Nastase se ne va a metà partita

Nastase se ne va a metà partita Movimentata semifinale nel tennis Nastase se ne va a metà partita Il romeno attende per 40 minuti Ramirez rinunciando a chiedere il successo a tavolino - Ma si innervosisce e perde il 1" set Nel secondo, sul 2-5 si ritira - Sonfitti Panatta-Bertolucci (Dal nostro inviato speciale) Roma, 31 maggio. Ilie Nastase voieva vincere ad ogni costo gli Internazionali d'Italia per acquisire il diritto a disputare una superslida con Jimmy Connors carica di dollari, magari a Bucarest allo stadio Progressul. Invece, non II ha vinti per colpa di una medaglia d'oro da 32 millimetri, con la scritta: « La Federtennis italiana ad Ilie Nastase », dal valore commerciale di sole 120 mila lire. Una medaglia che il segretario della Federtennis, Gianfranco Cameli. gli ha consegnato prima che iniziasse la semifinale contro Raul Ramirez quale premio di fedeltà per la continua partecipazione al torneo romano dall'edizione 1966 a quella attuale. Era un premio che stava particolarmente a cuore ad Ilie. anche se molti vedono in lui uno zingaro della racchetta attaccato solo al dìo dollaro. Cosi, per ricevere questa medaglia e per non mettere in imbarazzo il giudice arbitro, il suo grande amico Michele Brunetti di Ancona, Ilie Nastase ha aspettato per ben quaranta minuti che arrivasse Ramirez, in ritardo per l'anticipata conclusione della semifinale Ira Orantes e Vilas, vinta dallo spagnolo in poco più di un'ora, e della finale femminile. Questa ha registrato il bis della Evert sulla Navratilova in soli 36 minuti di gioco. Nastase avrebbe potuto benissimo chiedere partita vinta per assenza dell'avversario, come hanno fatto ed ottenuto gli spagnoli nel doppio che vedeva impegnati Orantes e Gisbert contro l'australiano Crealy e lo iugoslavo Pitie: assente Crealy, in ritardo di più di un'ora, hanno avuto partita vinta per «scratch', come si dice in gergo tennistico. Il giocatore romeno è rimasto invece ad attendere Ramirez (rimasto in albergo), macerandosi di nervosismo dalle 13,35, ora in cui si è concluso il match Ira la Evert e la Navratilova, alle 14.53, ora d'inizio della semifinale con Ramirez. Le due semi/inali e la finale del singolare maschile erano state imposte dall'associazione giocatori prolessionistì, rappresentata a Roma da Richard Evans, con orario a seguire partendo dalle ore 11,15, di conseguenza I giocatori dovevano essere pronti a scendere in campo al termine dell'incontro programmato prima del loro. Ramirez se l'è presa comoda ed a Nastase sono saltati i nervi. Cosi, dopo la premiazione, il romeno ha giocato bene i primi due games in cui Ramirez, arrivato trafelato, era completamente fuori gara, poi il match ha cambiato piega di colpo. Nastase perdeva ben otto giochi consecutivi, cedendo il primo set per 6-2. In svantaggio per 2-0 nel secondo, sul punteggio di 5-2 a lavore di Ramirez andava a stringere la mano al giudice di sedia e all'avversario ritirandosi. Non c'era stata partita sino a quel momento. Ramirez sembrava irresistibile, serviva un numero impressionante di prime palle di servizio, da fondo campo si proiettava in avanti con una rapidità quasi volesse mangiare la rete, il suo dritto molto lavorato di polso spazzolava le linee, il suo rovescio era solo diligente ma quanto mai preciso nella sua scolasticità. Nastase non c'era. Sbagliava moltissimo, sia tatticamente che nei colpi. Quando non caricava i colpi finivano a rete, quando li caricava terminavano fuori abbondantemente, non riusciva mai a passare il rivale proiettato a rete. Ilie arrivava stravolto negli spogliatoi. «Cosa è successo?». GII chiedevo, « Non respiro » la risposta. Alle sue spalle Richard Evans diceva: « Troppo nervosismo ». La porta degli spogliatoi si chiudeva. Dopo un quarto d'ora il giudice arbitro Michele Brunetti riportava una dichiarazione ufficiale del romeno: la lunga attesa, al momento di giocare, gli aveva impedito di respirare bene a causa di una indisposizione nervosa che lo aveva colpito allo stomaco. Il giocatore non aveva richiesto lo scratch per rispetto al pubblico. Nastase usciva dagli spogliatoi dopo un'ora. Era come distrutto, a Roma voleva vincere, non c'è riuscito. Questa volta lui. il • teppista • del tennis, ha perso per avere voluto fare il signore. Ora spera di consolarsi, parzialmente, nel doppio insieme a Connors. All'associazione giocatori, che chiede molte cose, a ragione, il compito di imporre anche la puntualità ed il rispetto degli orari ai giocatori. Per il torneo di Roma un altro dispiacere immeritato dopo l'espulsione di Kodes dello scorso anno, ma quest'anno non ci sono responsabilità. Brunetti avrebbe potuto decretare - sua sponte » lo scratch di Ramirez. ma questa sera le polemiche sarebbero state ancora più elevate. Brunetti ha fatto solo gli interessi del torneo, come Nastase del resto. Ha sbagliato Ramirez. che però domani rischia di laurearsi « big - della terra rossa contro Orantes. Lo spagnolo, seguito qui a Roma dal presidente della sua federazione Lorenz e dal capitano della Davis Bartroli, ha però le carte in regola per tenerlo a /ondo campo giocando lungo sul rovescio. Rino Cacioppo Ilie Nastase

Luoghi citati: Ancona, Bucarest, Italia, Roma