Morto l'operaio contaminato dalle irradiazioni di cobalto di Manuel Vigliani

Morto l'operaio contaminato dalle irradiazioni di cobalto Per collasso, in una clinica a Parigi Morto l'operaio contaminato dalle irradiazioni di cobalto Aveva 22 anni - La disgrazia il 13 maggio scorso a Pontevico (Brescia) - Era entrato per dei lavori nella camera dove irradiano sementi, ma l'impianto di sicurezza non aveva funzionato (Dal nostro corrispondente) Brescia, 26 maggio. Un giovane operaio bresciano è deceduto in seguito a contaminazione nucleare con- tratta sul lavoro. L'incidente è avvenuto presso il laborato- rio Stimos, a Pontevico, un centro della pianura bresciana, dove vengono irradiate con sorgente di «Cobalto 60» varie specie di sementi per stimolarne la resa produttiva. La vittima è Vincenzo Mattarozzi, che avrebbe compiuto 22 anni il 6 giugno prossimo, abitante ad Alfianello, nei pressi di Pontevico. Ha cessato di vivere ieri, in una clinica specializzata di Parigi, dove era stato trasferito dopo un affannoso peregrinare in vari ospedali italiani. Il Mattarozzi era uno dei sei addetti all'impianto d'irraggiamento delle sementi di I società per azioni con sede a proprietà della Stimos, una San Giovanni in Persiceto (Bologna) e della quale è pre-sidente il professor Gualtiero Walter Horn, un fisico nuclea- re residente a Bologna. La se-ra di martedì 13 maggio scor- so, poco prima di lasciare il lavoro, il giovane veniva incaricato di un breve intervento di manutenzione dell'apparato irradiante. Entrava nella I camera di irraggiamento in ; condizioni ritenute di sicurez i za, cioè mentre la sorgente di | viato «Cobalto 60» avrebbe dovuto essere in teoria in posizione inerte. Invece qualcosa non è andato per il verso giusto. Pare che il Mattarozzi si sia intrattenuto nella camera per non più di tre minuti, ma cPagepADdntesGtitoquando ne usciva si rendeva, pconto egli stesso di essere sta- : zito colpito da radiazioni. I dIl giovane veniva subito ri- « coverato all'ospedale di Pon-; tevico, l'indomani trasferito ; mall'ospedale di Brescia e poi strispedito al nosocomio di ori- ngine per accertamenti. Il 15 ! camaggio Mattarozzi veniva av-1 tegidall'ospedale civile di | Tortona, attrezzato di un re- [ _ parto speciale per esami del • to ! sangue: qui gli accertamenti | a1 emostatici constatavano una! p j anomalia nel rapporto tra i; globuli bianchi e quelli rossi, 1 Pertanto veniva deciso di 1 trasferire l'operaio alla clini- gca ca della Fondazione «Curie» a Parigi. Il viaggio avveniva in aereo il 16 maggio scorso. Il giovane, che nel frattempo era peggiorato, veniva accompagnato a Parigi dal padre Angelo, 50 anni, dalla madre Domenica Boldoni, 47 anni, e da un medico italiano. La clinica parigina richiedeva martedi scorso 20 maggio la presenza a Parigi del fratello Gianfranco, 25 anni, che partiva immediatamente. A quanto pare si trattava di sotto¬ , porre il Gianfranco Mattaroz : zi a esami paralleli a quelli I del congiunto irraggiato dal « Cobalto 60 ». ; Nel frattempo a Pontevico ; miziavano le indagini dispo ste dal pretore dottor Colace. n comandante la tenenza dei ! carabinieri di Verolanuova, 1 tenente Pomi, disponeva il si- gillo dei quadri di comando dell'impianto di irradiamen- [ _ • to.~ AuTnehiesta si "interessava | anche il Cnen, che inviava sul ! pOSt0 quattro suoi esperti, ; i Venerdì scorso 23 maggio, giungevano da Parigi un fisico nucleare e un biologo per accelerare la ricerca sulle cause e sulla quantità di irradiazioni assorbite dal giovaj ne. Tra l'altro recavano un ! manichino appositamente co| struito con materiali particoI lari che veniva sottoposto a j prove di irradiamento. Sabato sera i tecnici francesi rieni travano a Parigi avendo comI pletato la loro indagine, ma I nel frattempo le condizioni I del malato precipitavano e la : clinica «Curie» decideva di j trasferire il Mattarozzi a Villejuif, al centro di sviluppo ; terapeutico e di cure intensi: ve del professor Mathé, spej cialista di fama internazionai le. Ma nemmeno le cure preI state in extremis potevano ! salvare il giovane Mattarozzi che nella giornata di ieri de| cedeva per un attacco cardiaco: ne aveva già subiti due i durante la notte dal sabato ! alla domenica e li aveva supeI rati. Ora l'indagine prosegue. E' ! stato recuperato il materiale radioattivo di «Cobalto 60» per mezzo di potenti elettroi calamite, in modo da togliere | di mezzo ogni pericolo agli esperti che svolgono i rilevamenti sulla camera che è sta- !ta fataIe al Mattarozzi. E' no : t0 che la radiostimolazione !delIe sementi per incrementa [re 11 Prodotto è ormai passata ; dalla Iase sperimentale a j Quella agricola-industriale. Ma ■ sl sa anche che l'impiego del « Cobalto 60 » è molto pericoloso e quindi è legittima la domanda se in questo caso erano state prese tutte le precauzioni necessarie. Manuel Vigliani

Persone citate: Colace, Gualtiero Walter Horn, Mattarozzi, Pomi, Vincenzo Mattarozzi