un processo di revisione. Che la Procura di Stato non sia soddisfatta è dimostrato dal fatto che a Karlsruhe ci si è rifiutati dì fare commenti alla decisione presa a Stoccarda. Essa è stata salutata soltanto dai partiti dell'opposizione democristiana, i quali l'hanno definita una «chiara decisione». In ogni caso, anche se la Corte regionale di Stoccarda avesse deciso diversamente, la difesa degli imputati di Stammheim sarebbe stata limitata. Proprio oggi il ministero della Giustizia ha preparato tutta una serie di disegni di legge straordinari per lottare contro il terrorismo, che verranno approvati domani dal governo e passeranno immediatamente al Parlamento. Essi prevedono un nuovo reato, quello di «associazione terroristica», nettamente distinto dall'associazione a delinquere, e che sarà punibile con dieci anni di reclusione, fissano norme precise per i contatti tra detenuti imputati di terrorismo e i loro avvocati (la posta verrà censurata e ai colloqui tra imputato e avvocato di fiducia assisterà un giudice estraneo al processo), prevedono l'istituzione del Kronzeuge (traduzione dall'inglese Crown's Witness), il testimone della corona, al quale verrà garantita una pena mite, o addirittura l'assoluzione se denuncerà i suoi complici e permetterà la loro cattura. Se cioè oggi a Stoccarda non fosse stata presa alcuna decisione, la possibilità di limitare la libera difesa degli imputati di terrorismo sarebbe stata in ogni caso possibile. Si sarebbe lasciato spirare il limite massimo di trenta gior- ni di interruzione di un processo, si sarebbero nel frattempo varate le nuove leggi restrittive, si sarebbe poi ricominciato un processo Baa- der-Meinhof «numero due». Tali erano le previsioni che si facevano ieri in ambienti giornalistici a conoscenza di una «attività parallela» tra la magistraUtra dì Stoccarda e il ministero della Giutizia di Bonn. L'ultima parola in merito alla esclusione definitiva degli avvocati della BaaderMeinhof spetterà comunque alla Corte suprema di Karlsruhe. Questa sera si dà per certo che tanto i difensori degli imputati quanto il rappresentante della pubblica accusa Wunder si rivolgeranno ad essa. Non è eschiso che Karlsruhe decida in maniera diversa che Stoccarda. Per intanto, alla ripresa del processo, la posizione della corte presieduta da Theodor Prinzing sarà notevolmente rafforzata in quanto la sua interpretazione della «legge Baader-Meinhof» è stata avallata. Almeno per il momento. Che giovedì il processo vero e proprio possa cominciare con la lettura dei capi di imputazione è più che dubbio. La farsa processuale, che taluni giornali non esitano a definire «scandalo», probabilmente continuerà. La difesa dice «abbiamo molte frecce nella nostra faretra». Tito Sansa Ulrike Meinhof

Luoghi citati: Bonn, Stoccarda