Allora De Vlaeminck non si stufa di vincere!

Allora De Vlaeminck non si stufa di vincere! Ad Orvieto ancora Roger (e fanno cinque) Allora De Vlaeminck non si stufa di vincere! Scatto irresistibile del belga sulla salita che porta al traguardo, sorpresi gli altri velocisti - La rabbia di Gimondi e del leader Galdos (Dal nostra inviato speciale) Orvieto, 27 maggio. Adesso qualcuno sostiene che bisognerebbe fare una bella colletta, mettere insieme un paio di milioni e poi darli a De Vlaeminck. chiedendogli in cambio di farsi venire un dolorino qualsiasi e di andarselo a curare il più lontano possibile, magari su qualche spiaggia di Miami Beach. Ma chi lo conosce bene risponde che Roger, un affarista nato, tirerebbe sul prezzo, fino a scoraggiare tutti. Perché De Vlaeminck. stando a cosa dicono i maligni, è capace di invitarti a casa sua e poi di chiederti un piccolo prestito, perché combinazione è sprovvisto di liquido; e, se gli viene sete, magari apre una bottiglia di whisky e neanche gli viene in mente di domandarti se per caso sei aste- mio. No. niente patteggiamenti con i un tipo cosi: l'unico modo per far-1 lo perdere, su percorsi ondulati I come quello di oggi, sarebbe quel- j lo di bucargli una gomma a un . chilometro dal traguardo. E chissà ; che qualcuno non ci stia già pen- \ sando. i Vince sempre lui, quando non : ci sono grosse salite: oggi è arri- i vato a quota cinque, al Giro, e : dice candidamente che arrivare a ! sette, o magari a otto, non do- j vrebbe mica essere tanto diffi- cile. L'anno scorso, quando giun- se primo alla Sanremo », ebbe ; in regalo una Ferrari »; dopo es-1 sersi imposto alla « Roubaix », chiese un piccolo omaggio, due milioni, una cosina proprio sim- bolica tentato. Adesso sta pensado che cosa chiedere alla fine del Giro e lo tormenta il dubbio di essere troppo mite nelle pretese. Perché quello che è lasciato è perso, questo sembra essere il suo motto. Oggi, ad esempio. De Vlae minck si è nascosto per benino ce naturalmente fu accqn- j iauptCuo, h in mezzo al gruppo fino in vista i f del traguardo. Poi. cercando dil ■ non dare troppo nell'occhio, si è ! portato nelle prime posizioni. In- j fine, a un chilometro dall'arrivo, con la strada che saliva verso v Orvieto, è schizzato avanti come j s se lo spingesse una molla. Da vanti c'erano Perletto e Chinetti: se lo sono visto sfrecciare a fien- i co a velocità quasi doppia, non I hanno neppure tentato di accodarsi, tanto non ce l'avrebbero fatta. Cosi Roger non ha neanche dovuto fare lo sprint, ha vinto con una trentina di metri di vantaggio sul gruppo dei migliori, battuto da Lasa davanti a Borgognoni e Gimondi. Era calmo e tranquillo. ; De Vlaeminck: proprio come se avesse appena finito una passeggiata. Beato lui. Non era calmo, invece, Gimon-1 di. E non lo era neppure Galdos. Entrambi erano infuriati con i lo-1 ro compagni di squadra. Gimon| di diceva: « Ho gridato a Van Unden di prendere la ruota di De | Vlaeminck, sapevo che era quel- \ ltmSvqla giusta. Ci penso io. mi ha ri- I sposto. E ci ha pensato talmente I bene c'ie, quando Roger è scattato, Van Linden è rimasto li, a guardarmi, come se chiedesse protezione. Poteva dirmelo, che non ce la faceva: avrei provato io. Invece lui risponde sempre di sì, e poi la come gli pare ». O può. sarebbe più giusto j come ]dire. I Anche Galdos, che quando sen te qualcuno imprecare in corsa lo guarda severamente a causa dei suoi trascorsi di seminarista, \ stavolta ha fatto un'eccezione e ! si è lasciato andare ad un frasa- rio piuttosto disinvolto. Poi si è calmato e ai giornalisti ha detto soltanto che la sua squadra è fatta di fratelli, ma sono fratelli che stanno andando un po' troppo piano, e che lui fatica tremendamente a conservare la maglia rosa. Sulla salita finale, infatti, era un po' staccato e non c'era nessuno, attorno a lui, che gli desse una mano: ha dovuto fare tutto da solo e la faccenda non 9'1 e a.nc!ata molto a genio. Pare cne P01' m albergo, se la sia pre sa soprattutto con Oliva, che gli \ubb"i'sce soltanto qualche volta, j 1ua.nd° "itffJSSl '. E le polemiche non finiscono qui. Cribiori, felice per la vitto- i ria di De Vlaeminck, accusa Baronchelli e Gimondi di non saper i !' correre: » Era una tappa piena d, \ SSSSS"' ?% Ma?ch' if ì sorpresa. Gibi e Felice dovreb- ! aere cercare di recuperare ter- | reno in classifica, eppure non ! si muovono: che cosa aspettano, che l'aiuto venga dal cielo? Intendiamoci, per me va benissimo, la Brooklyn è alla settima vittoria di tappa. Ma se continua a vincere De Vlaeminck, gli italiani non si lamentino, perché la colpa è soltanto loro ». Chi può dargli torto? La carovana del Giro, stamane, era stata ricevuta dal Presidente della Repubblica, nella piazzetta del Quirinale. Leone aveva fatto un simpatico discorso, dicendo tra l'altro che quando era ragazzo si mischiava alla folla per cercare di vedere i corridori, ma non ci riusciva mai ('perché, sapete. io sono un po' bassotto *). Poi aveva stretto decine di mani, con un sorriso per tutti. Il via, e subito la noia. Basti pensare che la fuga più importante è stata quella di un certo Caiumi, staccato in classifica di un'ora, che è arrivato ad avere oltre due minuti di vantaggio ed ha vinto un prosciutto e alcuni fiaschi di vino ad un traguarcj0 v0. ■ v strj' dovrebbero averlo capito lante. Altre fughe minori, controllate dalla squadra di De Vlaeminck. poi il capolavoro di Roger. Se lo portano a spasso, lui poi vince. Dopo cinque successi, i no- quest'ora. Certo, dovrebbero. Maurizio Caravella ORDINE D'ARRIVO: 1. Roger De Vlaeminck (Brooklyn), km 158 in 3 ore 55"07". alla media di 40,320; 2. Lasa a 3"; 3. Borgognoni; 4. Gimondi; 5. Van Linden; 6. Francioni; 7. Battaglin; 8. Bertoglio: 9. Baronchelli; 10. Pfenninger. Segue un gruppo con tutti i migliori, salvo Bitossi CLASSIFICA GENERALE: 1. Galdos (Kas) in 63 ore 54'38"; 2. Battaglin a 23"; 3. Bertoglio a 1'24": 4. Conti a 1'55"; 5. Lasa a 3'07"; 6. Gimondi a 3'30"; 7. Baronchelli id. OGGI — Dodicesima tappa, da Chianciano Terme a Forte dei Marmi: 232 chilometri, con mol .«ii«»--jì .n>i_i.i- ti saliscendi all'inizio TV — Sintesi registrata delle fasi principali e dell'arrivo sul secondo canale con inizio alle 19,15 circa Roger Oe Vlaeminck f

Luoghi citati: Chianciano Terme, Forte Dei Marmi, Lasa, Miami, Orvieto, Sanremo