Scioperi contro il governo dopo le elezioni regionali?

Scioperi contro il governo dopo le elezioni regionali? La decisione sarà presa dai sindacati il 6 giugno j Scioperi contro il governo dopo le elezioni regionali? Non escluse agitazioni anche prima del 15 giugno - Cgil, Cisl e Uil imposteranno le vertenze su questi punti: chimica, edilizia, agricoltura, trasporti pubblici (piano autobus), Partecipazioni statali - Lama (Cgil) molto critico verso il governo (Dal nostro inviato spadaio Rimini. 30 maggio. I sindacati ci riprovano. Delusi per non avere ottenuto finora risultati significativi in materia di investimenti, difesa dell'occupazione e diversificazione produttiva, proclameranno una serie di agitazioni, aprendo subito grossa vertenza con il governo e con le Partecipazioni Statali. La lotta sarà diretta dalle 3 Confederazioni (Cgil Cisl Uil), che eserciteranno un coordinamento tra le varie categorie e settori interessati. Il 6 giugno la segreteria della Federazione Cgil Cisl Uil si riunirà con i rappresentanti dei vari settori (costituiti in comitati nazionali 1 per definire le forme di lotta. E' in di una • scussione se partire prima o ' dopo le elezioni. Una delle te si è favorevole a uno sciopero di quattro ore delle Partecipazioni Statali, prima del voto del 15 giugno, ma le riserve sono parecchie. I punti principali sui quali si imposterà la vertenza verranno indicati in una piattaforma che sarà presentata domani. A quanto risulta, i punti dovrebbero essere: » <i ..il, „vlmi„„i• " Piano della chimica con particolare riferimento ai processi di ristrutturazione della Montedisone:m portico- fifeMcw™e'dfedut deciso la chiusura di duegrandi stabilimenti in Pie- monte (a Verbama e a Ver- celli con circa 7 mila dipen- denti) il piano dei trasporti pubblici, specie per quanto si riferisce ai 30 mila autobus,. in rapporto alla crisi dell'au-1 to e alla difesa del lavoro nel-1 sma^va7a^che~'altdtos^'caTa I I le ditte fornitrici del settore automobilistico («indotto»'); ! • il ruolo e il funziona- ; mento delle Partecipazioni1 Statali, definito oggi da Tren-1 tin «una caiicatura dell'indu- collettività x costi di una gestione pai-assitaria e clientelare »; © il rammodernamento dell'agricoltura; # il rilancio dell'edilizia, anche in rapporto alle industrie collegate, dai veicoli industriali alle macchine movimento terra. La delusione dei sindacati chiama in causa il governo, ma non .è esente da accenti di ] autocritica, perché in passato [ si sono svolte lotte frammen- 1 tarie, oppure azioni generali | che avevano però obbiettivi | generici e toni massimalisti, La fretta delle Confedera-1 zioni deriva da almeno tre j fattori: 1) la convinzione che la crisi non è superata, nono- j stante i segni di miglioramen- ' to che del resto il sindacato j contesta; 2) l'esigenza espres- ; sa dai sindacalisti di base, ! che hanno parlato in questi giorni dalla tribuna della COn- fei.enza_ di partire con azioni immediate per evitare frani- ! mentazìoni aziendali 0 ^B,riali. 3) ja constatazione che ; sono disponibili poco più di due mesi prima cne cominci la stagione dei rinnovi coni trattuali e la convinzione — : manifestata oggi dal segreta- i rio confederale Uil, Rugge- . ro Ravenna 1 contrattuali non avranno un 1 contenuto corporativo se si otterranno risultati in materia di investimenti, difesa dell'occupazione e diversificazione produttiva». Le tre Confederazioni, è noto, si propongono di esercita I re per la prima volta un coor- ; I dinamento dei rinnovi con- trattuali in autunno più stret- ! ! ; 1 1 che «i rinnovi i to che in passato. Per potere 'svolgere questo ruolo con il ; massimo di consenso delle ca- ! tegorie (gelose della loro au- tonomiaì vogliono ottenere «almcno gualche risultato irti- j mediato» sui temi di caratte- re generale. Parecchi sindacati, nel di-1 battito, hanno sottolineato \ che il movimento sindacale ] da solo non è in grado di por-j [ tare avanti i grandi temi delle 1 riforme e del cambiamento \ | del modello di sviluppo. E' | stata perciò riproposta la de- licata questione dei rapporti i 1 con i partiti e con il Parla-J j mento. Il segretario comuni sta della Camera del lavoro j di Milano, Carlo Gerii, ha so ' stenuto l'esigenza di «far en j trare i partiti nella fabbrica». \ ; oggi h. parlato parec ! cnj dirigen nazionali confe- aerali e elle i —orie' Didò Sella Cgil a n Sa e Aride £e * -l, tV ' Tratta dei ! Stoeccanic Gaiavini de BT»K-«fiffStaS nergia, Andrianì .lei tipografi I de La Stampa — il quale ha iricordato la lotta ci e è in cor-1so da dieci mesi per la Gaz- ' zetta del Popolo —, Manfron della Uil di Torino, anche a nome della Cgil e della Cisl, Perini della Montefibre di Pallanza, favorevole ad «ozio- \ 1 nuerà e si prolungherà nel fu-1 ' turo». Egli ha sostenuto il ni in tempi brevi per impedi-1 re che passi la linea di frani- j mentazione e di divisione del- \ la Montedison». Il segretario generale della ! Cgil, Luciano Lama, intervenuto nel pomeriggio, ha parlato di «una lotta che conti- ì | collegamento tra riforme e ! rinnovi contrattuali: «L'impe ; àei sindacati sui proce jmi dell'economia e della so ■ cietà, della produzione, degli I investimenti e dell'occupazio-, 1 "e- e quello che fa l'unità fra j ' di noi: costituisce la base por- ■ fante di ogni nostra scelta. ; anche contrattuale e salaria-1 le». «Se fossimo sconfitti su j Questo terreno — ha prose-1 guito — anche i rinnovi con- j ; trattuali sarebbero oggettiva- 1 mente compromessi, ma per- \ che questo non accada occor- : re appunto portare avanti og- ; gi la nostra lotta ed elaborare '■ piattaforme rivendicative, an- i che contrattuali, che siano \ coerenti, funzionali a questa'strategia generale». (Nel me- se di giugno le tre Confedera-1 zioni terranno un «semina- ' rio» nazionale per una prima ; : definizione delle lotte con-1 trattuali). j 1 ; | Il segretario generale della | ; scelte politiche, ma il fatto che il governo, sulle questioni ! dell'economia e della società i Cgil ha attaccato il governo con toni duri: «Questo governo — ha affermato — si e mosso in senso opposto alle richieste sindacali, proprio in materia di investimenti, di occupazione, di lotta all'inflazione. Ma ciò che è più grave non è l'aspro contrasto sulle 'abbia di fatto ignorato l'impe ; Wio dei lavoratori tanto da ri ! fiutare un confronto». A giudizio di Lama, «pur re stando apparentemente intat j te le formule e le maggioran ze parlamentari, si è di fronte ad una "involuzione" e ad un 1 cambiamento di linea politi \ ca». (Anche il segretario so cialista della Cgil, Didò, nella j mattinata aveva espresso un concetto analogo), \ Tra i sintomi di involuzio ne. Lama ha citato l'arresto di otto lavoratori a Cagliari, i l'intervento della polizia, coJ mandato dal magistrato, in una fabbrica di S. Dona di Piave « per violazione di do micilio», perché gli operai ri fiutavano la Cassa integrazio \ ne. Dopo aver respinto la pro¬ posta del repubblicano Biasini per una «tregua elettorale» nelle agitazioni, Lama ha criticato «le azioni sbagliate e spesso pericolose e inconsulte » dei sindacati autonomi. Egli ha citato i finanziari, i I Presidi delle scuole, i medici, i1 magistrati. Ha anche ricono1sciuto che occorre «un mag ' owr coordinamento nella con duzione delle lotte» delle or sanizzazioni confederali, L'ultima parte dell'interven to di Lama ha riguardato i \ problemi dell'unità sindacale. E' stato aspro contro quanti «vaneggiano la costrizione di un nuovo sindacato che si chiamerebbe "democratico"» ed ha invece teso una mano «a coloro i quali pongono delle condizioni per l'unità, vogliono guardarci meglio den1 magari mettono in cr1 j \ ! ì | scussione i tempi e le moda- lità ». La conferenza dei delegati di base si conclude domani con la presentazione della «piattaforma» per la vertenza , con il governo e le Partecipa jZioni Statali e con un docu ■ mento generale. Il segretario ; generale dei chimici Beretta 1 questa sera ha annunciato j che il 4 giugno ci sarà a Ro- 1 ma, presso il ministro dell'In j dustna Donat-Cattin, l'incon tro per la Montefibre: «La \ Montedison — ha dichiarato : Beretta — dovrà precisare il ; suo piano: noi non diamo per '■ scontata la smobilitazione de i tf* stabilimenti Montefibre di \ Pallanza e Vercelli e vogliamo 'conoscere il mistero delle trentacinque aziendine sosti1 tutive che abbiamo già deno wiinate "botteghe" e sapere ; Quanto resterà veramente dei1 produzione di fibra in Pie monte ». | Sergio Devecchi

Luoghi citati: Cagliari, Milano, Pallanza, Ravenna, Rimini, Torino, Vercelli