"Fatemi un cenno, assicuratemi sulla vita * m'° marito; non ho nessuna notizia, *1 di Gianni Bisio

 "Fatemi un cenno, assicuratemi sulla vita * m'° marito; non ho nessuna notizia, *1 Cresce l'angoscia nella casa dell'industriale scomparso "Fatemi un cenno, assicuratemi sulla vita * m'° marito; non ho nessuna notizia, *1 Così implora la moglie e smentisce ogni contatto telefonico - Alla villa di Cuorgnè e agli avvocati della famiglia sono giunte soltanto chiamate "mute" e una richiesta (probabilmente di uno sciacallo) di 3 miliardi "Questo silenzio ci preoccupa" - Il rapito vittima di una "estorsione indiretta"? - Ha parenti e amici ricchi seqUestri di persona proprio per la mancanza di un cenno da parte dei rapitori. In passato, in casi analoghi, si sono attese 24 o 48 ore al massimo poi sono giunte le i i »•» _ _ , _ r\ ,_ richieste. Per Mano Ceretto, inve- ! Buio fitto sulla scomparsa dell'Industriale canavesano Mario Ccrctto. Sono passati quattro giorni dalla sua sparizione c Ano a questo momento non vi e stata nessuna richiesta di riscatto, nessun contatto con gli eventuali rapitori. Ieri In moglie dell'Industriale, Maria Teresa Fallcttl, tramite I legali che l'assistono, ci ha fatto avere queste poche righe pregandoci di pubblicarle: «L'unica realtà In relazione alla scomparsa avvenuta giovedì notte di mio marito è che né lo, né le mie Agile abbiamo più avuto alcuna sua notizia. Invito dunque accoratamente chiunque a fornirmi un cenno che mi assicuri sulla vita e sulla Incolumità di mio marito ». L'attesa, accanto al telefono della villa, si fa di ora in ora più drammatica. La vicenda sembra uscire dal consueto canovaccio dei ce, niente. Qualcuno ha persino affacciato l'ipotesi che non si tratti di un rapimento. «Questo silenzio — spiega l'avvocato Alci de Dogliotti - ci preoccupa mot-1 (0. Siamo disponibili a trattare. I ma dobbiamo avere un contatto. Invece siamo fermi ad attendere che qualcuno si faccia vivo. Abbiamo anche controllato accuratamente la posta per vedere se vi era gualche richiesta epistolare: nulla». Per il momento vi sono state soltanto alcune telefonate «mute», probabilmente opera di qualche sciacallo. Sabato, dopo la pubblicazione della notizia relativa alla richiesta di un riscatto di due miliardi (che è stata smentita) è giunta una telefonata in uno dei negozi del Ceretto. Una voce ha detto soltanto: «Preparate tre miliardi». Poi la comunicazione è stata Interrotta. All'episodio non viene dato molto peso (sia per la mole della cifra, sia per la mancanza di prove dell'avvenuto sequestro) e si pensa che sia opera di uno sciacallo. Alcune telefonate «mute» sono giunte anche agli | studi degli avvocati Zancan e ! Cottellero. La famiglia ha deciso di riferire ogni particolare della vicenda di- rapimento. A Cuorgnè nascono vo ci a ripetizione. Si è detto che si erano notate auto sospette intorno alla villa, che vi erano state minacce da parte di un ex dipendente licenziato, che si potrebbe anche trattare di una fuga volontaria. Tutte ipotesi che paiono smentite dall'esame dei fatti. Sempre nel campo delle ipotesi, avrebbe più consistenza quella che si possa trattare di una «estorsione indiretta». In altre parole l'industriale Ceretto potrebbe «valere» per i suoi rapitori molto di più di quello che è oggi il suo patrimonio liquido immediatamente realizzabile (40-50 milioni, secondo gli avvocati), se si coinvolgessero altri imprenditori della I zona, molto più facoltosi, e legati al rapito da vincoli d'amicizia e d'affari. La scelta dei delinquenti sarebbe caduta sul Ceretto proprio per essere uno dei pochi fra gli industriali canavesani («l'unico» ci dicevano ieri a Cuorgnè) a non avere preso alcuna misura «antisequeslro» in questi ultimi tempi. Sempre in tema di «estorsione indiretta», l'industriale potrebbe essere la pedina per far pagare un suo parente, molto facoltoso, residente all'estero. Congetture. trettamente al procuratore della ; tRepubblica di Ivrea dottor Gomi- j cna: polizia e carabinieri vengono tper il momento tenuti fuori, an-1 tche se non vi è ancora stata alcu- j sna richiesta ufficiale di sospensio-j Lne delle indagini. Le quali prose-1 iguono con i consueti controlli sul- ; ale persone che hanno avuto con- ! Ltatti con il Ceretto, valutando an- j sdie la possibilità che possano es-1 rsere stati involontari «basisti» del \ pbbzsdmqcPtmlbi Il dramma continua a svolgersi in silenzio nella villa in strada Camposanto. Maria Teresa Ceretto, le tre figlie — Maria Lucia, Anna e Luisa — il padre dell'industriale e la zia non lasciano la casa. Fuori dei cancelli il cognato, i Stefano Falletti, allontana cortesemente i curiosi. Si aspetta qualcuno o qualcosa che provi che Mario Ceretto è vivo. + Il sequestro di Antonio Cagna Vallino, lo studente di Volpiano figlio di un piccolo imprenditore edile, dura ormai da oltre venti giorni e nulla fa ritenere che sia imminente la sua liberazione. Com'è noto i rapitori hanno chiesto un miliardo per il rilascio del giovane ma la famiglia non è riuscita a mettere insieme che qualche decina di milioni. I contatti tra le due parti sono ripresi dopo l'appello dei genitori: « V'imploriamo, rifatevi vivi ». I rapitori non danno comunque l'impressione di avere fretta e non sono disposti a mitigare le loro richieste. D'altra parte i familiari del ragazzo non hanno la possibilità di racimolare neppure la metà della somma pretesa. Gianni Bisio iiiiiiiiii mi un i ili i La moglie e il padre di Mario Ceretto - I legali Concilerò. Zancan e Dogliotti sono incaricati delle eventuali trattative

Luoghi citati: Cuorgnè, Ivrea, Volpiano