Uno studente è scomparso: rapito?

Uno studente è scomparso: rapito? AVolpiano tutto il paese in subbuglio e una famiglia nella disperazione Uno studente è scomparso: rapito? Una telefonata è giunta nella villa: sono i rapitori o gli "sciacalli"? - Il ragazzo ha 21 anni, è iscritto ad Architettura, è figlio e nipote di piccoli impresari edili - Antonio Cagna Vallino aveva passato la sera di domenica al bar - La sua auto ritrovata all'alba di ieri presso casa con le chiavi nel cruscotto Il padre: "I pochi soldi che abbiamo ce li siamo fatti con anni di lavoro" - La madre colta da collasso - La polizia non esclude che il sequestro sia opera della mafia Da ventiquattr'ore un piccolo impresario edile di Volpiano e la moglie vivono nella più cupa angoscia per la misteriosa scomparsa del loro unico figlio. L'ipotesi più probabile, il rapimento, non è stata finora avallata da alcun segnale dei presunti rapitori: nessuna telefonata, nessun contatto, ma ' tutti sono convinti che si tratta di un sequestro. Il ragazzo « rapito u si chiama Antonio Cagna Vallino, « Nino » 10 chiamano in famiglia e gli amici; ha 21 anni e frequenta il pri- ; mo anno di Architettura all'Uni- j versità di Torino. L'auto sulla i quale viaggiava al momento della ! scomparsa, una «500» blu, è stata trovata in una stradina seconda- J ria, a cinquecento metri dalla sua abitazione in via Brandizzo 43. L'utilitaria aveva la chiave nel cruscotto e le portiere aceo- ] state. L'hanno trovata gli stessi i famigliari all'alba di ieri, dopo una nottata trascorsa nell'incubo. ; Antonio Cagna Vallino viene descritto come un ragazzo serio, tranquillo con un'unica passione: le moto. Possiede un'«Honda 350» con la quale suole scorrazzare nelle pause fra lo studio e l'aiuto che ogni tanto presta al padre Domenico e allo zio Igino, titolari di un'impresa edile con .una decina di dipendenti. Domenica sera lo studente è uscito di casa verso le 20. Alla madre, Elda Righi, 40 anni, aveva detto: « Faccio un salto al bar e torno prima di mezzanotte ». Poi al volante della sua « 500 » si era recato al bar « Roma » distante non più di un chilometro dalla villa abitata dalla sua famiglia e da quella dello zio Igino, 41 anni, 5 figli, assessore democristiano alla viabilità nel Comune di Volpiano. Nel bar « Nino » è rimasto fino alle 23. Gli amici volevano che andasse a ballare con loro ma lui li ha lasciati: « Ho promesso a mia madre che sarci rientrato presto ». Ha messo in moto l'utilitaria e preso la strada di casa. Che cosa sia successo da quel momento non si sa. Un'ipotesi: Antonio Cagna Vallino ha raggiunto la villa dei genitori ma non ha fatto a tempo ad aprire 11 cancello. I rapitori che lo attendevano appostati non lontano devono averlo vostretto a continuare la corsa fino alla stradina dove nella mattinata è stata trovata l'auto. Racconta lo zio Igino: « Nino di solito è puntuale. Quando i genitori non l'hanno visto rien¬ tnrdssbslsfapg trare a mezzanotte, hanno tele/onato al bar e agli amici per avere notizie. Qui hanno saputo che dal locale si era allontanato verso le 23. E' incominciata l'angoscia. In un primo momento abbiamo pensato ad un incidente stradale e telefonato agli ospedali della zona e di Torino. Nessuna notizia. Allora abbiamo informato i carabinieri e iniziato anche noi le ricerche in auto. Dopo tre ore di ricerche abbia- mo trovato la " 500 " in una zo- na deserta. Soltanto allora ab- biamo pensato all'ipotesi di un sequestro ». I genitori dello studente non sono ancora convinti che Nino possa essere stato rapito. Conti- nuano a ripetere: « Ma che cosa s'aspettano da noi? Non siamo ricchi, quel poco che abbiamo ce lo siamo sudati in anni e anni . di intenso lavoro. E se davvero ; ce l'hanno portato via perché non ! si fa vivo nessuno? » \ La madre è rimasta tutto il i giorno nella villa, vicino al tele- ! fono in attesa di uno squillo, una I voce, un contatto. Niente. Nelle | prime ore del pomeriggio s'è sen • tita male ed è intervenuto un medico per somministrarle cai \ manti. Hanno potuto avvicinarla j soltanto i parenti più stretti, il parroco di Volpiano, il capitano i pFormato dei carabinieri e il dot- i tor Montesano. « Pensiamo prò- j prio che si tratti di rapimento — ha dichiarato il funzionario — e non ci meraviglia molto il /atto che i banditi non si siano ancora fatti vivi. La zona di Volpiano è abitata e frequentata da molti siciliani e calabresi. Se il sequestro l'ha fatto una cosca manosa passerà un po' di tempo I ! i prima che ì componenti prendai no contatto con la famiglia. E' j una loro tattica ». La prima persona che nella nottata tra domenica e ieri ha visto la «500» abbandonata di Antonio Cagna Vallino è stata una guardia giurata dell'Argus, Vincenzo De Simone, 42 anni, di Volpiano. L'altra notte era in servizio nella zona e s'è insospettito quando ha . I scorto, vicino al cavalcavia che s! immette sull'autostrada, un'auto I rcon i fari spenti e senza nessuno I da bordo. | m«Mi sono avvicinato — ha detto i tnrtinpnmds— pensando che sull'utilitaria vi fosse la solita coppletta appartata. Quando mi sono accorto che era vuota e che nel cruscotto c'era ancora la chiave, ho controllato il libretto di circolazione. L'auto era intestata a Domenico Cagna Vallino (il padre dello studente n.d.r.) abitante in via Regina 44 ». De Simone si è recato su- j vito a questo indirizzo ma non vi ha trovato nessuno. Infatti la fa- | miglia Cagna Vallino abitava fino a quattro anni fa in via Regina. nviSilPoi Domenico e il fratello Igino si I sono trasferiti nella villa a due, piani in via Brandizzo 43. «E' gente che ha lavorato tutta una vita» dice la gente del paese che ha appreso incredula la notizia del presunto rapimento. In questi giorni Volpiano è in festa per la tradizionale fiera e ieri, davanti alla villa dei Cagna Vallino, è stata una continua processione di gente silenziosa, attonita. | Qualcuno ha accennato a una I serie di telefonate e lettere anoni- Ime pervenute nelle 'settimane j scorse ad alcune facoltose famiglie di Volpiano. Minacce di que- ; |,0 tenoref e0 c; dai , soWi i rabinieri» tuoi familiari la pagheranno cara». Ma alle famiglie dei due impresari edili pare che non siano giunte. L'assessore Igino Cagna Vallino l'ha smentito categoricamente: «In questo caso — ha aggiunto — avremmo avvertito i ca- E' stato impossibile ieri per giornalisti e fotografi varcare la soglia della villa. Alle 15 è potuto entrare il medico di famiglia; alle 17, un'Alfetta con quattro carabinieri della tenenza di Chivasso e un'ora più tardi il dott. Montesano con alcuni agenti della Criminalpol. Verso le 18,30, uno dei cinque figli dell'assessore.Antonio, ! 16 anni, che per tutto il pomerig- j gio ha «piantonato» il cancello d'ingresso alla villa, ha lasciato entrare una ragazza bionda, giovanlssima. Si chiama Anna e pare j sia l'amica del cuore dello studerà ite rapito. Appena varcata la so glia della villa è scoppiata in la crime. «Afa no — ha detto più tar di lo zio dello studente — Nino miiinimimiiimiii nmimminmiiim i sera. «Nino» indossava jeans scu- ri- un maglione «dolce vita» bor- deaux, stivaletti marrone, imper meabile chiaro. Nell'auto che si trova ora nella tenenza dei carabi- non ha una ragazza fissa. E' ancora un ragazzino. Si diverte come tutti i coetanei, gli piace andare in moto e sciare. Non ha ancora precise idee politiche, quando se ne paria preferisce cambiare argomento. Certo eravamo ben lontani dal pensare ad un rapimento, non siamo miliardari...». Quando è uscito di casa l'altra nieri di Chivasso, non è stato trovato nulla che possa mettere gli inquirenti su una qualche traccia. Su Antonio Cagna Vallino è calato il silenzio più profondo, sui familiari l'incubo più atroce. Alle 21 nella villa s'è notata una certa animazione c subito s'è sparsa la voce che 1 rapinatori s'erano fatti vivi con una telefonata. Famigliari, carabinieri e polizia non hanno confermato. Impossibile naturalmente sapere la cifra del riscatto o se la telefonata sia stata fatta dal rapinatorl o da qualche "sciacallo". La famiglia ufficialmente non ha ancora scelto un legale per l'eventuale intermediazione. Guide J. Paglia i l d l i ilii il ll l Antonio Cagna Vallino sulla sua moto preferita - Lo zio, assessore comunale de, parla con i giornalisti attraverso il cancello - Anna, l'amica del cuore, con il cugino del rapito. Nella villa di Volpiano la famiglia aspetta con angoscia notizie del ragazzo