Dallo stoccaggio l'aiuto alla carne

Dallo stoccaggio l'aiuto alla carne Continua anche nel 1975 Dallo stoccaggio l'aiuto alla carne Nel '74 conferite nella Cee 688 mila tonn Cateirorie 1 Carcasse kc 1 Quarti Poste" Quarti anteoategone carcasse Kg j riorl kg rlQri kg Vitelloni di I . . 1969 2439 1439 Vitelloni di II . . 1859 2310 1359 Vacche di I . . . j 1659 ; 1929 , 1139 Vacche di II . . | 1349 ; 1519 | 909 Roma. 10 maggio. L'Alma (Azienda di Stato per interventi nel mercato agricolo) ha confermato all'Aia (Associazione italiana allevatori) l'incarico di assuntore per lo stoccaggio della carne bovina per la campagna 1975-76. Lo stoccaggio, di conseguenza, riprende nei centri indicati dall'ente assuntore, al quale gli allevatori e le loro cooperative debbono indirizzare le domande di conferimento, indicando i quantitativi di carne che intendono stoccare. Lo stoccaggio pubblico vuole consentire agli allevatori di conseguire, in virtù del regolamento Cee 805/68, il prezzo di intervento fissato dalla Comunità e che per la campagna che si inizierà è quello che pubblichiamo nella tabella (Iva esclusa da calcolarsi al 18"-'o). La Cee, nella campagna 1974-75 conclusasi il 28 febbraio, ha stoccato 688.000 tonnellate di carne, delle quali 30.000 circa sono state stoccate dall'intervento italiano. Un contributo modesto, tuttavia significativo per un Paese come il nostro dove gli allevatori non dispongono, se non in limitata misura, di attrezzature frigorifere proprie e che nel corso della campagna ha dovuto superare le difficoltà create dalle restrizioni creditizie con la conseguenza di dover contenere l'intervento e di ritardare i pagamenti ai conferenti. Il bilancio dell'intervento, che ha rappresentato un utile indice di riferimento per le transazioni libere, va però fatto tenendo conto della natura dei conferenti e degli strumenti che ha maturato. Senza pretendere che l'intervento interessi l'intera produzione, pregiudizievole all'utilizzo della carne fresca, è comunque utile sapere che il 70% della carne conferita nella campagna che si è conclusa proviene da cooperative e che molte di queste sono sorte per consentire ai piccoli e medi allevatori di conferire il loro bestiame. La concentrazione si rende indispensabile per ragioni quantitative e tecniche. Come è noto, i quantitativi minimi sono fissati in 20 quintali e la carne da conferire dev'essere preparata secondo le indicazioni dettate dalla Cee. Da qui l'importanza della cooperativa e il ruolo avuto nei conferimenti. Del rimanente 30%, il 12% è stato fornito da singoli allevatori e il 18% da aziende con allevamenti cosiddetti industriali o da altre figure di produttori di carne che comunque ne avevano diritto. Quella del 7Ì-75 è stata una campagna di rodaggio, con le difficoltà proprie dell'avvio e quelle dovute a fatti esterni non secondari quali sono stati i problemi del finanziamento, ma che ha insegnato molte cose, per meglio operare nel corso della nuova campagna. Fortunato Tirelli

Persone citate: Tirelli

Luoghi citati: Roma