Su e giù lungo l'Italia gli atti Freda-Ventura

Su e giù lungo l'Italia gli atti Freda-Ventura Da Catanzaro rispediti a Milano Su e giù lungo l'Italia gli atti Freda-Ventura milanese dottor D'Ambrosio contro Freda, Ventura e gli altri estremisti di destra coinvolti nella strage di piazza Fontana, sono tornate a Milano. I documenti erano stati inviati a Catanzaro in ottemperanza alla decisione della corte di Cassazione che riunì appunto a Catanzaro i procedimenti contro Freda e Ventura, e l'altro contro Valpreda e i suoi compagni anarchici. E' stato però constatato che soltanto il dottor D'Ambrosio, perfettamente a conoscenza di tutti i risvolti della vicenda, poteva dividere i documenti riguardanti i vari rami dell'inchiesta, per i quali sono state decise ulteriori suddivisioni in diverse istruttorie. E' stato cosi deciso di affidare al magistrato milanese il compito di dividere i documenti in quattro parti. Una, che óovrà poi essere trasmessa alla magistratura padovana, riguarda la morte del portinaio Alberto Muraro, morto misteriosamente precipitando dalla tromba dell'ascensore nello stabile di Padova in cui prestava servizio, nell'agosto 1969. Nel corso della sua inchiesta, il dottor | D'Ambrosio si era convinto Milano, 2 giugno. Le numerose casse conte- nenti gli atti istruttori dell'in- chiesta condotta dal giudice 1 che Muraro era stato in real tà ucciso e aveva indiziato per questo lo stesso Freda e l'ex consigliere comunale del msi Massimiliano Fachini. Un'altra parte di documenti riguarda gli atti relativi alla famosa lettera del giornalista romano Landò Dell'Amico, direttore dell'agenzia stampa Montecitorio, in cui si parla di un finanziamento di 18 milioni dato nell'aprile 1969 a Pino Rauti per conto dell'industriale Attilio Monti e di suo genero, Bruno Riffeser. Questo particolare ramo dell'istruttoria è l'unico che è stato lasciato alla competenza del dottor D'Ambrosio, che tratterrà questi atti presso di sé. Il terzo gruppo di documenti dovrà essere trasmesso alla magistratura di Vicenza perché completi l'istruttoria riguardante un fatto del tutto marginale della vicenda: un'accusa di appropriazione indebita avanzata contro Ventura dall'ex partigiano Sartori. Tolti i documenti che riguardano questi tre stralci di istruttoria, il dottor D'Ambrosio rispedirà la rimanente quarta e maggiore parte a Catanzaro, perché quella magistratura possa procedere, per la competenza attribuitale dalla corte di Cassazione. (Ansa)