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Moro chiede "notizie,, sui fondi neri dagli Usa Scandali del petrolio e delle banane Moro chiede "notizie,, sui fondi neri dagli Usa (Dalla redazione romana) Roma, 19 maggio. Il governo Moro ha chiesto informazioni alla nostra ambasciata di Washington sulla entità di due scandali scoppiati in America, che riguardano anche noi: denaro elargito a uomini politici di Paesi stranieri «a garanzia» di agevolazioni nel mercato petrolifero e bananiero. Sulla base di queste informazioni il governo dovrebbe fare una relazione al Parlamento. Negli Stati Uniti sono al lavoro due commissioni: la prima controlla le Borse, e la seconda, del Senato, le società multinazionali. Finora le in- dagini hanno portato alla scoperta di «fondi neri» verso l'Italia da parte della Gulf e della Exxon (da noi è la Esso) per il petrolio, e da parte dell'Uniteci Brands per le banane («Chiquita»). Sull'affare banane si è saputo che la società multinazionale americana (che esporta in Italia 140 mila tonnellate di questa frutta all'anno) avrebbe smistato «bustarelle» pari ad un valore di 400-500 milioni di lire. Parte della somma — si dice — sarebbe finita nel conto in banca di un ex personaggio ad alto livello del ministero del Commercio con l'estero. Le compagnie petrolifere americane avrebbero stanziato «fondi neri» a partiti politici italiani in cambio di privilegi. E' uno scandalo che non aggiunge nulla a quanto si sapeva. Quindici mesi fa, infatti, i pretori di Genova (Amerighi, Sansa e Brusco) scoprirono «fondi neri» da parte delle compagnie petrolifere straniere per corrompere partiti politici di governo. Lo scandalo portò l'inchiesta dalla pretura di Genova alla procura di Roma (per competenza) e poi alla Commissione parlamentare d'inchiesta, perché c'erano ministri sospettati. Da una rosa di «sei» nomi si arrivò all'incriminazione di Athos Valsecchi (de) e Mauro Ferri (psdi). Dopo mesi e mesi di riunioni, la Commissione italiana sta per condurre in porto, tra polemiche a non finire, l'indagine, e compilare i capi d'accusa che sono: corruzione e d'interesse privato in atti d'ufficio.