Sfuggirà all'ergastolo grazie ad un orologio?

Sfuggirà all'ergastolo grazie ad un orologio? Assise d'appello, processo per omicidio Sfuggirà all'ergastolo grazie ad un orologio? Il giovane di Piossasco, accusato di aver ucciso un impresario, spera soltanto nella perizia sul cinturino della vittima Ci vorranno ancora altre udienze alla corte d'assise d'appello per chiarire la posizione di Salvatore Lombardo, il giovane di Piossasco accusato d'aver ucciso con cinque colpi di pistola, il 20 aprile '72, Giovanni Gammuto, 33 anni, impresario edile, per il quale lavorava da una ventina di giorni. E' risultato negativo II confron¬ to tra Lombardo e un vigile al quale egli assicura di aver consegnato, la mattina del delitto, un foglietto con un numero di targa. « M'ero insospettito di una Bmw, perché l'avevo notata un paio di volte mentre seguiva l'Alfa gialla del Gammuto. Ho preso il numero e l'ho consegnato al vigile », dice il Lombardo. Ma il vigile ha negato ripetutamente d'aver incontrato il giovane quel giorno e d'aver ricevuto da lui il foglietto in questione. Altrettanto negativa per l'imputato la deposizione di suo fratello, Giuseppe Lombardo, che in un primo tempo aveva negato di averlo incontrato il 20 aprile (sarebbe dovuto andare da lui per consegnargli l'Alfa datagli dal Gammuto, perché provvedesse a un controllo generale). In un secondo interrogatorio Giuseppe Lombardo sostenne d'aver visto il fratello il giorno in cui avvenne l'omicidio, perlomeno un paio di volte, fornendogli così un alibi. Ha confermato questa versione in aula davanti ai giudici della corte d'assise d'appello (pres. Germano) ed è stato incriminato per falsa testimonianza. Alla difesa (prof. Conso e aw. Lo Greco) resta ancora una car- ] ta da giocare: la perizia sull'oro, logio che « la vittima non aveva \ più al polso perché si era rotto il cinturino maneggiando la leva che serve a spostare i sedili dell'auto ». Questo sostiene la difesa, giustificando altrimenti il possesso dell'orologio trovato nel giubbotto del Lombardo dopo la tragedia. L'accusa e la parte civile (avv. Del Fiume) sostengono invece che il cinturino dell'orologio si ruppe per l'impatto del prolettile. L'orologio, di conseguenza, sarebbe finito dopo il delitto nelle tasche del Lombardo assieme ad un anello e a 300.000 lire che la vittima aveva con sé.

Persone citate: Conso, Del Fiume, Giovanni Gammuto, Giuseppe Lombardo, Lo Greco, Salvatore Lombardo

Luoghi citati: Piossasco