Le tasse saranno ridotte Meno pesante il "cumulo,, di Giulio Mazzocchi

Le tasse saranno ridotte Meno pesante il "cumulo,, Deciso dal Consiglio dei ministri Le tasse saranno ridotte Meno pesante il "cumulo,, Dal prossimo anno le aliquote delle imposte dirette saranno tutte ridotte - Non è escluso che le tasse per i redditi del '74 si paghino nel '77 - Cumulo: quest'anno detrazione forfettaria di 100 mila lire sulla somma da pagare e modifiche nel '76 Roma, 28 maggio. ; dGarbato ma mordace, il mi- ■ anistro delle Finanze Visentini' nha illustrato stasera la sua \ gproposta di legge di « defla- : czione fiscale », che il Consiglio dei ministri ha oggi approvato e trasmesso al Parlamento. « Cosi — ha detto il ministro — il Parlamento potrà discuterne dopo le elezioni, cioè con la necessaria ponderazione». Naturalmente si tratta di legge, non di decreto, come era stato chiesto dal psdi, perché « in questa materia un decreto non ha legittimità costituzionale ». Le nuove disposizioni recheranno comunque vantaggio anche alle famiglie sog< gette alla tassazione in cu r4ppcnrvtcrmulo per i redditi del 1974: I godranno (salvo modifiche ; ldel Parlamento, difficili però dopo le elezioni) d'un « credito d'imposta » di centomila lire, cioè il fisco accrediterà loro 100 mila lire. Ma ci sarà anche un altro vantaggio, che per molti sarà ancora superiore: quanti debbono totalmente pagare o conguagliare il fisco, relativamente ai redditi del '74, mediante l'Iscrizione a a ruolo, finiranno col pagare | entro n "~ 7, cioè con moneta svalutata d'un 50 per cento rispetto al valore medio della moneta nel '74. Lo sciopero non ancora concluso nel settore delle imposte dirette, finirà infatti, ha detto il ministro, con il far immettere a ruolo « entro il '77» ciò che sarebbe dovuto andare a ruolo entro questo anno. Il termine ultimo per la dichiarazione relativa al '74? Il ministro ancora non lo sa: deve cessare lo sciopero, si deve poi valutare il tempo entro il quale gli uffici torneranno alla normalità. Quasi certamente la scadenza ultima cadrà entro giugno. Ma il provvedimento del ministro è assai ampio, come da tempo aveva lui stesso annunciato, e riguarda Gc' «ggj» «mTo |Sesso7p« il '74 e per il i SfLS" J„. ,? " "L1?TSSL^Li^JS 1 cento e imposta SU1 pr,mi ! 1 milioni, mentre sul terzo milione c'è l'aliquota del 13 per cento (cioè 200 mila lire per i primi due milioni e 130 mila sul terzo, per un totale di 330 mila lire, su un reddito di tre milioni, dalle quali togliere le detrazioni di imposta). Dal primo gennaio '76 l'aliquota del 10 per cento vale sino a 3 milioni, dando luogo a 300 mila lire di imposta: 30 mila lire in meno ovvero un 9 per cento in meno da pagare. Il ministro ha fatto alcuni esempi. Un lavoratore dipendente con redditi di 3 milioni e con moglie e due figli a carico pagherà globalmente nel '76 il 4,03 per cento invece dell'attuale 6,5; la stessa famiglia con 5 milioni pagherà 8,22 anziché 10,90; la stessa con 10 milioni pagherà 15,76 anziché 18,55; la stessa per 20 milioni pagherà 23,88 anziché 26,42 e per 30 milioni 27,35 in luogo di 30,61. Detto in altri termini, un contribuente con 5 milioni di reddito, quest'anno paga tasse per 545 mila lire e l'anno prossimo pagherà 411 mila lire. Con 10 milioni di reddito scende da 1 milione 885 mila lire a 1 milione 576 mila lire. Posto che un contribuente nel 1971 guadagnasse 8 milioni, è più che probabile che nel '76 ne guadagni 12. In base alle aliquote fissate nel '71 (e operanti ancora quest'anno) egli dovrebbe lasciare al fisco 1 milione 285 mila lire su 8 milioni, sicché rimarrebbero ! 6 milioni 715 mila lire. Con la I . \ j ! ' . j nuova aliquota, su 12 milioni egli lascerà al fisco 2 milioni | 136 mila lire, sicché gli resteranno 9 milioni 864 mila lire. 11 suo aumento al netto del fisco è dunque pari al 47 per cento, laddove contrattualmente egli ha frattanto ottenuto un aumento, lordo dal fisco, del 50 per cento (da 8 a ! 12 milioni). Quanto detto sin qui già i tiene conto delle maggiori de- trazioni che saranno applica- lte per moglie e figli a caric0. I Difatti, la nuova detrazione in \ vigore dai gennaio per i lavo- , ratori dipendenti con meno di 4 milioni di reddito lordo sarà estesa dal gennaio '76 a tutti i redditi da lavoro, per qualunque importo e per qualunque loro configurazione giuridica: si tratti, cioè, di lavoro alle dipendenze o di lavoro autonomo o equiparato (artigiani, piccoli imprenditori in proprio e professionisti). Anche questp detrazione ; d'imposta è di 36 mila lire, I ■ aggiunte alle 36 mila stabilite ' nel '71, vi si aggiunge la mag-| \ gior detrazione per i figli a : carico, già in atto per i lavo-1 ratori dipendenti con meno di 4 milioni annui. Dopo questi casi generali si può spiegare che cosa avverrà per il cumulo. Anzitutto, anche per i coniugi che dichiarino in cumulo resterà in vigore f mentre per il '74 si doveva restituire) la detrazione alla fonte: cioè le 72 mila lire 136 mila più 36 mila) scaricate dal datore di lavoro. Poi dal primo gennaio '76 (quindi con effetto per la dichiarazione dei redditi relativa al '75) | la dichiarazione in cumulo sarà fatta a partire da 6 milioni I e a partire da 7 milioni dal ; l'anno seguente. Fatte le dichiarazioni in cumulo del futuro nei termini anzidetti, si farà un altro tipo Giulio Mazzocchi (Continua a pag. 2 in quinta colonna)

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