Ci vediamo a Montreal nel '76

Ci vediamo a Montreal nel '76 I canadesi confermano al Ciò il loro impegno per i giochi Ci vediamo a Montreal nel '76 "Malgrado gli scioperi, dice il sindaco Drapeau, tutti gli impianti saranno pronti nel tempo previsto" (Dal nostro inviato speciale) Losanna, 21 maggio. Lord allunili stava al centro del maxi-tavolo, a metà del maxi-salone: malgrado la faccia dai colori vermigli e dall'aspetto cordiale sarà sembrato di sicuro un cattivissimo rettore, intenzionato a negare la laurea, a# signori Drapeau e Rousseau in attesa all'ingresso con gli atteggiamenti (cartelle sottobraccio, ghecc, cravatta e fazzoletto al taschino) e te paure dell'aspirante dottore. Drapesi è il sindaco di Montreal. Rousseau il presidente del comitato oiganizzatore per le Olimpiadi dui 1S76: oggi pomeriggio a Losanna dovevano presentare al Comitato olimpico internazionale, presieduto da K ili ani n. il loro raoporto su questi giochi canadesi ormai troppo chiacchierati per non apparite traballanti. La loro inqtt'etudino era motivata, diventata spessa per i molti strati d'affanno che ogni giorno si sovrappongono, dagli scioperi dei lavoratori in Canada agli attacchi maliziosi di t'oppi nemici interni ed est orni, alle voci amplificate di « sedi di riserva » per l'ellettuazio.ie delie Olimpiadi. A sottolineare l'importanza e la delicatezza del moménto la bagarre di fotografi e radiocronisti e operatori della tv er'ivetl dal Quebec per questa « udienza » presso la sessione dei Ciò. Le orevislqn sono state rispettate, 1 p,i::si un po' incerti del duo Drapeau Rousseau sulla moquette del palazzo Beaulieu rivelavano la situazione non proprio solida della candidatura canadese che generosamente gli organizzatori cercano di sostenere. « Drapeau continua a giurare che tutti i problemi sono stati "solti, che i lavori proseguono, che tutte sarà pronto per il 17 luglio 1970 ». ci ha detto oggi un delegate, aggiungendo però che la fiducia è sempre minore perché il tempo passa e I guai aumentano a Montreal, dove si potrà 'inlre in extremis la costruzione deg:i impianti previsti ma forse inanellerà l'indispensabile fase ui collaudo per le strutture di ogni tipo. La relazione dei canadesi si è protratta per circa tre ore, con vari interventi che persino I rlservatissìml portavoce del Ciò hanno definito ' animati », con // conseguente rinvio di una conferenza-stampa che doveva servire a chiarire la questione. Per sfortuna del Canada sì era avuto stamane il rapporto dei dirigenti sovietici sul giochi di Mosca del 1980: poche parole ma chiarissime. Pochi dati ma quanto mai significativi di una volontà politica ed una efficienza organizzativa che hanno colpito tutti. Naturalmente il confronto con i russi — che pure hanno ancora cinque anni davanti per preparare le loro Olimpiadi — ha fatto salire l'Imbarazzo per i disagi dei canadesi. Gli organizzatori di Montreal si sono difesi con vigore, hanno spazzato via almeno un po' delle incertezze che li circondavano: sì sono aiutati con fotografie, documenti, relazioni tecniche per Illustrare i progressi dei lavori nelle costruzioni degli impianti che a loro dire non risentiranno dei vari scioperi. Soprattutto Drapeau, il sindaco, ha difeso la sua città e I programmi del Comitato or¬ ganizzatore: « Anche dopo i recenti scioperi — ha detto — tutti i nostri piani di lavoro restano immutati, nel complesso la situazione è più che buona. Posso dire che siamo addirittura avanti del 15 per cento rispetto ai progetti generali di costruzione ». Con tenacia e metodo, Drapeau ha presentato ai giornalisti il quadro della situazione, precisando che molti impianti di gara saranno già collaudati nel prossimo luglio (quelli del canottaggio, tiro a volo, vela): « A fine anno — ha detto Drapeau — saranno completati i lavori per il Velodromo, entro gennaio quelli per il Centro di atletica: nei mesi di febbraio e marzo resteranno da eseguire solo opere di rifinitura, tipo installazioni telefoniche ed elettriche ». Nemmeno la costruzione del nuovo stadio olimpico preoccupa — almeno ufficialmente — Il sindaco Drapeau che risulta il più accanito difensore di Montreal, in netto vantaggio su Rousseau e su Warrall che tenne una conferenzastampa a Roma ed è qui come membro dell'esecutivo del Ciò. I | canadesi hanno respinto ferma- j mente l'ipotesi di una candida- tura di altre sedi come eventuali I » sostitute - di Montreal (Città del \ Messico, Teheran, alcune città te- i desche). Loro danno appuntameli- ! to a tutti per il 17 luglio 1976, j a Montreal. « Bisogna credergli i — dice qualcuno del Ciò — ma I speriamo che la costruzione dello : stadio finisca un po' prima del 16 luglio ». Antonio Tavarozzi

Persone citate: Antonio Tavarozzi, Rousseau