Il terrorista è torinese di Giuseppe Fedi

Il terrorista è torinese Il terrorista è torinese (Segue dalla 11 pagina) giudiziario è stato negativo. Gli inquirenti trattengono ancora in questura i due genovesi, un uomo e una donnp, che sono stati fermati ieri davanti al manicomio mentre — si dice — chiedevano un regolare permesso per parlare con Cesare Maino. Eppure alcuni mesi fa il professor Ragozzino, direttore dell'istituto, aveva accennato alla possibilità che si stesse pre¬ parando qualcosa contro il «Filippo Saporito», l'istituto dov'era stato detenuto Gior Sia Panizzari, protagonista della rivolta nel carcere di Viterbo, e dove da poco era stato trasferito Cesare Maino, del gruppo «22 ottobre» di Genova. Gli inquirenti sono convinti che ad operare non siano stati solo tre o quattro terroristi, per questo apriranno un'inchiesta interna. La preparazione dell'impresa, per quanto accurata potesse essere, doveva certamente contare su altri appoggi. Giuseppe Fedi

Persone citate: Cesare Maino, Filippo Saporito, Panizzari, Ragozzino

Luoghi citati: Genova, Viterbo