L'autoporto di Torino

L'autoporto di Torino INFORMAZIONE PUBBLICITARIA UN'INIZIATIVA UTILE NON SOLO AI TRASPORTATORI ED ALLE DITTE MA A TUTTI I CITTADINI L'autoporto di Torino Alcuni anni fa era slata po- ' sui in vendila nelle cartolerie una serie di cartoline illustrale « Se a Torino ci fosse il ' mure... ». E così un Iato di : via Roma si affacciava con i suoi ponici su una passeggiala ricca di palme e Palazzo Madama si specchiava in cerulee acque e Piazza Vittorio era divenuta un porto simile a quello della vecchia Marsiglia. Una estrosa l'amasia insomma, che si può ricordare oggi che a Torino sia per nascere un porlo, almeno inleso come punlo di arrivo e di parlenza di merci e di mezzi per il loro trasporto. Un autoporto, senza distese di acque, ma ampio ed allicciato in diversi settori, proprio come un porlo e Ira i più vasti. Occupa infalli ben dueccntocinquantamila metri quadrati (pressappoco dieci volle l'area di Piazza Villorio) e sorge ai margini della città in zona San Mauro. Di questa iniziativa — che può essere detta grandiosa, certamente importante ed assai utile non soltanto per gli aulotrasporiaiori e per le ditte, ma per mila la cittadinanza — sino ad ora si è parlato poco, lauto da essere, per la maggioranza ilei torinesi, una novità. Presentandola oggi si può per prima cosa dire che non si tratta di un progetto, ma di una realtà in eorso di completamento, in parie già operante. Ira non molti mesi in piena attività. Con siile piemontese si è preferito far precedere i l'aiti alle parole, ma ora è tempo che si dica qualcosa e se ne l'accia un poco la sloria. Evidentemente un'opera di questa importanza ha richiesto un'accurata preparazione, un lungo sludio ed il superamento di molle difficoltà burocratiche, tecniche, politiche. Ora sono siali ottenuti tutti i permessi e, con la sicurezza della legalità di quanto si stava per iniziare, hanno avulo inizio i lavori che sono già assai avanzali. La realizzazione è affidata alle Costruzioni Generali Prefabbricale s.p.a. di cui è titolare ed amministratore unico il comm. Vincenzo Romagnoli, una delle maggiori ditte ilaliane nel settore. Dell'autopolio di Torino è amministratore il geometra Renato Ro¬ lando, animatore della iniziaI liva. Nessuno meglio di lui ! per illustrarla nelle sue linee generali e negli scopi che si , prefigge. — Una domanda in due pa: rote: come e perché? « Turino aveva bisogno — ; risponde il geometra Rolan| do — di un ciuloporto clic li' barasse il centro della città di parte del traffico di transito nelle strade del centro per raggiungere sedi di ditte diverse di autotrasporti. Concentrandolo, almeno in buona parte, in una zona unica si otterranno miglioramenti non soltanto nella situazione dello scorrimento viario, ma anche in quella ecologica. Tolti dal centro decine e centinaia di automezzi i torinesi respireranno meglio. Gli autotrasportatori, grandi e piccoli, hanno sostenuto l'operazione ed hanno subito acquistato parie de! terreno e delle costruzioni. Ad essi, alla loro intelligente comprensione si deve se l'opera procede con ritmo serrato ». — Perché avete scello la zona di San Mauro? « Perché risponde a molti requisiti. E' sul punto di incrocio delle tre direttrici Milano. Aosta e Sud, collegala anche alle autostrade per Savona e Piacenza. E' insomma in contatto con anelli tangenziali (già costruiti od in corso di realizzazione) e con direttrici autostradali. Inoltre dista soltanto una decina di chilometri dalla città. E' situata lungo la Variante Statale II sulla sponda sinistra orografica del Po, e nella attuale jase di realizzazione degli impianti utilizza la provinciale Torino-Settimo, recentemente ampliata e fra breve il raccordo all'anello tangenziale verso la pianura e quello che si traccerà sulle pendici della collina ». — A elie punto sono i lavori? « Per prima cosa si è costruita una centrale termica, che si può vedere ai margini del vasto appezzamento di 25 ettari, poi sono state scavute le fognature e le strade interne la cui larghezza varia da 52 a 25 a 1S metri. E' stata curata con scrupolo l'illuminazione che per limitare eventuali inconvenienti in caso di nebbia si serve di lampade a vapore di sodio ad alta pressione. L'area è così suddivisa: 150 mila metri quadrali per le sedi degli autotrasportatori, 20 mila per strade e piazzali, 50 mila per i servizi ». Le prime autostazioni sono già in l'unzione ed altre cnireranno presto in esercizio. Diversi edifici sono già terminati ed ormai soltanto più il 30 per cento delle aree lotlizzabili è a disposizione di quanti ne faranno richiesta. E' stala mollo utile l'esperienza fatta sull'area milanese dal C.A.M.M., ma occorre precisare che, nel caso cittadino, si è trattato di una coraggiosa risposta di un gruppo di corrieri e di spedizionieri ira i maggiori del campo nazionale ed internazionale, alla improrogabile soluzione dei problemi posti alla categoria dalla espansione urbanistica ed industriale. Ancora una volta un esempio di quanto valga e possa l'intraprendenza e la buona volontà della iniziativa privata. Abbiamo ancora chiesto al geometra Rolando quali vantaggi verranno alla cittadinanza dall'autoporto. « Delle 25 Stazioni Merci previste 18 sono già state assegnate. Appena l'autoporto sarà pienamente attivo gli autotrasportatori attueranno un servizio collettivo o cooperativo per il ritiro e la consegna delle merci nella città con percorsi e orari prefissati. Così non soltanto le grandi ditte, che hanno bisogno di trasportare e di spedire ingenti quantità di merci, ma anche il privato cittadino che vorrà inoltrare un collo od una valigia j sarà servito da un " pullman delle merci " di limitato ingombro che potrà circolare un- i che nelle strade più strette senza recare intralcio al truffi- i co. Si annulleranno in tal ino- \ do i danni di una disorganizzazione collettiva. I costi di esercizio saranno contenuti e vi sarà un risparmio anche nel consumo del carburante ». — L'autoporto olire a chilometri di « ribalte » per lo scarico delle merci che cosa prevede? « Una organizzazione come un uutonorto deve essere pienamente funzionante giorno e notte: qui avranno sede un ristorante, un motel, uno sportello bancario, la farmacia, i servizi pneumatici e carburante, l'ufficio postale, il centro residenziale per gli addetti. Insomma un centro vivo ed autonomo che disteni un paio di chilometri della città ». — Ancora quanto verrà dalla periferia una domanda: i costare l'autoporto di Torino? « E' difficile dure una risposta esatta in termini di moneta. Diciamo che il costo non sarà inferiore ai venti miliardi, ma che ad opere completate e con qualche previsto ampliamento potrà raggiungere i trenta ». Molte altre cose ci sarebbero da aggiungere: ma per oggi è sufficiente aver informalo sull'opera e i tempi di realizzazione di questa impresa che recherà vantaggi alla vita cittadina. Prossimamente si potrà tornare sul tema per completare il panorama della iniziativa con altri particolari e per dare notizia del progresso dèi lavori. Uno degli edifici dell'autoporlo con il caratteristico vasto aggetto del tetto Una visione dall'alto dell'autoporto di Torino. Una parte degli edifici è già stata completata; altri sono in costruzione

Persone citate: Renato Ro, Vincenzo Romagnoli