Psi: apre la campagna Un comizio de a Chieri di Paolo Vittorelli

Psi: apre la campagna Un comizio de a Chieri Psi: apre la campagna Un comizio de a Chieri Dopo le elezioni amministrative il psi collaborerà con la de soltanto se il partito di maggioranza relativa cambicrà uomini, metodi, concezioni. Lo hanno detto ieri pomeriggio al teatro Carignano l'onorevole Paolo Vittorelli della direzione del psi ed Ezio Enrietti, capolista alla Regione nel comizio d'apertura della campagna elettorale socialista, durante il quale il segretario di federazione, Giorgio Mondino, ha presentato i candidati del Comune capeggiati da Sergio Borgogno, della Provincia e della Regione, alla quale si presenta il prof. Giovanni Astengo. L'on. Vittorelli ha sostenuto che dopo il 15 giugno « il psi dovrà procedere a un severo esame della politica di centrosinistra e della sita alleanza con la de ». Una continuazione dell'alleanza non è da escludersi in via « pregiudiziale », ma il fatto è che « troppe cose sono cambiate nel Paese e negli orientamenti del partiti per potersi comportare come se tutto /osse come prima, sia a livello nazionale che locale ». Analizzando poi la crisi economica e sociale che ha investito e scosso prolondamente l'intero Paese, 11 parlamentare socialista ha ricordato che essa « ha prodotto le conseguenze più gravi proprio a Torino e in Piemonte, in seguito all'aumento del prezzo del greggio e delle materie prime ». E ha precisato: « In una provincia come la nostra, che da sola raggruppa la metà degli iscritti alla Cassa integrazione di tutta Italia, le forze politiche non possono assistere passivamente a questa crisi, senza sentirsene protagoniste, insieme con i lavoratori e con le aziende in difficoltà ». E' proprio una tale crisi che, secondo Vittorelli, farà riflettere gli elettori. Il parlamentare ha concluso: « Il lavoratore disoccupato che prima votava per quei partiti che non hanno saputo garantirgli il posto di lavoro, i giovani che votano per la prima volta, avranno una funzione determinante nel mutare gli equilibri politici preesistenti: il psi auspica uno spostamento decisivo dell'asse elettorale verso sinistra ed è pronto ad assumersi tutte le responsabilità che ne derivano ». Il capolista alla Regione Ezio Enrietti ha ricordato che « To- rino deve guarire da una malat- ! tia vecchia di almeno trenfan ni » e le cui responsabilità prin- ' cipali risalgono alla de. « Non è prevedibile — ha sostenuto un'inversione totale di tendenza \ perché tra pei e psi ci sono di)- ferenze nella concezione e nel metodo dell'esercizio democratico (e a questo proposito ha ricordato il Portogallo e Soares), ma la de se vuole continuare l'alleanza con i socialisti deve cambiare ». La crisi economica domina il momento attuale e pertanto, ha detto Enrietti, « è ora di cambiare pagina e dire che mentre la classe imprenditoriale deve optare immediatamente per un modello dì sviluppo diversificato dell'industria nel quadro di una programmazione coordinata con i pubblici poteri, la stessa classe politica deve non solo impegnarsi nel lavoro di programmazione, ma convogliare tutte le risorse per soddisfare le esigenze fonda- mentali di una società che tenta di superare la crisi di strut-ra ». I sanQolo di cadere in « grossolane 1 contraddizioni » quando da un la j to mette sotto accusa la de e i dall'altro ricerca il compromesso Enrietti ha quindi ricordato che il problema dell'occupazione e di una diversa politica del potere centrale nei confronti degli enti locali (soprattutto per i finanziamenti) devono costituire i prossimi obiettivi. Per quanto riguarda l'ente regionale dovrà dedicare la massima attenzione all'edilizia, ai trasporti pubblici, al piano territoriale di coordinamento e favorire l'associazionismo delle aziende agricole. La de, pur con tutti i suoi errori e i suoi difetti, è ancora oggi il solo partito che possa garantire all'Italia di progredire nella libertà: questo, in sostanza, è quanto il sottosegretario ai Lavori Pubblici Gian Aldo Arnaud ha detto ieri pomeriggio a Chieri, presentando i candidati democristiani di « Nuove cronache », la corrente che in campo nazionale fa capo a Fanfani. « Le reali possibilità per l'Italia di superare le difficoltà d'oggi — ha sostenuto Arnaud — vanno ricercate nella forza e nel ruolo rinnovatore della de ». Il sottosegretario è stato aspramente polemico con il pei, accu- storico. Secondo Arnaud, dietro gli attacchi si nasconde « il convincimento dei comunisti che al loro disegno egemonico può opporsi soltanto un grande partito del popolo, ancorato alle tradizioni democratiche e inserito nel sistema di vita dei paesi europei». Ai socialisti ha richiamato la situazione portoghese; infine, ha ribadito lo spirito antifascista della de. Arnaud è stato più volte interrotto con calorosi applausi del numeroso pubblico. In precedenza, il presidente della Provincia Elio Borgogno aveva presentato i candidati di Nuove cronache: Anna Maria Vietti, Picco e Tatone per la Regione; Puddu, Borsano e Borgogno per la Provincia; Albanese, Bracco, Bullo, Cocozzello, Pallavidino e Vinciguerra per il Comune di Torino. Anna Maria Vietti, assessore regionale uscente, ha riassunto l'attività della Regione, elencando gli impegni che l'ente potrà assumere nel secondo quinquennio di vita. Ha concluso l'arch. Picco, sindaco uscente di Torino e candidato alla Regione. Dopo un saluto a Chieri, « realtà viva e operosa », i ha parlato dei problemi della realtà metropolitana. Paolo Vittorelli, Ezio Enrietti e Giovanni Astengo del psi