Il tasso di sconto ridotto dall'8 al 7% di Giulio Mazzocchi

Il tasso di sconto ridotto dall'8 al 7% Allo scopo di favorire gl'in vestimenti Il tasso di sconto ridotto dall'8 al 7% Fino al marzo del 1974 era stato del 6,5 per cento - In seguito dovrebbero essere ridotti anche i tassi bancari, anche se il meccanismo non è automatico e veloce Roma, 27 maggio. Da domattina il tasso ufficiale di sconto (o tasso-base) viene ridotto al 7 per cento, dopo essere già stato ridotto all'8 per cento il 23 dicembre rispetto al 9 per cento, il suo livello massimo decretato il 18 marzo. Nel precedente semestre il livello era al 6,5 per cento. Lo scopo di riduzione, ha detto il ministro del Tesoro Colombo, è di fornire « l'indicazione per un'ulteriore diminuzione dei tassi bancari sui prestiti per investimento ». Insieme con il tasso ufficiale è stato anche portato al 7 per cento il tasso sulle anticipazioni a scadenza fissa. Così si chiamano le richieste di liquidità delle banche alla Banca d'Italia, richieste che si ripagano a 7,14 o 21 giorni. Ove simili anticipazioni siano chieste nuovamente a un intervallo tra 150 e 120 giorni, si applica l'I per cento in più; ove una nuova richiesta abbia luogo tra 90 e 120 giorni, si applica il 2 per cento in più; ove la richiesta sia rinnovata entro meno di 90 giorni, l'aumento è del 3 per cento. Il livello massimo del costo del denaro prestato dalla Banca d'Italia alle banche è, dunque, da domani come massimo del 10 per cento, mentre tra l'estate e il dicembre scorsi raggiunse il massimo del 12,5 per cento. Infatti l'abbattimento di mezzo punto sulle anticipazioni era già stato effettuato nella precedente riunione dei ministri del Comitato del credito e del risparmio, che si sono nuovamente riuniti oggi insieme col governatore Carli. Il rapporto tra tasso di sconto e tassi bancari non è •automatico e neppure percentualmente esatto. Velocissimo è l'aumento dei tassi bancari dopo l'innalzamento del tasso di sconto, assai lento il fenomeno contrario. Si dovettero attendere due mesi abbondanti per vedere una diminuzione dei tassi bancari dopo la riduzione del tasso di sconto del 23 dicembre. Al momento, poi, il tasso di prestito praticato dalle banche ai principali clienti è diminuito generalmente di appena 2 punti rispetto al livello massimo di dicembre, mentre il tasso della Banca d'Italia è sceso di 1 punto e di 1 punto e mezzo nella misura massima (anticipazioni ripetute entro 90 giorni). Qualche banca, però, ha effettuato diminuzioni di 2 punti e mezzo, mentre alcune hanno anche cessato d'imporre la «commissione», sicché hanno diminuito di quasi 3 punti. A giudicare dagli immediati precedenti le banche procederanno a nuove intese tra di loro i cui risultati dovrebbero consistere in diminuzioni per la clientela oscillanti tra 1 e 2 punti. E' possibile che agli inizi di luglio alcune banche scendano sino al 14,25 per cento d'in¬ teresse nei confronti della clientela primaria. Si tratterà, pur sempre, di circa 4 punti in più del costo al quale tra di loro attualmente si prestano denaro per pochi giorni o dell'utile che richiedono nelle offerte d'asta per i buoni del tesoro a tre mesi. Il ministro Colombo, nella riunione di stasera, ha informato il Comitato del credito che nei primi quattro mesi di quest'anno sono stati emessi titoli a rendimento fisso per 4700 miliardi. Le banche ne hanno acquistato per 2500 miliardi, cosi investendo un terzo della loro nuova raccolta di risparmio. Nei prossimi due mesi vi saranno nuove emissioni per 2 mila miliardi, principalmente per finanziare interventi della Cassa per il Mezzogiorno, inter¬ venti urgenti in agricoltura, i programmi delle ferrovie, dell'Anas e degli aeroporti civili. L'Enel è già stato autorizzato a un'immediata emissione per 300 miliardi. Il mercato del reddito fisso è, insomma, in buona evoluzione: negli stessi quattro mesi iniziali del '74 poterono esservi emissioni per soli 960 miliardi, cifra quest'anno già più che quintuplicata. Giulio Mazzocchi

Persone citate: Carli, Tesoro Colombo

Luoghi citati: Roma