Va dal marito ia manicomio e gli spara otto colpi; è grave

Va dal marito ia manicomio e gli spara otto colpi; è grave Terrore in un ospedale di Milano Va dal marito ia manicomio e gli spara otto colpi; è grave La donna, madre di due figli, si è presentata al "Paolo Pini" durante l'orario di visita - Gli altri pazienti sono fuggiti in preda al panico (Nostro servizio particolareì Milano, 12 maggio. Una donna, madre di due figli, ha sparato oggi pomeriggio otto colpi di pistola contro il marito che era ricoverato all'ospedale psichiatrico. L'uomo è in gravi condizioni. Il tentato uxoricidio è avvenuto pochi minuti dopo le sedici. Giuseppina Austro di 32 anni, si è presentata durante il normale orario di visita all'ospedale psichiatrico « Paolo Pini » di viale Ippocrate 45 ad Affori, un quartiere a Nord di Milano. All'ingresso ha spiegato che intendeva visitare il marito, Araldo Zuffo di 38 anni, ricoverato da più di due settimane dopo che durante una scenata le aveva serrato le mani attorno al collo. Giuseppina Austro è arrivata fin nella camera in cui si trovava il marito con altri pazienti. L'uomo non ha fatto a tempo a dire nulla; la donna si è avvicinata al letto, una mano nella borsetta. Quando è stata a pochi passi ha impugnato una pistola « Flobert » a tamburo e ha sparato. Ha esploso contro il marito tutti gli otto colpi che c'erano nella rivoltella, poi è rimasta immobile, le braccia penzoloni. I pazienti gridavano, alcuni sono scesi dal letto cercando di fuggire in preda al terrò- j re. Fortunatamente sono intervenuti con prontezza alcuni infermieri che hanno riportato la calma trascinando via quasi di peso Giuseppina Austro che non opponeva resistenza. La donna ha atteso a capo chino che arrivassero i carabinieri della vicina stazione di Affori. «Volevo spaventarlo» ha mormorato quando i militari l'hanno condotta via. La donna è stata interrogata a lungo nella stazione dei carabinieri, poi è stata rinchiusa nel carcere di San Vittore. Il marito, nel frattempo, è stato trasportato d'urgenza dall'ospedale psichiatrico a quello di Niguarda dove i sanitari hanno accertato ferite d'arma da fuoco al volto, al torace e agli arti superiori. E' stato portato in camera operatoria e sottoposto ad intervento. Le sue condizioni restano comunque gravi e i sanitari si sono riservata la prognosi. La tragedia di oggi all'ospedale psichiatrico è lo sbocco di una situazione familiare che da parecchio tempo si trascinava con continue scenate. Giuseppina Austro e suo marito abitano in via Donatello 5, uno stabile signorile nella zona di «città studi». I coniugi abitano al terzo pia- no con Marco di 5 anni, iscritto all'asilo, e Barbara di sette che fa la seconda elementare. Da molto tempo, confessano i vicini, dall'appartamento degli Zuffo si sentivano venire rumori di scenate, di suppellettili in frantumi. « Forse il signor Araldo — dice una vicina — è malato di nervi e con questo si possono spiegare molte coseCerto che la signora, poverina, ne ha dovutt sopportare molte. E' proprio un'ottima persona ». Forse si spiega con questa situazione di tensione esasperata il gesto della donna. Secondo indiscrezioni il 26 aprile scorso, durante una delle liti, il marito in preda ad eccitazione, avrebbe cercato di strozzare la donna. L'intervento dei vicini, richiamati dalle grida, aveva evitato il peggio; Araldo Zuffo era stato ricoverato all'ospedale psichiatrico e sia pure saltuariamente la moglie lo andava a trovare. La donna avrebbe però detto ai carabinieri che il marito continuava a minacciarla, m. f. è ancora stato identificato Questa mattina, pochi minuti prima delle nove, una potente Bmw 3000 con cinque persone a bordo si è fermata davanti allo stabilimento dell'industria tessile di Ceriano Laghetto, un paese a 20 chilometri da Milano. L'azienda, che occupa quasi 800 persone, stamane aveva preparato le paghe della quindicina e le aveva consegnate alla cassa. Quattro banditi sono scesi dalla vettura mentre uno restava al volante. Due rapinatori sono rimasti a guardia dell'ingresso mentre gli altri hanno raggiunto l'ufficio cassa. Qui hanno fato sdraiare a terra il capo delle guardie della fabbrica, Angelo Basilico, e un impiegato. Hanno arraffato dalla cassaforte, che era aperta, le buste paga e si sono diretti verso l'uscita. Prima che potessero salire a bordo dell'auto sono però intervenute tre guardie giurate della «Snia Viscosa»: Giuseppe Scialbi, Osvaldo D'Elena e Giorgio Filippi, che hanno cominciato a fare fuoco contro la vettura e il guidatore della banda è stato colpito. Il giovane è stato spinto da parte da uno dei suoi amici e la potente vettura è scomparsa. Pochi istanti dopo si è però fermata in via Diaz. Qui, aperta una portiera è stato scaricato il ferito al quale i complici avevano tolto il passamontagna. Giuseppina Austro

Luoghi citati: Affori, Ceriano Laghetto, Milano