I primi colloqui di Renato Proni

I primi colloqui I primi colloqui (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 29 maggio. Alle 18 di stasera, il presidente americano Gerald Ford ha cominciato a pronunciare il suo discorso nella seduta ristretta del Consiglio Atlantico, al quartier generale della Nato. Questa è stata la vera apertura del « vertice atlantico », dopo la formale inaugurazione con i discorsi generici del segretario generale Luns, del presidente d'onore Ka- ramanlis e del belga l'indemans. Ford è arrivato a Bruxelles come un « leader » e gli alleati europei lo hanno accolto come tale. E' stata una riaffermazione — dopo il Vietnam — della «leadership» americana nel mondo occidentale, in fondo desiderata dagli alleati europei. Subito al suo arrivo, Ford aveva detto: « La Nato è la base della politica estera americana ». Oggi ha ripetuto che gli Stati Uniti non ritireranno le loro truppe dall'Europa senza riduzioni parallele delle forze del Patto di Varsavia. Il presidente Ford è giunto ad Evere per ultimo, preceduto da una staffetta di motociclisti, a bordo della sua limousine nera blindata. Una piccola folla di dipendenti della Nato ha applaudito il Presidente americano, in abito blu carta da zucchero e il volto leale di un allenatore di squadre di calcio. In mattinata, da leader indiscusso, egli aveva ricevuto all'ambasciata americana di Bruxelles il primo ministro del Lussemburgo, Thorn, il greco Karamanlis e il turco Demirel. Successivamente, Ford aveva fatto colazione con il cancelliere tedesco Schmidt, e nel primo pomeriggio aveva in- Renato Proni (Continua a pag. 2 in settima colonna)

Persone citate: Demirel, Gerald Ford, Karamanlis, Schmidt, Thorn

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Lussemburgo, Stati Uniti, Vietnam