Processo Loi: accuse a un funzionario msi

Processo Loi: accuse a un funzionario msi Depone una ragazza a Milano Processo Loi: accuse a un funzionario msi (Nostro servizio particolare) Milano, 5 maggio. (m.f.) E' ripreso oggi in Corte d'assise il processo per gli incidenti provocati dall'estrema destra il 12 aprile 1973 e culminati con la morte dell'agente Antonio Marino. Il dibattimento era stato sospeso per motivi di ordine pubblico il 18 aprile scorso Oggi si è aggravata la spaccatura tra i rappresentanti della difesa. Dopo quelle del primo giorno, il patrono di Rosetta Vettori, 29 anni, l'unica ragazza presente sul banco degli imputati, ha presentato un'istanza di rinvio a nuovo ruolo del dibattimento per accertare i rapporti tra esecutori e mandanti del tragico «giovedì nero». In apertura di udienza, è stata chiamata al pretorio la Vettori, accusata di radunata sediziosa e resistenza. L'imputata ha confermato di essere stata sottoposta a pressioni perché non facesse il nome di Vittorio Loi. Dopo alcune esistazioni ha dichiarato che le minacce le erano state rivolte da Pietro De Andreis, il missijnq coinvolto assieme ai deputati Franco Maria Servello e Francesco Petronio, Gianluigi Radice e Nestore Crocesi (tutti del msi) nello stralcio di istruttoria ancora nelle mani del giudice e che riguarda gli organizzatori dei disordini. A questo punto il difensore ha chiesto che il processo fosse rinviato a nuovo ruolo per permetterne l'unificazione con il procedimento a carico dei cinque missini, considf-ati testi indispensabili all'accertamento della verità, e che, nella loro condizione di indiziati in un'altra inchiesta, non possono essere sentiti nel dibattimento in corso. Alla richiesta si sono associati l'avvocato Franz Sarno, difensore di Vittorio Loi, e il pubblico ministero Guido Viola. La Corte ha deciso di non accogliere per il momento l'istanza, riservandosi di emettere un parere definitivo al termine del dibattimento.

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