Milano assediata e duelli nel West

Milano assediata e duelli nel West CRONACA TELEVISIVA Milano assediata e duelli nel West Con strepito di casseruole, cioè col cozzar di brandi e di elmi, è andato avanti il Marco Visconti: tornei, paladini misteriosi, amori impossibili, assedi e nozze contrastate. Non è una ghiotta materia per un romanzo d'appendice? Certamente. Ma una storia del genere dovrebbe procedere al galoppo, impetuosamente, magari rozzamente, ma senza concedere al pubblico un attimo di respiro. Invece qui si va non diciamo al piccolo trotto, ma al passo, e al passo stanco. Non c'è neanche da fare il solito discorso del racconto diluito perché, ripetiamo, la trama del libro di Grossi è fìtta di intrighi e di avventure, e, sia pure con innegabile abbondanza, sei puntate ci stavano. Il discorso è un altro, è il modo di affrontare il racconto: un modo vecchio che ci ha riportati di colpo indietro, ai primi sceneggiati televisivi. Assistendo l'altra sera alla quarta puntata non potevamo fare a meno di considerare l'assoluta serietà con cui è stata presa la vicenda, e i risultati che apparivano sul video: una casalinga rappresentazione cui basterebbe un soffio per trasformarsi in un comico pastiche con una visione caricaturale del mondo dei cavalieri, delle madonne e dei menestrelli. Gli attori, ingualdrappati, cercano di uscirne come meglio possono, attaccandosi al mestiere. Ancora due puntate ed è finita. D'ora in poi, sino alla fine, il Marco Visconti avrà una concorrenza temibile da parte della tv svizzera che con domenica ha iniziato la trasmissione di Operazione Valchiria in tre puntate: è la rievocazione del fallito attentato a Hitler nel '44, diretta da un regista tedesco ormai noto anche ai telespettatori italiani, Franz Peter Wirth. Sul secondo canale — parliamo sempre di domenica — si è insediato lo show Alle nove della sera che è poi « Alle sette della sera », il maggiore successo, stando alle statistiche Rai, della fascia delle 19 (guidato per una ventina di puntate dal figlio di De Sica, Christian). Adesso il presentatore, amabile, è Gianni Morandi. Ma non si capisce perché l'organico dello spettacolo, anziché essere rinforzato passando dal tardo pomeriggio alla sera, è stato indebolito con la sparizione delle due vallette Ingrid Schoeller e Anna Maria Rizzoli. Ieri sera un western tradizionale che portava comunque una firma ragguardevole: II suo onore gridava vendetta (titolo orrendo) realizzato da Raoul Walsh nel 1953 per il sistema in rilievo « 3 D » (che fu un fallimento). In alternativa un dibattito dal tema « Salvare i giornali », con la partecipazione del ministro Spadolini, del presidente della Federazione della stampa Murialdi, di uomini politici e giornalisti. Nella giornata ricordiamo un efficace numero (ore 13) della rubrica Tuttilibri, u. bz. zione. Soprano Carol Plantamura. Ingresso libero. Concerto a Piossasco — Nella cappella S. Elisabetta, stasera alle 21, concerto con «le voci del Conservatorio torinese» dalla scuola di canto di Elio Battaglia; al pianoforte Nerina Peroni Bosio. In programma musiche di Mozart, Haendel, Galuppi, Brahms, Spohr, Montsalvatge, Grieg, Strauss, Mahler, Donizetti, Puccini e Verdi. Concerto in Duomo — Oggi alle 18, concerto del soprano Annamaria Venditti, con l'organista Riccardo Vassia, promosso dalla Association européenne des enseignants e dalla Dante Alighieri. Ingresso libero. I saggi del Conservatorio — Stasera alle 21 esecuzioni con le classi di pianoforte (Maria Golia), flauto (Arturino Danesini) e viola (Lorenzo Lugli) Flauto dolce — Stasera alle 21, nella scuola Gramsci di Grugliasco, concerto di musiche per flauto dolce. Ingresso libero.

Luoghi citati: Grugliasco, Milano, Piossasco