Alloggi "fuori legge,, nella Valle dei Templi
Alloggi "fuori legge,, nella Valle dei Templi Denunciati ad Agrigento 75 proprietari Alloggi "fuori legge,, nella Valle dei Templi (Nostro servizio particolare) Agrigento, 9 maggio. (a. r.) Ancora un'ondata di denunce per costruzioni abusive ad Agrigento, dove a conclusione di un'inchiesta ordinata dal procuratore della Repubblica e sollecitata più volte in Consiglio comunale, è stato aperto un procedimento penale contro 75 proprietari di alloggi abusivi, per lo più ancora in costruzione. L'indagine è stata fatta da tecnici dell'assessorato comunale all'urbanistica e da alcune squadre di vigili urbani che hanno riscontrato gravissime irregolarità. Sei edifici stanno sorgendo abusi vament? addirittura nella zona «A» nella celebre Valle dei Templi, il più grande parco archeologico d'Italia che secondo alcuni studiosi, per importanza, è secondo soltanto al Partenone. Dopo la disastrosa frana avvenuta nel luglio del 1966 — quando numerosi palazzoni si sbriciolarono lasciando senza tetto oltre 10 mila agrigentini, un quarto della popolazione della città — l'allora ministro dei Lavori pubblici , Giacomo Mancini, vincolò rigidamente la zona «A». Secondo il decreto-legge in vigore nella Valle dei Templi, persino per abbattere un albero è indispensabile l'istruzione di una complessa procedura che, visto quante sono le difficoltà frapposte dalla legge, difficilmente consentirebbe l'alterazione del paesaggio. Eppure, noncuranti delle precise prescrizioni urbanistiche, alcuni imprenditori edili hanno iniziato le costruzioni. Intorno a queste casse si sono fatte per mesi le più disparate supposizioni. Vennero poste sotto sequestro dalla magistratura svizzera il 22 febbraio del 1973 quando Tom Ponzi rimase coinvolto in Italia nell'inchiesta sul-le intercettazioni telefoniche abusive. Per la magistratura di Lugano esse potevano benissimo essere restituite al proprietario; ma a questo punto intervenne il giudice Pizzuti, il quale chiese al collega Bernasconi, di Lugano, di mettergli a disposizione le casse, il cui contenuto poteva rivelarsi utilissimo per la istruttoria in corso a Roma.
Persone citate: Bernasconi, Giacomo Mancini, Pizzuti, Tom Ponzi
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