I bravi cavalieri italiani

I bravi cavalieri italiani Vittoriosi a Roma nel Gran Premio delle Nazioni I bravi cavalieri italiani Roma, 3 maggio. [ L'Italia ha vinto oggi la ga- ! ra più importante del concor- 1 so ippico di Piazza di Siena, j giunto alla sua quarantatree- sima edizione: il Gran Premio ] delle Nazioni che quest'anno i vedeva in lizza le squadre di ! sei Paesi. Festeggiati prota-1 gonisti due meravigliosi ca- ! valli (tradizionalmente — e giustamente — sono loro i: veri concorrenti della gara, i ' cavalieri non essendone con-1 siderati che dei comprimari), i Fiorello II, montato dal suo | : j | i 1 ! proprietario Vittorio Orlandi, e Easter Light, l'ormai inseparabile compagno di tante vittorie del nostro campione Piero D'Inzeo. Con i loro quattro percorsi netti, due ciascuno sulle due manches, ci hanno assicurato il prestigioso premio invano conteso dalle altre due grannazioni ippiche europee, l'Inghilterra e la Germania (che per l'occasione aveva risfoderato il glorioso Winkler, da anni assente sul nostro campo), giunte rispettivamente seconda e terza. Molto distaccata l'Irlanda. Tempo splendido, da vera primavera romana, come non si vedeva più da almeno sei anni, E pubblico elegante: dismessi i jeans con le toppe, gli stracci zingareschi, le barbe e le chiome incolte che la « gioventù dorata » romana portava gli anni scorsi, riecco sull'onda del « Grande Gatsby» i giovanotti ben sbarbati, in abiti di buon taglio, camicia col colletto rigido e alto, cravatta ben assortita, e le ragazze in tailleurini tipo buona famiglia, madri e nonne in taH'.eurs o princesses di gran sarto, incluso il cappello di paglia di Firenze. Pochi gli aristocratici e le autorità: scomparso l'ultimo ex monarca un tempo assiduo al concorso di Piazza di Siena, Costantino, assente anche la nostra famiglia presidenziale, e i ministri, i sottosegretari, gli addetti diplomatici, sugli spalti della tribuna d'onore erano rimasti alcuni generali. La gara comincia alle quat- ; tordici e trenta, un po' pigra, con cavalli e cavalieri che risentono della stanchezza di una settimana di gare. Gran Bretagna, Belgio, Ir-1 landa si susseguono senza glo- j ria. Poi scende Mancinelli su Lydican: fa un bel percorso, con un solo errore. La Francia con i due inseparabili Tic ; (il cavallo) e .Parot (il cavaliere), vetusti habitués di Piazza di Siena, non brilla troppo coi suoi due errori. La Gei1mania, con un errore e un quarto (dovuto al tempo eccessivo) ridesta il nostro ti- j i fo nazionale sugli spalti, dai i | quali il pubblico d'ora in poi j seguirà .le prove dei «nostri» con urla di gioia o di sgomento. [ Si risveglia anche lo spiri- ! to combattivo dei concorren- 1 ti. Ed ecco la Gran Bretagna j infilare uno dopo l'altro tre percorsi netti che le merita- ] no un totale netto alla fine i della prima manche. Un bel ! percorso per il Belgio offre 1 al pubblico Passe Partout, che ! raccoglie tanti applausi per la sua simpatia, seguito pe- : rò da mediocri prestazioni ' degli altri due concorrenti. 1 Totale: 16 penalità. L'Irlanda i alla fine della prima manche | va a parità col Belgio. La squadra italiana dà ai tifosi molte apprensioni con Angioni, che sul suo Puckoon abbatte tre ostacoli meritan- dosi 12 penalità: ma si rifa con Orlandi e D'Inzeo, con- cludendo la prima manche ccn un totale di 4 penalità. La Francia accumula 20 pe¬ nalità complessive, mentre la 1 Germania, i cui concorrenti 1 scendono in campo sempre 1 per ultimi tenendo i nostri I tifosi col fiato sospeso, to- : talizzano quattro penalità e un quarto. j La battaglia è ormai ristret- | ta alle tre squadre e la vit- | toria, all'inizio della seconda ; manche è impregiudicata, con un pronostico favorevole per ■ l'Inghilterra. Ma cavalli e ; cavalieri sono stanchi. La j Gran Bretagna si assegna due i percorsi netti, ma in altri due i percorsi totalizza 12 penalità. i II Belgio offre al pubblico I una vera catastrofe accumu- ] landò 68 penalità e mezzo, compreso il ruzzolone di Wauters. j L'Irlanda raccoglie 28 pun ! ti negativi, mentre l'Italia tie- ne il pubblico in ansia con l'esordio sfortunatissimo di I Mancinelli, che fa strage di | ostacoli, accumulando ben 24 j penalità in una sola gara. Per ; fortuna Angioni si rifa della ! precedente prova e si limita ! ad. abbattere un solo ostaco-mentre Orlandi e D'Inzeo lo, i corrono splendidamente sen! za sfiorarne nemmeno uno. ' E dato che il regolamento j concede di scartare dalla som - ma finale il peggiore dei quat i tro percorsi, eccoci alla con clusione del percorso con 4 i penalità, che sommate alle 4 ] precedenti danno un totale ! complessivo di 8. Siamo in testa. Né la Francia (che to- 1 talizzerà 28 punti nella se- conda manche e ben 48 in totale), né la Germania, con i suoi 12 punti e mezzo, né la Gran Bretagna con 12 punti netti, potranno strapparci il meritato trionfo. Laura Ber gag ria