La moda cerca sbocchi all'estero

La moda cerca sbocchi all'estero La conferenza di Torino La moda cerca sbocchi all'estero «Dobbiamo confessare che siamo stati molto combattuti sulla opportunità o meno di rispettare l'impegno di indire questa conferenza — ha detto Amos Ciabattoni, segretario generale dell'Eim, inaugurando, con un'appassionata relazione di sintesi, i due giorni di lavoro della prima conferenza nazionale della Moda, alla Camera di Commercio di Torino —. Dalla sua progettazione ad oggi molte cose sono cambiate nel quadro generale del settore e nello stato d'animo degli imprenditori». Da un lato l'evoluzione del sistema industriale italiano sembra condurre ad un momento di svolta, alla ricerca di politiche innovatrici per un ritmo di sviluppo accelerato, anche se in modi e con strumenti troppo dispersivi per non paralizzare la capacità costruttiva di guardare avanti. Dall'altro lato, di fronte a questa conferenza, sta una realtà fatta di aziende sull'orlo del collasso, di maestranze in cassa integrazione, di chiusure, di licenziamenti Una realtà che determina il tono severo, fermo, di questa prima conferenza della moda, la franchezza talora brutale, con la quale si cerca di entrare nelle pieghe riposte del sistema, di capire i modi per «gestire» la crisi e prenderne spunto per razionalizzare e consolidare il sistema. Può apparire paradossale accostare l'immagine di un potenziale sviluppo ancora insito nel «sistema moda» italiano a quella di una struttura industriale in crisi. Eppure i fatti confermano l'apparente duplicità dell'affermazione. Gli scompensi occupazionali nelle fabbriche tessili e della confezione si alternano infatti ad ott.me reazioni della nostra moda su' mercato internazionale, con un aumento di esportazione del 32 per cento per il 1974 rispetto all'anno precedente. Piuttosto sono le stesse anomalie strutturali del sistema ad agire come moltiplicatori degli effetti della crisi generale: la forte sottocapitallzzazione di tante piccole aziende e l'impossibilità di adeguati margini di manovra finanziaria sono t maggiori fattori di crisi a catena. I lavori della Conferenza nazionale della Moda si pongono come obiettivo una risposta alla domandi-, che ha sotteso tutto il «Rapporto sull'industria della moda», frutto di due anni di lavoro dei relatori Deaglio, Forte, Tebaldi e Alberoni. L'analisi dell'andamento occupazionale del «sistema moda» indica chiaramente, nei due censimenti 1961 e 1971, la diminuzione della manodopera nelle aziende tessili e l'accrescimento in quelle di confezioni, con una forte con centrazlone territoriale, esemplata nel Rapporto in quattro modelli per l tessili (Torino, Biella, Prato

Persone citate: Alberoni, Amos Ciabattoni, Deaglio, Tebaldi

Luoghi citati: Biella, Prato, Torino