- remove Yvon Masino
- remove Bartolomeo M.
- remove Vincenzo Monticciolo
- remove All. Trapattoni Sosa
- remove Rodolfo Cavallini
- remove Cyril O'donogue Quarte
- remove Guido Zunino
- remove Sebastiano Boraslo
- remove Mario Giuseppina Coghe
- remove Henryk Santysiak
- remove Vittorio Schena
- remove Bernardo Rizzo
- remove Cacciapuoti
- remove Giuseppe Folco
- remove Jean Valby
- remove Sergio Piccoli
- remove Sid Vicious
- remove George Léonard
- remove Secondo Rubini
- remove Luigi Iannone
- remove Bronzo Stefania
- remove Francesco Bruzzone
- remove Chester Crocker
- remove Antonio Rava
- remove Zerjan Luigi
- remove Mirella Appiatti I
- remove Lorenzo Caruso
- remove Antonio Spatola
- remove Renato Sano
- remove Dino Fabroni
- remove Giovanni Virgilio
- remove Tangram Soluzione
- remove Salvatore Aragiusto
- remove Giacomo Giovinola
- remove Guglielmo Durano
- remove Ghennadi Khandorin
- remove Molinari Casorati
- remove Patriarca Gerolamo Pelli
- remove Fescaglla
- remove Primina Bisutti
- remove Clermont-perrand
E' morto Pitigrilli
E' morto Pitigrilli E' morto Pitigrilli Fu scrittore di successo - Il suo nome legato all'Ovi a E' morto la scorsa notte a i Torino lo scrittore Pitigrilli j (Dino Segre). Avrebbe com- | piuto 82 anni oggi: era nato j a Saluzzo il 9 maggio 1893. i Mercoledì pomeriggio alle 16, ' appena terminato di scrivere I una novella, aveva accusato dolori al capo. I familiari hanno chiamato un medico; ma pareva un malore improvviso. Dopo una iniezione Pitigrilli si era sentito meglio e le sue condizioni non destavano allarme. Nella notte, al¬ l'improvviso, si è aggravato e jpoco dopo spirava. Il nome di Pitigrilli, per il pubblico dei lettori, rimane legato alla letteratura piccante e scandalistica, di tanto vasto quanto effimero successo mondano nei primi Anni Venti. Fuori dai libri, fu al centro di torbide vicende personali e politiche, che lo portarono a collaborare con l'Ovra, la famigerata organizzazione spionistica fascista, responsabile di tanti arresti e di tante condanne al confino. Pitigrilli aveva cominciato a scrivere giovanissimo, era stato giornalista e inviato speciale in Orievte per un quotidiano torinese. Nel 1920. l'improvvisa celebrità con il primo romanzo. Mammiferi di lusso. Lo scrittore, con una prosa fatua e spregiudicata, esaminava il mondo delle alcove e delle relazioni « peccaminose », sulla scia dì Maurice Dekobra e di altri modelli francesi. Aveva, di suo, una capacità di stringere 'n giudizi brillanti i pensieri comuni, i suoi aforismi facevano il giro della bella società. i Seguirono altri romanzi j « scandalosi », La vergine a | 18 carati. Cocaina, Oltraggio j al pudore, La cintura di cai stità, che alcuni anni dopo ' egli stesso rifiutò. Le tirature I erano state, per alcuni anni, te più alte in Italia. La critica non volle mai prenderlo in considerazione ed egli non cercò mai il giudizio della critica. Il suo lavoro, così elegantemente superficiale, non passava per il filtro della letteratura. Il suo mondo era j quello delle « Grandi firme », ia rivista da Itti diretta e destinata al primo lettore italiano « di consumo ». Assai più discussa la sua figura politica. Dopo alcune disavventure con il fascismo, dovute a imo scontro con il console della milizia Brandìmarte, Pitigrilli aderì al regime, collaborando al più perfido dei suoi organismi. E vennero attribuite alle «informazioni» dello scrittore le retate che mandarono in carcere molti esponenti del movimento G.L. e dell'antifascismo torinese. Pitigrilli, più tardi, cercò di smentire queste accuse, ma senza mai dissipare i sospetti che tante testimonianze addensavano su di lui. Caduto il fascismo, lasciò l'Italia, passò in Argentina; j con sorpresa di molti, an nunciò dì essersi convertito al cattolicesimo, passando at- \ traverso lo spiritismo. Il Zi- bro che riferiva quell'esperienza, La piscina di Siloe, riportò per breve tempo il suo nome nelle librerie. Fu l'ultima volta. Poi anche il pubblico preferì dimenticarlo, g. c.
Persone citate: Dino Segre, Maurice Dekobra
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Riaperti ieri a Firenze i musei devastati dall'Arno
- Sono 607 musei
- Come Rosa Vercesi trascorre la sua esistenza in carcere
- Sono almeno 1300 i capolavori deturpati dall'Arno a Firenze
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Un appello a Saragat per salvare le opere d'arte
- Napoli, boss camorra preso con 10 gregari
- Un saggio degli allievi della scuola
- E' ancora prematuro parlare di conflitto
- A Firenze urgono specialisti più che nuovi aiuti finanziari
- Riaperti ieri a Firenze i musei devastati dall'Arno
- Sono 607 musei
- Come Rosa Vercesi trascorre la sua esistenza in carcere
- Sono almeno 1300 i capolavori deturpati dall'Arno a Firenze
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Un appello a Saragat per salvare le opere d'arte
- Napoli, boss camorra preso con 10 gregari
- Un saggio degli allievi della scuola
- E' ancora prematuro parlare di conflitto
- A Firenze urgono specialisti più che nuovi aiuti finanziari
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- Grace Kelly ha pagalo
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Uccisa con ventidue coltellate
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy