Senza gol il derby della paura

Senza gol il derby della paura SERIE C - Tra Casale e Pro Vercelli al "Natal Palli,, Senza gol il derby della paura Nerostellati e bianchi, preoccupati soprattutto di non rischiare, hanno dato vita a un incontro deludente (Dal nostro inviato speciale) Casale, 13 aprile. Il derby della paura ha avuto la sua degna conclusione: 0-0. Juniorcasale e Pro Vercelli hanno dimostrato per tutto l'arco dei novanta minuti molto più timore di perdere e di rimanere così sempre più inguaiate nella lotta per la salvezza, che voglia di vincere. Raramente su un campo di calcio si sono viste due squadre cosi rinunciatarie, pasticcione, che applicavano alla lettera il « come non si deve giocare al calcio ». Le due piemontesi infatti hanno fatto di tutto per annoiare il foltissimo pubblico presente (non meno di cinquemila persone) snaturando quelle che sono normalmente le caratteristiche di un derby: combattività, voglia di vincere, al limite, anche cattiveria. Invece se si accennano un paio di interventi, questo passerà alla storia anche come il derby della cavalleria, delle strette di mano, delle pacche sulle spalle. Se i primi gloriosi campioni di Casale e Vercelli (quelli per intenderci che sessantaquattro anni fa diedero inizio alle sfide cittadine) fossero stati presenti al « Natal Palli » si sarebbero indignati nel constatare quanto sano riusciti a fare i loro successori. Ma da queste due compagini è impossibile, per il momento, aspettarsi altro. Incalzate tutte e due pa pressanti problemi di salvezza. Junior e Pro, devono cercare di terminare coi minimi danni (cioè la permanenza in serie C) questo campionato avaro di soddisfazioni. Il sistema più logico è dunque quello che le « nostre » hanno adottato e stanno adottando tuttora, appare quello di non perdere. Lo Junior oggi ha raggiunto il 16° pareggio, la Pro il 19°. Solo 15 gol ha segnato la Junior, poco più, venti, la Pro. Queste cifre sono abbastanza significative e fanno comprendere ancor meglio il risultato odierno. Un poco più di combattività per salvare almeno la faccia però non sarebbe stata male. Invece nulla. Se i vercellesi potevano lamentare le assenze del « panzer » Maionl infortunato e di Rossetti e Balocco squalificati, allo Junior, nella sua migliore formazione, non restano attenuanti. Quello visto oggi non è spettacolo esaltante, ma solo calcio da parrocchia, con rilanci alla meno peggio, passaggi sei metri oltre il compagno, tiri sbilenchi in gran quantità. Uno strazio. Alle due squadre inoltre so¬ no mancati alcuni uomini chiave del gioco. Vediamo. Pro Vercelli: Rossi è stato cancellato da Gilardino come già era successo nel derby d'andata; Sadocco ha dovuto limitare le sue sfuriate offensive per ripiegare su una posizione più accorta a sostegno perenne della difesa; Guarnierl è stato isolato al centro dell'attacco, mai spalleggiato da Bonanomi che a questo punto può essere considerato l'uomo misterioso, tanto è difficile capire se sa giocare al calcio. Juniorcasale: Zanella, solitamente emulo di Sadocco negli spunti offensivi, ha reso me¬ no del solito sebbene per nulla impegnato da Bonanomi; Depetrini, il cervello del centrocampo dei neri, è incappato in una giornata storta, e non ha sorretto le punte; Grillo è mancato per modo di dire, perché ogni domenica si ripete la solita triste storia del centravanti che ha poca dimestichezza col pallone. A pochi minuti dalla fine è stato sostituito con Pellegrini, ma la mossa non ha avuto effetto. Con questo quadro della situazione delle forze in campo, se così si possono chiamare, si delinea chiaro il motivo di un altro fallimento. Tutte le domeniche ormai bisogna constatare questa amara verità sulle due piemontesi, sempre più fedeli al motto « il calcio questo sconosciuto ». I due allenatori al termine della partita erano soddisfatti del risultato ma per fortuna non del gioco. Fornasaro, trainer dei bianchi vercellesi, ha detto: a Un punto ci sta bene, anche se alla vigilia speravo addirittura nella vittoria. Lo Junior piuttosto mi ha stupito, pensavo rischiasse qualcosa di più. Il gioco deludente? Dalla vita non si può avere tutto ». Reverchon, fantomatico allenatore dei casalesi (dietro di lui infatti si muove l'ombra di Omero Tognon) si allinea al rivale: « Un punto utile, anche se ottenuto sul terreno amico. A questo punto del campionato non si può andare tanto per il sottile e poi questa Pro faceva paura ». A chi certo non si sa. Rapidissimi cenni di cronaca. Nel primo tempo all'ir colpo di testa di Grillo di poco a lato. Al 29' tiro di Catarci all'incrocio bloccato e al 32' Bonanomi concludeva alto di poco. Ripresa al rallentatore con un bel tiro di Scandroglio deviato da Garella in corner al 65' e una deviazione di testa di Lancimi all'86' a lato. A questo punto mancava solo la comica finale e poi lo spettacolo era completo. Fabio Vergnano Juniorcasale: Garella; Guardino, Zanella; Landini, Falt, Depetrini; Polvar, Trevisani, Catarci, Bosca, Grillo (dal 71' Pellegrini). Pro Vercelli: Castellazzi; Jussich, Sadocco; Marangon, Codogno, Merli; Rossi, Scandrolgio, Guarnieri, Pereni (dall'84' Sattin), Bonanomi. Arbitro: Romanetti.

Luoghi citati: Casale, Vercelli