Piccola cronaca di ieri

Piccola cronaca di ieri Piccola cronaca di ieri Trent'anni fa, dal 18 al 21 maggio 1945 Il 18 maggio '45 a Torino si parla solo di « coabitazione ». La polemica è esplosa alla lettura del giornale del mattino che riporta le parole del sindaco: « Occorrerà che i cittadini si pieghino alle esigenze del momento e collaborino con civica comprensione cedendo le camere che hanno in più a coloro che non ne hanno affatto ». Del resto la situazione è sotto gli occhi di tutti. Gli sfollati rientrano a fiumi, malgrado l'invito di Roveda a restare ancora un poco dov'erano. Il tempo stringe. Quanti sono gli alloggi vuoti? Quante le camere disponibili? Il municipio accelera il censimento, stabilisce che destinerà gli alloggi disabitati ai senza tetto e fa i conti. Spesa prevista per le riparazioni delle case da recuperare prima dell'inverno: un miliardo. Altro argomento di discussione, i trasporti. I capi compartimento hanno esaminato i problemi ferroviari e il recupero del materiale asportato dai tedeschi. Parecchie linee, bene o male, sono state rimesse in funzione, ma per lo più su un binarlo solo: urge accelerare la ricostruzione. Urge soprattutto il carbone: il primo carico promesso dagli alleati dovrebbe arrivare da Genova dove il porto però è ancora inagibile. Nessuna speranza invece per i trasporti su strada: non c'è nafta, né carbonella; al pullman mancano le gomme, pezzi di ricambio, batterie, il tutto razziato dal tedeschi. Alla gente si dice: un po' di pazienza, la guerra è finita solo da una settimana. Tutto è sinistrato, anche le attrezzature scientifiche del Politecnico. Uno scienziato, Gustavo Colonnetta reintegrato nella carica di direttore, rivolge un messaggio agli studenti. Dice: rimossi tutti coloro che hanno tradito la loro missione e riparate le rovine, la scuola riprenderà il suo ruolo a servizio della scienza e del Paese, ma totalmente rinnovata dalla riforma degli ordinamenti « sì che agli studi possano accedere, senza distinzione di classi sociali, tutti e soltanto quelli che lo meritano ». 18 maggio. Si può ricominciare a scrivere ad amia e parenti nel Sud; ma solo per cartolina, non più di 25 parole, e un francobollo (lire 0,50) che non sia di quelli emessi da Salò. In Piemonte, Liguria, Lombardia, si possono inviare anche delle lettere (lire 1) ma sono ammessi solo i francobolli con l'effìgie di Giulio Cesare. Sabato, 19: si può anche tele¬ grafare, limitatamente alle province del Nord, a rischio del mittente e solo « per estrema urgenza ». Un giornale storico, quello del 19 maggio: contiene un inno di lode alla denuncia unica dei redditi, decisa dal Consiglio dei ministri: « Il sentimento della giustizia fiscale dev'essere quanto più possibile rafforzato; niente male se la denuncia sarà annuale ». La cronaca rievoca le ultime ore di due caduti. Dick, Uberto Perino, 14 anni, il « gorba » della XVIII Brigata (« Lo torturarono anche in presenza della madre, ma non parlò ») e Carlo Alberto Ferrerò, consigliere della corte d'appello. « Passò fiero in mezzo alla sua gente di Chiusa Pesio che lo guardava, disse parole di fermo Incitamento, rifiutò la benda sugli occhi, ordinò egli stesso il fuoco ». Gli impiegati del Comune lavorano anche di notte a preparare le liste elettorali; saranno pronte a metà agosto. Da Genova è partito il primo carico di carbone: 440 tonnellate. Poco, ma gli alleati ne promettono molto di più e montagne di viveri. Per ora bisogna accontentarsi della solita distribuzione di patate, 2 chili a testa, 21 lire al chilo, e la prossima settimana festa: 50 grammi di salumi e di burro, 100 di formaggio, 120 di carne con osso. Si potrà prenotare il latte per i bambini fino ai 3 anni. Lo dice il giornale di domenica 20, che annuncia anche la vìsita a Torino dei ministri Brosio e Soleri accompagnati dal governatore della Banca d'Italia Luigi Einaudi. Vengono a constatare le ferite di Torino, a confermare la certezza della ripresa condizionata « a molti, notevoli sacrifici che si chiederanno a tutti — dice Soleri — ma soprattutto alla ricchezza, per 11 riassetto finanziario nazionale ». I rincari sono cosa di ogni giorno; dal 20 raddoppia pure il francobollo per lettere, 2 lire. La giunta di governo invita a pagare le tasse entro il 18 giugno. I torinesi vorrebbero consolarsi almeno con lo sport, ma il giornale ammonisce che anche qui si andrà per le lunghe; bisogna ripristinare i terreni di gioco, le tribune, le attrezzature: « Ogni giocatore che scende in campo costa centomila lire ». Niente campionato. Però qualche notizia buona c'è per gli sportivi: torna Coppi dalla prigionia in Africa e Bartali non è morto, come si credeva, nel bombardamento di Firenze. ga. p.

Persone citate: Bartali, Brosio, Carlo Alberto, Luigi Einaudi, Roveda, Soleri, Uberto Perino