Musicisti torinesi per ricordare Alfano

Musicisti torinesi per ricordare Alfano » concerto al Conservatorio Musicisti torinesi per ricordare Alfano Promosso dal conservatorio di cui fu primo direttore ha avuto luogo un concerto di inaugurazione, per cosi dire, ufficiale, anche se un altro l'ha già felicemente preceduto, di questo piccolo anno alfaniano a cui dà opera un comitato di onoranze apposita- mente costituito. L'anno alfa-1 niano trova discreta rispondenza in tutta Italia, in sede di concerti; molto meno, invece, in sede teatrale, come ha giustamente lamentato l'oratore, professor Mario Morini, che ha aperto la manifestazione con un penetrante e documentato profilo del maestro e della situazione storica in cui si collocò la sua arte. Arte che, come ha appunto detto Morini, trova nella dimensione teatrale la sua espressione più cospicua, anche se l'assidua produzione da concerto, e in particolare cameristica, costituisca forse l'aspetto più singolare e più tipico di que- sto compositore vissuto a una svolta storica della musica italiana. Per illustrare degnamente questo personaggio sono usciti in campo alcuni leoni della vecchia guardia musicale torinese, e precisamente il violinista Enrico Pierangeli e l'attuale direttore del conservatorio, Sandro Fuga, in veste di pianista. Tutti due discepoli o intrinseci del maestro, non temono confronti per quanto riguarda l'immedesimazione schietta e spontanea col gusto in cui la musica di Alfano si è formata. E infatti Pierangeli e la signora Amalia hanno ripetuto la splendida si potrebbe dire esemplare interpretazione di quella Sonata per violino e pianoforte che è sempre stata un loro cavallo di battaglia, e che resta probabilmente, insieme col secondo Quartetto, il capolavoro della musica da camera di Alfano: un'opera realmente valida e duratura, al di là di 1 circostanze commemorative. " E ancora una volta ci si è I chiesto come mai un violinista così compiuto come Pierangeli se ne resti in un'om- ' bra discreta che non corrisponde ai suoi grandi meriti. Poi Sandro Fuga, inimitabile accompagnator di cantanti, è seduto al pianoforte ad accompagnare sei Liriche vocali nell'interpretazione gentilissima e sinceramente vibrante del soprano Enza Monetti Catapano. Infine ancora Enrico ed Amalia Pierangeli, insieme col violoncellista Renzo Brancaleon, che recenI temente aveva interpretato la Sonata per violoncello, hanno fatto sentire quello strano lavoro che è il Concerto per violino, violoncello e pianoforte, dove il titolo, invece d'un semplice Trio, vuol forse mascherare quel tanto di dispersivo in cui si alternano 'momenti espressivi di malin conia dolcissima e di alta tensione drammatica. Successo vivissimo, applausi a tutti gli esecutori, richieste di bis, esaudite soltanto dalla valorosa cantante che ha aggiunto alle sei liriche (cinque tagoriane, e una su testo di Pastonchiluna poeti- ni. m. ca Ninna nanna partenopea.

Luoghi citati: Alfano, Italia