Weekend di successi di Michele Fenu

Weekend di successi Dopo il Rallye dell'Isola d'Elba Weekend di successi (Dal nostro inviato speciale) Monza, 20 aprile. • Weekend' davvero lieto con l'Alfa Romeo. Ieri Amilcare Sallestrieri ed Enrico Gigli avevano portato alla casa milanese una bella vittoria nel Rallye dell'Elba con l'Alletta gt, oggi Arturo Merzario e Jacques Lallite le hanno regalato con la 33TT12 una sonante affermazione nella «1000 km- di Monza. Ed entrambi i successi, per quanto ottenuti in due settori cosi diversi dell'automobilismo, sono nati nello stesso modo: una saggia condotta di gara cui si sono accompagnati i ritiri dei più pericolosi avversari. A Monza questi rivali si chiamavano Alpine Renault e Ford Mirage: una sola vettura per «team' e. In questi casi, si sa come vanno a finire le cose. Hai voglia di essere più forte o più veloce, se capita un qualche guaio la corsa è Unita. D'altra parte, il campionato mondiale marche è torneo che tramonta e che, nella forma attuale, richiama scarsa attenzione (oggi c'erano appena 20 mila spettatori, che tristezza]: inoltre, parteciparvi è assai costoso e. con i tempi che viviamo, ogni casa ha ristretto il suo «budget'. Solo l'Alia Romeo può allineare due macchine, ma perché si è, in pratica, consorziata con un club tedesco, anche se a malincuore. E abbiamo notato che i rapporti fra gli uomini della nostra marca e quelli di Willy Kaushen sono appena appena cordiali. Due Alfa, dunque, con Merzario-Laffite e Pescarolo-Bell da un lato. l'Alpine turbocompressa di Larrousse-Jabouille e la Ford Mirage di Mass-Schenken dall'altro. In più, comprimari ricchi e poveri, magari di un certo livello, come la Porsche turbo di CasoniJoest (secondi] e di Berth-Kraus (sesti), oppure le belle Lola tre litri di Pianta-Brambilla e Mentredini-SchuIthess (ritirati). E', ancora, l'Alpine due litri di Leila Lombardi e di Marie-Claude Beaumont, due donne con tanto sprint ( quarte). I problemi di pneumatici che avevano turbato i sonni dei piloti e tecnici dell'Alfa Romeo nelle prove hanno condizionato la • 1000 km » della squadra italiana. « Ragazzi, si va adagio » SÌ era raccomandato l'ing. Carlo Chiti. E I piloti, in particolare Merzario, hanno ubbidito. Arturo ha saputo contenere esuberanza e grinta. « C'era poco da fare — ha ammesso — dovevo girare ad un ritmo inferiore alle possibilità della macchina e mie, altrimenti saremmo entrati in crisi. Sono stato a guardare Larrousse e Mass invece di attaccarli. Ma, alla fine, abbiamo avuto ragione ». La gialla Alpine di LarrousseJabouille e la giallo-rossa Mirage di Mass e Schenken hanno potuto recitare a lungo la parte delle protagoniste e, indubbiamente, j hanno i mezzi tecnici per tarlo, indipendentemente dalle contili• genti situazioni dell'Alfa. In pari ticolare, appare molto valida la j vettura francese, che Iw incrementato di oltre 200 CV la po' lenza del « due litri » oriainale I grazie all'adozione di un turbocompressore. Ha una accelerazione ' impressionante e una buona tenu' la di strada, dote, quest'ultima. I che oggi ci è sembrata un po' 1 carente nelle 33TTI2 di Merzario I e Pescarolo. Ma nelle competizioni, specie I In queste di durata, occorre anche j poter marciare senza tentennaI menti, senza soste al di luori di ! quelle programmate per i ritorni1 menti. L'Alia ci è riuscita con una ! de//e sue due macchine — ecco ii vantaggio di schierarne una copI pia — l'Alpine e la Mirage no, ed ' ecco la vittoria. La macchina fratiI cese è stata costretta a rallentare | // suo forte ritmo per due ragioI ni: un difetto banale all'impianto I di accensione e un botto con la Lola di Pianta i mentre era al vo! laute Jabouille) che ha squilibrato | la tenuta. Un probabile successo si è trasformato in un terzo posto I che ha lasciato furibondi gli i/o! mini dell'Alpine. La Mirage ha \ lamentato il cedimento del suppori to dell'alettone e poi — definitiva condanna — la rottura del ' cambio. I All'alta Romeo la - tre litri » di ! Pescarolo e Bell non ha seguito l'esempio della consorella. MalgraI do il ritmo prudenziale, i piloti non ! erano soddisfatti del rendimento j dei pneumatici. « La vettura era ! troppo sotlosterzante » ha detto , Bell. Alla fine, per tagliare la te\ sta al toro, il motore si è rotto. Adesso la casa milanese ha 55 j punti nella classifica del canipioì nato mondiale marche ed è al sei condo posto. La Porsche ne ha 62. ma « sub judice » perché ne ha conquistati venti nella « 24 ore » di Daytona. dove è stata ammes' sa una vettura che, secondo il regolamento internazionale, non avrebbe potuto partecipare. Ci sai rà presto una decisione della Csi : die potrebbe invalidare la corsa ! e, quindi, annullare i punteggi ottenuti in essa. Chiti ed amici — che hanno anche ricevuto la visita del presi< dente della casa, dr. Gaetano Cortese — hanno ragione di essere ■ felici. Ma attenzione alle facili illusioni: anche l'anno scorso, dopo il « tripletto « di Monza, la nostra squadra pareva dover conquistare tutto. E, invece, lu beffata dalla Malra-Simca, che, per fortuna, ha smesso di correre nel • mondiale ». Michele Fenu ](I!! Monza. L'Alfa Romeo 33TT12 di Merzario-Lafitte s'avvia alla vittoria nella 1000 chilometri

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