Rai: il nuovo vertice

Rai: il nuovo vertice La riforma ha fatto i primi passi Rai: il nuovo vertice Presidente è stato nominato il socialista Finocchiaro; vicepresidente Orsetto (socialdemocratico); direttore generale Michele Principe cesso di riforma dell'ente ra diotelevisivo. L'organigramma non ha, per ora, riservato sorprese (Dalla redazione romana) ! glRoma, 23 maggio. suLa Rai-tv ha da oggi un j nonuovo vertice politico ammi- e nistrativo, dopo molte incer-: ietezze e dopo un prolungato, i gisebbene parziale, vuoto di : espotere. Beniamino Finocchia- dero è stato nominato presiden- : Plte, Giampiero Orsello vice- ! vipresidente, Michele Principe mdirettore generale. Sono i tre riuomini che, dall'alto delle ca- alriche più prestigiose, dovran- ! no ora completare e guidare ! deil delicato e controverso prò-1 derispetto alle previsioni della vigilia. I tre nomi erano stati indicati da tempo dai rispettivi partiti e il consiglio d'amministrazione ha rispet¬ tato l'indicazione. Era la prima volta che il consiglio stesso, anch'esso totalmente di nuova nomina, si riuniva al settimo piano del palazzo di viale Mazzini. C'era stato un breve rinvio, rispetto alla riu nione fissata per martedì scor so, poiché era sorto un pro[ blema procedurale. Non si sa1 peva, infatti, chi dovesse con-1 i vocare, nelle debite forme, j Ila seduta dei nuovi amministratori, dal momento che il j mandato del presidente uscen| te era scaduto, e che nessu-1 ; no dei nuovi consiglieri pote| va vantare titolo di anzianità sugli altri. Superato lo scoglio, i sedici uomini si sono incontrati oggi. Erano: D'Aimo, Bolacchi, Ventura, Finocchiaro, [ Elia, Russo Jervolino, Rugge- ; ro, Damico, Compasso, Ferra-1 ra (designati dalla commissione parlamentare), Emnuelli, Branca, Gregori, Matteucci, Orsello e Pini, designati dall'assemblea degli azionisti dell'Iri. Per la prima volta, nella storia dei consigli di amministrazione della Rai, si è votato deponendo i nomi dei prescelti in un'urna. Vediamo subito chi sono zaede gaNfinpadenaseB'6pslaspsce Ld j ; 1 1 j tre nuovi e massimi diri j genti dell'ente radiotelevisivo i di Stato, la punta di un or ; ganigramma che dovrà essere completato, con gli incarichi tecnici ed operativi, nei prossimi giorni (ma forse, secondo alcuni, dopo le elezioni di giugno). Il neopresidente Beniamino Finocchiaro, che succede al democristiano Umberto Delle Fave, ha 52 anni, è nato a Barletta, è laureato in Lettere. Deputato per il psi nella quarta legislatura, a lungo membro della direzione nazionale e del comitato centrale del suo partito, ha diretto la sezione cultura e ricerca scientifica. E' stato presidente del consiglio regionale pu- pFmstgmdticnnndIsfosafrstqumtai tiBcsdpslar gliese. Ha scritto molti libri, su Salvemini, sul Mezzogior no> sulla ricerca scientifica, e un0 recentissimo su « Tv: ieri e domani ». Convinto re gionalista, si e più volte espresso in favore di una Rai decentrata, articolata in un Pluralismo di voci. Sebbene vicino alla corrente manci mana del PS1> Finocchiaro e risultato tuttavia designato all'unanimità dai socialisti, Giampiero Orsello, social democratico come il suo pre decessore alla vicepresiden- za Italo De Feo, è modenese, ed ha 48 anni. E' avvocato, e professore ad Urbino di organizzazione internazionale. Nelle file liberali, era giunto fino alla vicesegreteria del partito, era stato presidente della gioventù liberale italiana ed europea, aveva rappresentato l'Italia nella Cee a Bruxelles. Uscito dal pli nel '62, ha aderito più tardi al psdi, dove è componente della direzione, ed è stato responsabile prima dell'ufficio scuola, poi degli enti locali e infine dell'organizzazione. Vicepresidente da vent'anni del Consiglio italiano del movimento europeo, Orsello è considerato uno dei « padri » della riforma della Rai-tv, avendo partecipato sempre alle laboriose trattative che hanno accompagnato la gestazione della nuova legge. Sulla prestigiosa poltrona che fu per tredici anni di Ettore Bernabei, siede da stasera il democristiano Michele Principe, fino a oggi direttore generale delle Poste. Cinquantadue anni, lucano di Melfi, ex ufficiale effettivo dei bersaglieri, ha lavorato nei ruoli direttivi del ministero delle Poste fin dal 1948, è stato fra l'altro direttore dell'Azienda di Stato dei telefoni, e ha già fatto parte del consiglio d'amministrazione e del comitato direttivo della Rai. La votazione non è stata unanime, tutti e tre i candidati hanno raccolto tredici dei sedici voti disponibili. Per la (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Luoghi citati: Barletta, Bruxelles, Italia, Melfi