Bilanci e prospettive del campionato di basket appena chiuso

Bilanci e prospettive del campionato di basket appena chiuso Bilanci e prospettive del campionato di basket appena chiuso Qualcosa di nuovo dentro ai canestri Il presidente Coccia difende la sua formula: "Non bisogna imitare sempre il calcio: ora vogliono seguire tutti il nostro esempio" Modifiche necessarie - Il problema-orari e i guai della Nazionale Meneghin ha una mano col ges-1 so, Brumatti un ginocchio senza I menisco, Serafini una caviglia tra- j ballante con un osso che fa cric-, crac e ogni tanto manca totalmen- j te alle sue funzioni di sostegno tre giganti del basket italiano sono nei guai, con i loro acciacchi condizionano la Nazionale e forse simbolizzano anche un momento ; difficile. una situazione — come ' dire? — zoppicante della nostra pallacanestro. Mercoledì sera è finito il campionato, resta ora la « coda » tecnico-agonistica di alcuni spareggi (che complica ulteriormente i programmi azzurri) e quella dialettico-polemica dei commenti e dei bilanci. Sta per chiudersi una stagione particolare, atipica del nostro basket: la nuova formula del campionato l'ha condizionata in gran misura, l'esigenza di cambiare « qualcosa » generalmente avvertita conferma che dopo la fase del decollo il basket cerca adesso un assestamento ad alta quota con rotte ancora da definire sul piano dei programmi e del seguito popolare. E' stato, questo, un anno di transizione. Con esperimenti e modifiche, magari contraddittori se è vero che il basket-sport dei giovani, appoggiato ed esaltato da un pubblico in età media molto bassa — è andato a cercare con gli orari serali e i turni infrasettimanali ritmi di calendario un po' caotici. FORMULA — Claudio Coccia, avvocato romano, presidente della Federbasket non che « nemico » di Onesti, è ritenuto uno dei più diabolici programmatori dello sport italiano. Ouando gli dicono che il maggior merito della nuova formula è stato quello di aver fatto parlare della formula sorride compiaciuto. Ma aggiunge: « Siamo stati criticatissimi per l'innovazione apportata al campionato: Intanto cercano tutti di copiarci, a cominciare dalla pallavolo, perché si sono resi conto che non è del tutto producente ricalcare gli schemi operativi del calcio. Noi siamo stati i primi a tentare una strada nuova: e i risultati, per me, sono positivi ». Naturalmente l'avv. Coccia sa di fendere molto bene la « sua » for- mula. Per esempio sostiene che il pubblico è aumentato: ma questa affermazione — del resto valida solo in senso relativo, perché in centri come Varese proprio la « formula » ha creato vuoti del tutto inediti — è poco convincente perché siamo assolutamente convinti che il pubblico degli sportivi nella sua grande maggioranza non si cura affatto delle « formule », va a vedere uno sport se questo sport interessa, fa presa. Semmai rischia di rimanere interdetto, come è capitato in questa stagione col basket, quando deve farsi spiegare e rispiegare i meccanismi di A-1 e A-2 (con riporti e sottrazioni) prima di capire esattamente l'andamento del torneo. Le società hanno mugugnato per un po'. Poi, su intervento ovviamente vincolante di Coccia, i dirigenti si sono messi il bavaglio e ora risultano tutti dialetticamente allineati sul tema: « Si, la formula ci soddisfa, ha denunciato qualche difetto ma si rimedierà sicuramente l'anno prossimo, bisogna studiare i correttivi ». NOVITÀ' — Il sistema in atto — con la serie A divisa in due gruppi — resterà: sono solo da definire i tanto importanti « correttivi » soprattutto per cancellare i noiosi effetti di una prima fase (quella di qualificazione) che trop- po spesso ha fatto sbadigliare to gliendo l'interesse dei due punti a molte partite. Ma è importante anche la questione degli orari e dei turni infrasettimanali: que- st'anno abbiamo avuto una fase iniziale troppo lunga (con rari appuntamenti agonistici alla sera del mercoledì) ed una finale troppo frenetica nella quale si succedeva no le partite della domenica po- meriggio e del mercoledì alle 21 (di cui è difficile o impossibile trovar traccia sulle prime edizioni dei quotidiani). Sarebbe interessante nel prossimo campionato invertire le situazioni: cioè dare colpi di frusta alla prima parte del torneo e magari rallentare in vista del traguardo quando vari fattori (l'usura psico-fisica dei giocatori, l'arrivo della buona stagione poco adatta ai « palazzetti ») non favoriscono le alte cadenze né per i protagonisti né per gli spettatori. NAZIONALE — I problemi del campionato si sommano con quelli della Nazionale che in Italia è troppo condizionante sui programmi generali: tra l'altro proprio adesso che tutto l'ambiente accusa una certa stanchezza, Giancarlo Primo, c. t. davvero dispotico del nostro basket, ha pensato bene di riunire subito gli azzurri (sani e acciaccati) in ritiro a Cortina. Tra meno di un mese, il 7 giugno, cominceranno gli europei in Jugoslavia e le prospettive sono a nostro avviso pessime. SPAREGGI — Cominciano oggi a Genova gli spareggi per l'ammissione alla serie A-1 della dodicesima formazione: Alco Bologna, Duco Mestre e Ibp Roma disputeranno da stasera a domenica un girone all'italiana che promuoverà solo la prima classificata (le altre due giocheranno in A-2). Antonio Tavarozzi

Persone citate: Antonio Tavarozzi, Brumatti, Claudio Coccia, Coccia, Giancarlo Primo, Meneghin, Onesti

Luoghi citati: Bologna, Cortina, Genova, Italia, Jugoslavia, Roma, Varese