E' morto Pitigrilli

E' morto Pitigrilli E' morto Pitigrilli Fu scrittore di successo - Il suo nome legato all'Ovi a E' morto la scorsa notte a i Torino lo scrittore Pitigrilli j (Dino Segre). Avrebbe com- | piuto 82 anni oggi: era nato j a Saluzzo il 9 maggio 1893. i Mercoledì pomeriggio alle 16, ' appena terminato di scrivere I una novella, aveva accusato dolori al capo. I familiari hanno chiamato un medico; ma pareva un malore improvviso. Dopo una iniezione Pitigrilli si era sentito meglio e le sue condizioni non destavano allarme. Nella notte, al¬ l'improvviso, si è aggravato e jpoco dopo spirava. Il nome di Pitigrilli, per il pubblico dei lettori, rimane legato alla letteratura piccante e scandalistica, di tanto vasto quanto effimero successo mondano nei primi Anni Venti. Fuori dai libri, fu al centro di torbide vicende personali e politiche, che lo portarono a collaborare con l'Ovra, la famigerata organizzazione spionistica fascista, responsabile di tanti arresti e di tante condanne al confino. Pitigrilli aveva cominciato a scrivere giovanissimo, era stato giornalista e inviato speciale in Orievte per un quotidiano torinese. Nel 1920. l'improvvisa celebrità con il primo romanzo. Mammiferi di lusso. Lo scrittore, con una prosa fatua e spregiudicata, esaminava il mondo delle alcove e delle relazioni « peccaminose », sulla scia dì Maurice Dekobra e di altri modelli francesi. Aveva, di suo, una capacità di stringere 'n giudizi brillanti i pensieri comuni, i suoi aforismi facevano il giro della bella società. i Seguirono altri romanzi j « scandalosi », La vergine a | 18 carati. Cocaina, Oltraggio j al pudore, La cintura di cai stità, che alcuni anni dopo ' egli stesso rifiutò. Le tirature I erano state, per alcuni anni, te più alte in Italia. La critica non volle mai prenderlo in considerazione ed egli non cercò mai il giudizio della critica. Il suo lavoro, così elegantemente superficiale, non passava per il filtro della letteratura. Il suo mondo era j quello delle « Grandi firme », ia rivista da Itti diretta e destinata al primo lettore italiano « di consumo ». Assai più discussa la sua figura politica. Dopo alcune disavventure con il fascismo, dovute a imo scontro con il console della milizia Brandìmarte, Pitigrilli aderì al regime, collaborando al più perfido dei suoi organismi. E vennero attribuite alle «informazioni» dello scrittore le retate che mandarono in carcere molti esponenti del movimento G.L. e dell'antifascismo torinese. Pitigrilli, più tardi, cercò di smentire queste accuse, ma senza mai dissipare i sospetti che tante testimonianze addensavano su di lui. Caduto il fascismo, lasciò l'Italia, passò in Argentina; j con sorpresa di molti, an nunciò dì essersi convertito al cattolicesimo, passando at- \ traverso lo spiritismo. Il Zi- bro che riferiva quell'esperienza, La piscina di Siloe, riportò per breve tempo il suo nome nelle librerie. Fu l'ultima volta. Poi anche il pubblico preferì dimenticarlo, g. c.

Persone citate: Dino Segre, Maurice Dekobra

Luoghi citati: Argentina, Italia, Saluzzo, Torino