Lo zucchero italiano alla Corte di giustizia

Lo zucchero italiano alla Corte di giustizia Il "conguaglio,, ai bieticoltori Lo zucchero italiano alla Corte di giustizia Bruxelles, 16 maggio. 1 (Ansa) La Corte di Giustizia della Cee di Lussemburgo si sta | occupando di una vicenda che ve-1 de implicate la «Cassa conguaglio j zucchero» italiana, la Commissione europea e tre associazioni italiane di industrie utilizzatrici di zucchero. A quanto si è appreso oggi a Bruxelles, le tre associazioni — Aldi (Associazione italiana industria dolciaria), Abg (Associazione Italiana industrie bevande gassate) e Alpa (Associazione italiana industrie prodotti alimentari) — accusano la «Cassa conguaglio» di aver incamerato 23 miliardi e 670 milioni di lire e di averle successivamente versate, sotto forma di aiuto, ai bieticoltori italiani in base ad una autorizzazione della commissione che — affermano — viola i regolamenti comunitari. I rappresentanti delle industrie dolciarie italiane (tra di esse figu¬ rano note aziende come Motta, Alemagna, Ferrerò, Perugina, Duleiora e Colussi) affermano che la «tassa di sfioramento» di 9172 lire al quintale applicata dall'Italia a partire dal luglio 1974, su autorizzazione dell'esecutivo, per tutte le giacenze di zucchero esistenti presso produttori, commercianti e industrie utilizzatrici, è in contrasto con l'articolo 34 del regolamento 1009/67 della Cee il quale vieta di concedere ai bieticoltori aiuti finanziari per più di 1,80 unità di conto (circa 1500 lire) per tonnellata di bietole prodotte. La «Corte di giustizia» europea dovrà emanare una «sentenza di interpretazione» che potrebbe indicare «Cassa conguaglio zucchero» italiana e Commissione Cee come responsabili di violazione dei regolamenti comunitari. La procedura richiederà più settimane e il giudizio della Corte non è atteso prima della fine di luglio.

Persone citate: Aldi, Alemagna, Alpa, Colussi, Motta

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Lussemburgo