Quasi un presagio da Emerson Fittipaldi

Quasi un presagio da Emerson Fittipaldi Intervista prima del Gran Premio Quasi un presagio da Emerson Fittipaldi Emerson Fittipaldi ha rilasciato questa intervista prima dello svolgimento della gara. Le sue sono espressioni sincere e responsabili, tragicamente confermate dalla realtà. Grottesche appaiono invece le parole del presidente della Csi alla luce dei fatti successivi. (Dal nostro inviato speciale) Barcellona. 27 aprile. Emerson Fittipaldi non ha partecipato al Gran Premio di Spagna. Alle undici ha lasciato il circuito di Montitiich con la moglie Maria Helena e alle 12,10 è salito su un DC 9 diretto a Ginevra, dove abita. «Sono fiera di lui — ha detto Maria Helena —, Emerson ha dimostrato di essere prima un uomo e poi un pilota. Fra tutte le donne che vivono nel mondo delle corse, oggi sono l'unica che può camminare a testa alta». E' vero, il brasiliano ha dimostrato di essere coerente con se stesso e con l'azione promossa in questi agitati giorni per una maggiore sicurezza sulla pista di Barcellona. Ieri aveva affermato di essere deciso a compiere qualche giro di gara e, poi, a ritirarsi, ma ha cambiato parere. «// mio tempo era modestissimo e non sufficiente per qualificarmi. Tuttavia, come da regolamento, i commissari sportivi mi avevano concesso la possibilità di correre. Grazie tante. Io sono formalmente a posto, nessuno può sequestrare la vettura alla McLaren e, quindi, preferisco non accettare questo regalo». Fittipaldi ha aggiunto: «Ho preso questa decisione serenamente. Penso che quanto abbiamo fatto in Spagna possa essere utile per il futuro dello sport automobilistico. U circuito di Montjuich è peggiorato rispetto a due anni fa e le condizioni di sicurezza erano palesemente insufficienti. Perché non opporsi?». «Ieri — ha continuato Emerson — gli organizzatori ci hanno sottoposto ad un ricatto. Era inevitabile cedere per non danneggiare le nostre squadre. Però, ci eravamo accordati per compiere pochi giri di prova e ad andatura turistica. Io l'ho fatto, altri, come Lauda, no. E' una cosa che mi ha amareggiato, d'altra parte io rispetto le decisioni degli altri: ciascìino ha i suoi problemi. Capisco anche che alcuni giovani piloti fossero decìsi a partecipare al Gran Premio di Spagna. Per loro era una buona opportunità. Io ho voluto essere coerente fino in fondo con la nostra linea di condotta. Mi dispiace rinunciare ad una eventuale vittoria qui. Lotto per riconquistare il titolo mondiale e nove punti mi avrebbero fatto comodo. Però, valeva la pena di compiere questo sacrificio». — Rinuncerà anche al Gran Premio di Montecarlo, che si svolge su un circuito semi-permanente e, forse, pericoloso come questo? «No. andrò a Montecarlo, è un altro grosso problema e non so se in futuro ci torne¬ rò. Questi circuiti cittadini devono sparire. Debbo però riconoscere che nel Principato eseguiscono i lavori di protezione a regola d'arte. Qui, in ultima analisi, chiedevamo solo che i guardrails fossero montati bene». ■— Che cosa l'ha amareggiato soprattutto in questi giorni? «L'atteggiamento di alcuni colleghi piloti, che mi fa dubitare sulla validità della nostra associazione, e quello della commissione sportiva internazionale che non ci ha minimamente aiutato nella nostra battaglia. Eppure mi sembra che noi siamo una componente importante dello sport». Al riguardo Fittipaldi ha avuto lunghi colloqui con il principe Paolo von Mettermeli, presidente della Csi. Metternich ha dichiarato: «Sul piano umano apprezzo l'atteggiamento di Fittipaldi. Devo però dire che una questione del genere è difficile da risolvere e in cosi poco tempo. Mi riprometto di riunire presto la Csi per discutere la vicenda e di avere contatti più stretti con la Gpda. Sono convinto che alla lunga i circuiti cittadini spariranno. Purtroppo, oggi è sempre più complicato trovare un compromesso valide per tutti. Troppi elementi agiscono all'interno del nostro sport: "sponsors", costruttori, organizzatori. Un fatto è sicuro: questo è stato un affare brutto e spiacevole». m. fe.

Persone citate: Emerson Fittipaldi, Fittipaldi, Lauda, Maria Helena, Paolo Von Mettermeli

Luoghi citati: Barcellona, Ginevra, Montecarlo, Spagna