I pneumatici sgonfiati hanno tradito la banda

I pneumatici sgonfiati hanno tradito la banda L'officina di Caselle piena di refurtiva I pneumatici sgonfiati hanno tradito la banda "I camion rubati — dicono i carabinieri — venivano abbandonati con le gomme flosce. Abbiamo capito perché, e per i ladri è stata finita" Proseguono le indagini ded carabinieri della compagnia di Venaria per fare piena luce sull'organizzazione criminale scoperta mercoledì scorso a Caselle e in cui sarebbe implicato, assieme ad altre tre persone arrestate, il dottor Giampiero Bertone, 29 anni, via Valeggio 30, presidente della « Sealpi spa » e genero del defunto sen. Burgo. Ieri la maggior parte del materiale sequestrato nella tabbrlchetta di guarnizioni di Caselle, in strada della Commenda 15, è stata restituita: si tratta delle quattrocento scocche per auto Fiat e di pezzi di ricambio che la banda aveva rubato da camion Tir lasciati incustoditi dagli autisti durante l'ora di cena, nei pressi di una trattoria di corso Vercelli. Sulle modalità che hanno portato gli investigatori sulle tracce della banda si sono appresi altri particolari. I carabinieri hanno avuto la certezza che la base operativa fosse a Caselle, vicino all'aeroporto, quando hanno notato che tutti i Tir rubati venivano abbandonati nella zona con le gomme afflosciate. « Un particolare strano, che ci ha colpito — dice il cap. Lo Grano — ma alla fine lo abbiamo decifrato. I ladri per entrare nel loro deposito dovevano abbassare il camion per non urtare il soffitto. Era evidente che con le gomme in quelle condizioni il mezzo non poteva fare molta strada e che quindi il capannone che cercavamo non doveva essere lontano. Le indagini per il momento — prosegue il capitano — sono in una fase di stallo. Ora si tratta di far breccia in una organizzazione efficiente e dì cui fanno parte parecchie persone, forse una cinquantina ». Da quando si è diffusa la notizia molte di esse hanno preso il « largo » e fra queste ci sarebbe il dott. Bertone scomparso prima che i carabinieri perquisissero la sua abitazione. Con lui è ricercato per essere sentito come « teste utile » un romano di cui non si conosce il nome e che sarebbe comproprietario della Sealpi. Ieri è stato sentito dal dott. Di Palma, pretore di Ciriè, Cosimo Tatuilo, 28 anni, di Torino, caporeparto della fabbrica di Caselle, arrestato mercoledì mattina. Egli si sarebbe dichiarato estraneo alla vicenda. Gli altri due arrestati Giovanni Negro anni, di Moncalieri e Giuseppe Campanale, 22 anni, di Torino, saranno interrogati domani. 20

Persone citate: Cosimo Tatuilo, Di Palma, Giampiero Bertone, Giovanni Negro, Giuseppe Campanale, Lo Grano

Luoghi citati: Ciriè, Moncalieri, Torino, Venaria