Lisbona: grave trattura tra socialisti e comunisti di Sandro Viola

Lisbona: grave trattura tra socialisti e comunisti A sette giorni dalle elezioni si riapre la crisi Lisbona: grave trattura tra socialisti e comunisti Alla manifestazione del Primo maggio, il pc ha tentato di bloccare il corteo guidato da Soares - I militari hanno vietato ieri il comizio organizzato dal ps per protesta (Dal nostro inviato speciale) Lisbona, 2 maggio, i L'impressione che la vicen-'da portoghese si stesse stabi- '■ lizzando è durata poco. A set- ! te giorni dalle elezioni, una Gnuova e gravissima crisi s'è aperta infatti nei rapporti tra socialisti e comunisti, investendo pericolosamente il Movimento militare e quindi tutto questo labile sfondo politico. Per Lisbona è un'altra giornata difficile. Decisi a protestare contro pgsdpMgli incidenti avvenuti ieri al ; comizio per il Primo Maggio (dove Mario Soares e altri dirigenti si erano visti prima rifiutare l'ingresso dagli attivisti del partito comunista, e poi erano stati insultati), i socialisti avevano organizzato stasera un comizio nel centro di Lisbona. Ma i militari hanno proibito la manifestazione (come qui era stato fatto pochissime volte, e solo per i gruppi più accesi dell'estrema nczsinistra), e mentre scriviamo ! la folla degli aderenti al ps, il partito che ha vinto le elezio-1 ni, si sta dirigendo verso rua i San Pedro de Alcantara, dove si trova la sede del partito, Tutto era cominciato ieri, durante il gigantesco comizio che l'Intersindacale (la confe-1 derazione unica dei sindacati j portoghesi, controllata dai co-, munisti) aveva indetto nello stadio «Premiero de maio»,'per celebrare la festa del lavoro. Il raduno si stava svolgendo secondo il programma, marcato da quello straordinai rio senso dello spettacolo di I cui i militari portoghesi dàn. no prove continue. Alle 4 e , mezzo nello stadio c'erano già 60 mila persone, mentre altri : cortei continuavano ad affluì-. I re da vari punti della città. | Alle 5 facevano il loro ingresso sul terreno di gioco i rap| presentanti dei movimenti ri; voluzionari e della «sinistra ; di classe», venuti da mezzo : mondo, mentre nelle tribune : prendevano posto le delega. zioni dei sindacati di alcuni Paesi socialisti (Urss, Romania, Jugoslavia, Germania Est), della Cgil italiana, della | Cgt francese e delle «CommisI sioni operaie spagnole». Che il comizio fosse domi! nato dalla presenza comunii sta, si è visto all'arrivo di Alì varo Cunhal. Con notevole intelligenza teatrale, il segretario del pcp aveva solcato l'enorme folla da un capo all'ai tro dello stadio salutato da ! applausi fragorosi, rilanciai»; do verso la folla 1 garofani che i più vicini gli porgevano, ' procedendo a fatica (con l'au-1 silio sti) te-_ .. , .. . JPoco più tardi, quando nel-: oceoenao a lanca (con i au- ; io di un cordone di attivi- D ma sorridente e tnonfan-, nnrei i) nrpsirlpnro rifalla Rp. parsi il presidente della Re-1 pubblica Costa Gomes, il prl-1 \ mo ministro Goncalves e vari : i membri del Consiglio della ri- voiuzione, lo spettacolo ha 'toccato il suo acme. Tre eli- cotteri si sono abbassati sulla I | folla facendo cadere una piog- già di garofani rossi, le bande hanno intonato le musiche1 della rivoluzione portoghese, l'entusiasmo dei centomila presenti è esploso in applausi, I slogan di appoggio alle forze armate, cori. Un urlo possente («Vittoria, vittoria») acco glieva di lì a poco l'arrivo dei rappresentanti di Hanoi e del Governo rivoluzionario prov visorio sudvietnamita. Ma è stato proprio a questo punto che la festa ha preso a guastarsi. All'ingresso dello stadio, il servizio d'ordine dell'Intersindacale sbarrava il passaggio ad un corteo del partito socialista guidato da Mario Soares e altri dirigenti. Il pretesto era che i socialisti non avevano rispettato l'accordo sull'ordine di precedenza dei cortei, ma in realtà l'Intersindacale e il pc stavano cercando la prova di forza. Si è aperta così una lunga fase di confusione e di nervosismo. In un primo momento i socialisti si sono ritirati a poche centinaia di metri, pensando di svolgere una specie di controcomizio. Ma poi han- no deciso di fare un nuovo tentativo all'ingresso dello I stadio, e questa volta — con 1 l'aiuto della polizia militare — sono riusciti a passare. Si erano appena sistemati sulla curva di sinistra, quando ai cuni ufficiali sono andati a proporre a Soares di fargli strada sino alle porte della tribuna, dove intanto Gonqal ves aveva iniziato il suo discorso Ma all'ingresso delle : tribune è avvenuto l'incidente più grave: gli uomini dell'In-: tersindacale si rifiutavano di | far entrare Soares, correvano i parole grosse, e mentre dai: soldati che seguivano la scena j venivano reazioni diverse (al- : cuni protestando in favore di j Soares, altri gridandogli con-1 tro — come gli attivisti del-1 l'Intersindacale — «Divisioni- sta», e «Abbasso la borghe-1 sia»), i dirigenti socialisti de- cidevano di rientrare ne! settore delle curve, dove c'era il j grosso del corteo psp. II comizio era ormai caoti- ! co. I socialisti gridavano con-, tro i comunisti i loro slogan | («Socialismo sì. dittatura no»), e questi rispondevano «Socialismo si, borghesia no». I fischi e gli insulti finivano con coprire le parole del di scorso di Costa Gomes, che era costretto un paio di volte (visibilmente alle soglie della collera) a interrompersi. In piedi, unico leader politico a I fianco del Consiglio della ri! voluzione, Alvaro Cunhal te. neva lo sguardo fisso sulla ; folla, applaudendo composto : al discorso del Presidente delI la Repubblica. I La reazione dei dirigenti soi cialisti (che all'uscita dallo j stadio erano stati insultati e : spintonati, mentre la polizia ' militare interveniva nei taffe| rugli accesisi tra gli attivisti dei due partiti) non si faceva attendere. In un clima di estrema agitazione, riunita in casa . di Soares la segreteria del partito emetteva un primo comunicato nella notte e j un secondo stamane. Ma ciò | che è più significativo, la reaI zione socialista non era solI tanto di vertice. Centinaia di . iscritti si ammassavano duI rante la notte nella sede del ps chiedendo una risposta, e al comizio che era stato convocato nella piazza del Rossio, il centro di Lisbona, c'erano 6-7 mila persone che le pattuglie militari inviate dal Copcon hanno fatto molta fatica a disperdere. La rottura tra i due partiti sembra a questo punto definitiva. «Sono staii usati contro di noi — dice uno dei comunicati del ps — metodi che ricordano quelli che, in nome di un'altra rivoluzione nazionale, distrussero le istituzioni j democratiche il 28 maggio del 1926». Il 28 maggio del '26 ini- ! ziava in Portogallo la dittatu, ra militare che sfociò nel sa | lazarismo, e dunque l'accusa lanciata al partito comunista è durissima. Ma dalla loro posizione di partito dì maggioranza, i socialisti lanciano anche un avvertimento ai mili- Sandro Viola (Continua a pagina 2 in quinta colonna) ! . ; : I I i j : ' | j | I I .I Mario Soares