Stamane si inizia il processo ai rapitori di Fabio Broglia

Stamane si inizia il processo ai rapitori di Fabio Broglia Davanti ai giudici del tribunale di Vercelli Stamane si inizia il processo ai rapitori di Fabio Broglia (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 20 aprile. Il « caso Broglia » si trasferisce in tribunale. Domattina sette imputati, la vittima, il padre del giovane e quanti sono stati coinvolti nel sequestro di Fabio Broglia, 18 anni, figlio del primario neurologo dell'ospedale Santo Spirito di Casale, risponderanno alle domande dei giudici, i quali dovranno chiarire come è avvenuto il rapimento. Il tribunale di Vercelli ha predisposto con cura il processo, ma l'aula sarà affollata soprattutto di casalesi, curiosi di sapere come il figlio di uno dei più noti medici della loro città, considerato uno studente modello, sia stato rapito una notte a Milano, dinanzi a un night, il Bell's club di viale Bligny, dal quale era appena uscito in compagnia dell'amico Luciano Ongaro. Quest'ultimo ritenuto in un primo momento complice dei rapitori, fu arrestato e poi liberato. Dei sette imputati, sei attendono l'inizio del processo nelle carceri di Saluzzo, Cuneo e Vercelli; uno, Ferdinando Maddalena, 29 anni, di Trezzano sul Naviglio, comparirà a piede libero, avendo ottenuto la libertà provvisoria il 24 marzo scorso. Gli altri sono: Antonio Pezzuto, 33 anni, abitante al villagio Ina di Casale Milanese; i suoi fratelli gemelli Orazio Romeo e Pompeo Romolo, di 30 anni, il primo residente a Corsico e il secondo a Garbagnate; Oreste Agnoletti, 34 anni, di Milano; Giancarlo Venturini, 38 anni, residente a Trezzano sul Naviglio; Alessandro Franchetti, 25 anni, di Cesate. L'accusa nei loro confronti è di sequestro di persona a scopo di estorsione. Dovranno anche rispondere del furto di oggetti d'oro per tre milioni che il giovane Fabio aveva con sé al momento del rapimento. Antonio Pezzuto, ritenuto il capobanda e i suoi presunti complici furono arrestati 48 ore dopo il rilascio di Fabio, tenuto incantenato a un letto per 24 giorni in una casa di Gili Mosso di Santa Maria nel Biellese e liberato a Formigliana, nei pressi di Vercelli. Il riscatto fu di circa cento milioni che il professor Broglia avrebbe ottenuto in prestito da un amico. I Broglia si sono costituiti parte civile: contano di ottenere la restituzione del denaro dagli imputati che, se sono davvero i colpevoli, rendendo la somma potrebbero beneficiare di una riduzione della pena. Con le nuovi leggi rischiano infatti dai 12 ai 25 anni ciascuno. Pubblico ministero sarà il procuratore della Repubblica di Vercelli dottor Flavio Toninelli. Mario De Angelis Fabio Broglia