E' microbiologo il nuovo Rettore dell' Università di Giorgio Cavallo

E' microbiologo il nuovo Rettore dell' Università L'elezione ieri, con 130 voti su 221 E' microbiologo il nuovo Rettore dell' Università La meta del prof. Cavallo: restituire all'Ateneo la capacità di formare gli studenti; ridare credibilità all'istituzione - Tra i problemi più gravi quelli amministrativi e dell'edilizia scolastica j 'Il Corpo accademico ha scelto Il nuovo rettore: c II prof. Cavallo. Succederà al prof. Sasso 11 prossimo novembre. Ha 52 anni, abruzzese, è direttore dell'Istituto ili Microbiologia nella facoltà ili Medicina. Ha ottenuto la maggioranza del suffragi alla prima votazione. Ore 9, si apre la seduta. Pre siede '| decano prof. Viora. La assemblea respinge una mozione . ] Prlm0 del prof. Berlingeri che propone di rinviare l'elezione in segno di protesta verso le autorità centrali che lasciano languire gli Atenei e si passa subifo alle dichiarazioni dei due candidati. Il 6 11 prof. Enzo Borello, direttore di Chimlca-Fisica nella facoltà di Scienze, pro-rettore da due anni. Il suo programma I ?' artic°;a *?, 1uattr° P"»"-. "PO" ! Mica estera" per i contai i con j SU ,a n Atfnel f,ù 11 ministero; j 'politica interna" per i contatti r,ra Ie ,c?mPonentl:. rivalutazione • funzio- della didattica e ricerca r.amento dei servizi. Il prof. Giorgio Cavallo espone j il suo concetto di Università fon- data sulla cultura, sul funziona mento degli organi accademici ed , amministrativi, sul rinnovamento \ edilizio, su più stretti rapporti < fra autorità locale e centrale. Al le 10,30 si inizia a votare. Un'ora I dopo l'esito: 130 voti su 221 pre I senti (gli aventi diritto erano 261 al prof. Cavallo, 70 al prof. Bo. rello, 2 al prof. Viora, 1 al prof. | Rigault, 1 al delegato de! personale Maglione, 17 schede bianche. Un applauso saluta il nuovo rettore. La seduta è sciolta. I colleghi si stringono attorno al | prof. Cavallo, primo fra tutti il rettore uscente prof. Sasso, per le congratulazioni e gli auguri. Una stretta di mano anche con ppreciproca collaborazione. Prof. Cavallo, ora che è rettore, che cosa si propone per il futuro? « Nei mesi che mi separano e i e dall'assunzione dell'incarico, intendo studiare ed approfondire i gravi problemi della nostra Università, prendere contatti con tutte le categorie ed anche con I le autorità. Voglio avere le idee chiare per iniziare subito un lavoro costruttivo ». Ed in concreto? « Credo che dobbiamo preflg- ! gerci come traguardo il ridare credibilità all'Ateneo. Il prof, i Sasso si è chiesto se abbiamo già toccato il fondo. Io che non ho i le spalle curve sotto il peso dì ; tre anni di meritoria fatica, non \ intendo sostituirmi a lui in que- j sto giudizio e posso dirgli soltanto che tutti riconosciamo a suo merito quello di aver saputo | "tenere" in momenti difficili ». Il prof. Cavallo vede il futuro greve di ostacoli: « La prima e principale meta è la volontà di ' restituire all'Ateneo la capacità j di offrire agli studenti una for- ; mozione che non sia meramente ! teoria, ma che permetta loro di diventare operatori preparati ed ! i efficienti. Occorre compiere ogni j I sforzo possibile per evitare che \ | l'Università si trasformi in unal ' macchina che vomita titoli car! tacel ». E' convinto che «l'insegnamento moderno deve avere carattere eminentemente logico e sperimentale e deve rendere possibile l'autosviluppo dello studente e soprattutto l'autocorrezione». L'Università deve «recepire i caratteri e le istanze del mondo esterno ». Per far questo «è indispensabile trovare una base comune di solidarietà fra le diverse componenti ed anche superare l'aprioristica prevenzione nei riguardi di questa o quella categoria». Inoltre «condizione necessaria all'attuazione dell'insegnamento moderno è la ricerca». Il rettore Cavallo ha ricordato di essere favorevole all'attività delle commissioni consultive, ma purché i lavori avvengano in termini di tempo prefissati e purché esse non interferiscano con gli organi di governo dell'Università. I problemi amministrativi sono pesanti. «Credo che il compito principale di un rettore — ha sottolineato — sia quello di potenziare gli uffici esistenti e di creare le condizioni favorevoli per il loro funzionamento». Ha rilevato: «Non è mio intendimento lottare contro la burocrazia, dobbiamo misurarci nell'Interesse della vitalità del nostro Ateneo. E' necessario che il j ministero ricordi che Torino esiste e che a Torino c'è una grande Università». Le prospettive sono «concorsi su base locale per tutte le carriere, il tras/erimento o, al minimo, il distacco temporaneo di funzionari direttivi». Conclusione: « Si debbono fare sforzi efficaci per mettere il personale nelle condizioni migliori dal punto di vista operativo, anche promuovendo corsi di qualificazione ». Per quanto riguarda l'edilizia Cavallo auspica che «tutti concorrano al suo sviluppo, cercando di portare a termine la sistemazione decentrata delle facoltà di Agraria e Veterinaria, senza tralasciare la spinosa questione delle facoltà di Scienze, presa nel suo complesso; ed in particolare del gruppo matematico e di quello biologico senza far arenare quella delle facoltà umanistiche». Se l'Università oggi è in una situazione difficile non è anche colpa del discredito a causa del processo dei clinici? «Non escludo le colpe di alcuno: la colpa è di tutti. Ma ri e a a 3 i j tengo soprattutto che a nuocere - sia il tono e lo scalpore dato o ' agli episodi. Il passato è passa- lo. Lavoriamo per il futuro», m- vai. * | i I | ' ! Il prof. Giorgio Cavallo

Luoghi citati: Torino