Stasera nel Consiglio granata di Ferruccio CavalleroEdmondo Fabbri

Stasera nel Consiglio granata Stasera nel Consiglio granata Torino deludente Attacco a Fabbri Il dirigente Motto, che giocava nei "ragazzi" ai tempi di Mazzola, contesta ufficialmente il trainer - Si propone Rabidi Il Tarino chiude II campionato al sesto posto, momentaneamente si vede sfuggire la possibilità di partecipare nella prossima stagione al'n Coppa Uefa. E' una fine di campionato, quella degli uomini di Fabbri, in sordina. Lascia l'amaro in bocca un po' a tutti: dirigenti, tifosi, giocatori, dopo un anno trascorso ad alimentare la speranza di un traguardo concreto. C'è chi non riesce a mantenere il silenzio e vuol sfogare apertamente la rabbia immagazzinata nel tempo. Due domeniche fa un consigliere del Torino aveva chiesto pubblicamente, mentre si svolgeva l'incontro casalingo con l'Inter, l'esonero di Fabbri. Ora torna alla carica, rincarando la dose. Si tratta di Umberto Motto, consigliere dall'inizio dalla « gestione-Pianelli », ex giocatore della squadra di giovanissimi che andò in campo subito dopo la scomparsa del Grande Torino. Motto è personaggio noto nell'ambiente, da ben 34 anni segue d.i vicino le sorti granata. Questa sera, presso la sede del Torino, è in programma una riunione del consiglio d'amministrazione. «Confermo — ha detto Ieri II dirigen¬ te — // pensiero che ho esposto dieci giorni fa. Chiederò ufficialmente le dimissioni di Fabbri. Non penso proprio di correre rischi. Non ho ricevuto richiami ufficiali dal presidente Pianelli e dal vice presidente Traversa; che sul mio " caso " si sarebbe discusso In società è stato detto da Beppe Bonetto. Il general manager non è autorizzato a censurare l'operato di un consigliere che è libero di esprimere la propria opinione ». Ho del rapnorti di amicizia — ha proseguito Motto — in particolare coi' Pianelli e Traversa che hanno compiuto ingenti sforzi in questi anni per il bene del Torino. Non posso tollerare che II presidente venga contestato, come è successo dopo la sconfitta con l'Inter, e sia costretto a pagare per degli errori commessi da altri. Sono cose che non devono ripetersi ». Lo sfogo di Motto non si è fermato qui. «Se tenessimo Fabbri nella prossima stagione — ha proseguito il consigliere — saremmo costretti ad un certo punto ad assumere un altro tecnico ed a sprecare soldi per rispettare l'impegno economico dopo il suo licenziamento. Non sono l'unico a pensarla in questo modo. Diversi dirigenti, la maggioranza dei tifosi, sono convinti da tempo che si debba porre rimedio. Per trovare l'allenatore adatto al Torino non c'è bisogno di andare lontano e sborsare quattrini, lo abbiamo in casa. Mi rilerisco ad Ercole Rabitti. Tutti conoscono le sue capacità tecniche, da tempo miete successi in tutta Italia alla guida delle formazioni giovanili. Cosi non si può certo andare avanti. Continuo a ricevere telefonate di vecchi tifosi del Torino che mi chiedono se abbiamo perso la testa. Fabbri nel suol discorsi ci invita ad attendere. Non è più possibile. Sono ventisei anni che II Torino continua a fare esperienza. Fabbri non può lasciarsi andare con certe dichiarazioni. Ha accennato recentemente ad un possibile " aggancio " in classifica con la Juventus, ha parlato di "un'operazione-spareggio", non fa altro che parlarci dei " gemelli del gol ". Chi lo autorizza a dire ciò? Sono cose che fanno ridere tutta Italia. E' ora di Unirla': E ancora: « La verità purtroppo è un'altra. Non si può perdere contro i ragazzi dell'Inter, quell'Inter che Ieri si è fatta superare in casa dalla Roma. Il fatto che Fabbri sia stato ufficialmente confermato dalla società non significa nulla. Il malcontento rimane. La mia è una presa di posizione molto chiara, nessuno può mjttere in dubbio il mio passato nel Torino. Tutto ciò deve rappresentare l'inizio di una svolta in seno alla società. Ci sarà comunque un seguito ». Aria di burrasca dunque in casa granata. Come reagirà stasera la società di fronte alla rigida posizione di un suo esponente? Difficile dirlo. Spetterà soprattutto a . Pianelli, nella sua qualità di presidente, cercare di risolvere una situazione delicata che rischia di allargarsi a macchia d'olio. Fabbri intanto è a Castelbolognese. La squadra riprenderà la preparazione soltanto domani mattina sul terreno di Venaria. Il trainer ieri è tornato a discutere sul rendimento mediocre che il Torino ha offerto di questi tempi. Un discorso che è ormai divenuto un ritornello. « A Cagliari — ha osservato l'allenatore — // Torino ha latto di tutto per ottenere i due punti, ma il caldo e la tenacia dell'avversario non lo hanno permesso. Ora siamo al momento fuori dalla Coppa Uefa e ciò dispiace parecchio. Non è stato II finale di campionato che ci aspettavamo. Certe prestazioni comunque sono utili per formare il carattere di una squadra. Il Torino ha bisogno di migliorare soprattutto sotto questo profilo per essere "grande". Dobbiamo cercare una continuità di risultati, una maturità Indispensabile per puntare in alto ». Non è insomma per Fabbri un bilancio brillante, ma neppure fallimentare. « Quest'anno — ha rilevato il tecnico — abbiamo avuto una catena di incidenti gravi che ha condizionato il nostro cammino. Purtroppo siamo rimasti scoperti in certi moli. Ci siamo comunque sempre mantenuti in una buona posizione di classifica e sono convinto che presto la squadra potrà far fruttare una certa esperienza. Non intendo coprirmi di alibi, so benissimo che il Torino può lare di più. Naturalmente ciò è possibile soltanto con qualche indispensabile ritocco di formazione ». Fabbri ha poi portato l'argomento sulle risultanze del campionato. « E' stato un torneo — ha detto — mediocre. La Juventus ha meritato il titolo perché è stata la squadra che ha saputo esprimere il miglior gioco. Non parliamo però di calcio all'olandese. I bianconeri non giocano come Cruyfl e soci perché adottano un modulo diverso, che non prevede la marcatura a zona ». Infine un'osservazione su Castellini, Pulici e Graziani che domani dovranno sostenere a Firenze una gara d'allenamento in maglia azzurra. Fabbri ha polemizzato per la convocazione di Bernardini. « In questo momento — ha detto — / giocatori hanno bisogno di tirare il l'iato. Il cu. poi deve anche tenere conto delle esigenze del vari club. Castellini, Pulici e Graziani se si allaticano il mercoledì, Uniscono per essere cotti alla domenica ». Ferruccio Cavallero Edmondo Fabbri

Luoghi citati: Cagliari, Firenze, Italia, Torino, Venaria