Gara nervosa, giuria contestata alla fine vince ancora Montano

Gara nervosa, giuria contestata alla fine vince ancora Montano Conclusi con la sciabola i campionati italiani di scherma Gara nervosa, giuria contestata alla fine vince ancora Montano L'ultimo atto di una commedia che si rispetti riserva sempre qualche colpo di scena ed un pizzico di suspense, prima dell'inevitabile lieto fine. Cosi è stato anche per la giornata conclusiva dei campionati italiani di scherma in cui si assegnava il titolo della sciabola. Già alla vigilia si sapeva tutto o quasi con Mario Aldo Montano e Michele Maffei che si dividevano in parti eguali i lavori del pronostico. E ditatti la graduatoria finale li vede ai primi due posti, nell'ordine. Pronostico valido, valori confermati, dunque, Ma anche copiane rispettato. Prima di tutto si è avuto il colpo di scena alla penultima tornata degli assalti di finale quando Franco Pellegrini, prodotto di quel vivaio patavino ricco di tradizioni che è stato rilanciato negli ultimi tempi dall'arrivo del maestro polacco Zub, ha battuto Michele Maffei facendo si che il romano si presentasse al confronto decisivo con Montano in condizioni di svantaggio, essendo il rivale invece imbattuto. Ed a questo punto sono arrivati gli attimi di suspence in un assalto nervoso con due autentici campioni costretti a darsi battaglia per un titolo che entrambi avrebbero meritato di vincere. Ha prevalso Mario Aldo Montano, che ha iscritto per la terza volta consecutiva il proprio nome nell'albo d'oro della sciabola, e che spera ciò sia di buon auspicio in vista dei prossimi mcndiali. Non sono però mancati gli spunti polemici, le contestazioni alla giuria: si è arrivati persino a Maffei che voleva smettere di tirare e si è allontanato dalla pedana con il pubblico diviso nel tifo per l'uno e l'altro dei contendenti. Comunque, alla fine, l'assalto è terminato e Montano, vincendolo per 5-2, si è laureato campione d'Italia. Poi, il lieto fine. Ossia la premiazione dove Maffei, prima ancora di prendere la medaglia si è diretto verso il rivale per ab bracciarlo. Un gesto di sportività che merita di essere sottolineato e che dimostra ancora una volta come questi due grandi campioni siano entrambi degni di essere ai vertici non solo nazionali ma anche mondiali. Assenti per infortuni di vario genere gli olimpionici Mario Tullio Montano e Rigoli, ed il giovane Tommaso Montano, la finale ha visto in lizza i sei migliori esponenti della sciabola italiana attuale, proponendo un interessante confronto tra la generazione dei veterani della maglia azzurra (Maffei, Montano e Romano) e dei tre juniores che hanno difeso recentemente i colori italiani ai mondiali di categoria a Città del Messico (Arcidiacono, Dalla Barba e Pellegrini). E se Montano e Maffei hanno confermato tutta la loro classe, anche i giovani si sono battuti bene, facendo gioire il CU. Attilio Fini che nella sciabola, per la composizione della squadra azzurra, si trova persino con qualche problema di abbondanza. Il titolo a squadre è stato vin to con margine minimo dai Carabinieri Roma (Maffei, Bulgherini, Carpentieri. Pedrini) sul Petrarca di Padova. La classifica complessiva a punti di tutti i campionati delle quattro specialità ha visto invece il ritorno al vertice, dopo otto anni, del rilanciatissimo Club di Scherma Torino, che vede cosi premiata la grossa attività propagandistica che sta attualmente svolgendo per indirizzare i giovani alla scherma, ripetendo cosi in chiave locale l'interessante discorso proposto dalla Federazione. Giorgio Barberis Sciabola individuale (57 partecipanti) — Classifica della finale: 1. Mario Aldo Montano (Fides Livorno) 5 vittorie; 2. Michele Maffei (Carabinieri Roma) 3 vittorie; 3. Angelo Arcidiacono. Sciabola a squadre — Classi- I fica: 1. Carabinieri Roma p. j 24B; 2. Petrarca Padova 236; 3. | Fides Livorno 224. Il movimentato assalto che ha deciso il titolo della sciabola: Maffei si allontana lasciando la maschera e l'arma in pedana in segno di protesta contro la giurìa (foto « Stampa Sera »)

Luoghi citati: Città Del Messico, Italia, Livorno, Padova, Roma, Torino