Ferrari eliminate da Andretti di Michele Fenu

Ferrari eliminate da Andretti Ferrari eliminate da Andretti Il pilota italo-americano ha speronato la macchina di Lauda dopo mezzo giro - Niki a sua volta ha "abbordato" la vettura di Regazzoni - Le uscite di Hunt e Peterson - La Lombardi è sesta, ha mezzo punto (Dal nostro inviato speciale) Barcellona, 27 aprile. Parliamo anche della corsa, su questo maledetto Gran Premio di Spagna sospeso al ventinovesimo giro dal mar- j chese di Villa Padierna, direttore di gara. Il vincitore i è il tedesco Jochen Mass, con la McLaren, compagno di scuderia di Emerson Fittipaldi, I il quale invece non è sceso in pista. E' il suo primo successo in formula 1, un triste e drammatico successo. Mass si trovava al comando del Gran Premio, seguito da Ickx, con la Lotus, Jarier, con la Shadow, Reutemann, con la Brabham, Vittorio Brambilla e Leila Lombardi, con la March, allorché Villa Padierna ha abbassato la bandiera a scacchi bianco e neri fermando piloti e macchine e permettendo alle ambulanze di entrare in pista. Può darsi che Villa Padierna si sia sbagliato e che, in realtà, avesse solo l'intenzione di sospendere la corsa, ma in questo caso avrebbe dovuto usare il drappo rosso e non quello a scacchi che costituisce lo « stop » regolamentare di ogni competizione. L'ordine d'arrivo, però, non corrisponde perfettamente a quello dei passaggi davanti al direttore di gara. Jean-Pierre Jarier è stato declassato dal terzo al quarto posto e, in sua vece, è subentrato Reutemann. Il motivo è molto grave: il francese ha superato Reutemann, mentre i commissari di percorso sventolavano le bandiere gialle, segnale di pericolo che obbliga i piloti a rallentare ed a mantenere le posizioni. Anche Ickx ha commesso un'analoga infrazione, ma la scorrettezza del belga, avvenuta in un punto lontano dall'incidente, è stata considerata con minore severità. Gli sono stati comminati mille franchi svizzeri d'ammenda. Il Gran Premio di Spagna avrebbe dovuto disputarsi sulla distanza di 75 giri, ma, per quanto ridotto, esso viene considerato valido come prova — la quarta — del campionato mondiale di formula 11, in quanto i piloti avevano coperto, al momento dell'alt, i più di un terzo del percorso. Secondo il regolamento internazionale, però, i punti da assegnare ai primi sei classificati vanno dimezzati. Mass ne ha ottenuti 4,5 invece di 9, Ickx 3 e non 6, Reutemann 2, Jarier 1,5, Brambilla 1, e I Leila Lombardi 0,5. Una classifica piuttosto j strana che, tragedia a parte, I è stata provocata da una se! rie di incidenti e di ritiri che I hanno colpito gli uomini e i le vetture di più elevato livello. Fra questi, le Ferrari di Niki JLauda e di Clay Regazzoni" cSinvolte in una collisione a catena avvenuta nel I primo giro, a neppure 500 i metri dal via. Lauda è scattato in testa con prontezza, seguito da Regazzoni, Andretti, con la Parnelli, Hunt con la Hesketh, Watson con la Surtees, e, via via, dagli altri ventiquattro piloti. Salita, dosso (dove do¬ po mezz'ora Stommelen do- j veva uscire di pista), discesa e tornante verso destra. Andretti è finito con il « muso » | o con una ruota contro la parte posteriore della Ferrari dell'austriaco. La rossa vettura si è « scomposta » ed è stata spinta di traverso con- j tro il « guard-rail » chiudendo il passaggio a Regazzoni, spostato all'esterno della curva.1 Tra il fuggi fuggi di fotografi e spettatori, le due Ferrari sono rimaste come parcheggiate l'una a fianco dell'altra. Lauda è tornato indietro a piedi mentre Regazzoni, dopo aver pazientemente atteso che tutti gli altri concorrenti sfilassero, si è disincagliato ed ha raggiunto con la sua malconcia 312-T i box. Lunghi minuti di frenetico lavoro per cambiare la carroz¬ zeria anteriore e sostituire la ruota destra, poi, con un ritardo di quattro giri, lo svizzero è rientrato in pista con grande spirito professionale. Luca Montezemolo, più pallido del solito, si torceva le mani imprecando. E, in casi del genere è proprio il momento di parlare di scalogna, visto che non si possono certo incolpare i due piloti di Maranello di tattiche sbagliate o di lotta fratricida. Lauda ha detto: « Andretti si è comportato come i ragazzi della Formula 3. Assurdo fra noi ». L'italo americano ha ammesso di aver tamponato l'austriaco, ma ha detto, a scusante, di aver a sua volta ricevuto un colpo da Watson. Questi ha negato e la televisione conferma («L'ho toccato, ma dopo che lui aveva già speronato Lauda ») e Andretti ha poi ammesso che i « freni non si erano comportati bene ». Nell'incidente è rimasto coinvol-1 to pure Depailler, con la Tyrrell, che per evitare il | groviglio è finito contro una barriera ed è stato costretto ! al ritiro. Il Gran Premio è prosegui- ; to con Hunt in testa. L'inglese ha abbandonato al sesto giro in seguito ad una spettacolare uscita di pista: la Hesketh ha riportato qualche danno, il pilota è rimasto illeso. Sempre in questo sesto passaggio si sono fermati Brambilla e Jarier per sostituire le gomme, mentre Scheckter, con la seconda Tyrrel, è stato bloccato dal motore. Al comando si è portato Andretti, il quale, a sua volta, è stato messo k.o. dal cedimento di una sospensione alla sedicesima tornata. Stommelen è subentrato all'italoamericano, incalzato da Pace e da Peterson. Ancora un colpo di scena prima della tragedia: la Lotus di Peterson è uscita alla stessa curva che già aveva eliminato Hunt, mentre anche la Ensign del giovane esordiente olandese Wunderink si ritirava. Dietro a Stommelen e Pace, ecco allora Mass, Ickx e gli altri pochi superstiti, che risulteranno poi tra i classificati. Michele Fenu

Luoghi citati: Barcellona, Maranello, Spagna