La Fiorentina in forma la Roma sa difendersi di Giulio Accatino

La Fiorentina in forma la Roma sa difendersi La Fiorentina in forma la Roma sa difendersi I viola sono stati anche un po' sfortunati: due pali colpiti - Troppo lenti i giallorossi - Opaca prova di Spadoni (Dal nostro inviato speciale} Firenze, 6 aprile. Zero a zero, ma la Fiorentina ha qualcosa da recriminare, se non altro i due pali colpiti nel breve spazio di dieci minuti, due pali che hanno salvato per due volte Paolo Conti. E non sono stati episodi isolati. La Fiorentina ha giocato di più se non meglio della Roma, ha giocato con maggior slancio, con una notevole determinazione. I maligni dicono che si è trattato di una favorevole reazione all'assenza di Rocco (ammalato a Trieste). Gli amici invece sostengono che la volontà dei viola aveva origine appunto dal desiderio di dare coraggio al loro allenatore lontano. Comunque sia, occorre rilevare come la Fiorentina abbia giocato assai meglio di altre volte, ma forse i motivi sono essenzialmente tecnici. La squadra oggi era quasi al completo, con Merlo (ancora in difficoltà, ma comunque sempre squisito regista), con Antognoni desideroso di dimostrare a Bernardini (presente in tribuna) il suo diritto a giocare in Nazionale, con Guerini e Beatrice fortissimi nel controllo. La Roma ha sofferto il dinamismo degli avversari. In effetti non era possibile giocare in velocità su un terreno reso pesante dalla pioggia, ma i toscani correvano più dei romani. La Roma è una bella squadra quando è chiusa nella sua metà campo. Non diciamo che sia una squadra catenacciara. La definiamo soltanto squadra prudente. De Sisti in zona di copertura è insuperabile, Morini fa la spola come le mezze ali ai vecchi tempi, Cordova suggerisce il gioco. Ma tutti giocano ad un ritmo non esaltante. Ci vorrebbe sempre uno sprint di Prati, ma di questi tempi Prati non ha lo slancio delle giornate belle, e quando l'attaccante non gira, tutto il reparto avanzato è in crisi. Così anche oggi abbiamo registrato il primo tiro in porta dei romani al 70'. Lo effettuava Curcio senza molta convinzione. Parlando della Roma bisogna dire qualcosa anche di Spadoni, atteso per mesi come un salvatore. Spadoni è ancora ben lontano da una forma apprezzabile. Oggi non si è mai visto. Non è sufficiente essere bravi nei tiri piazzati, bisogna anche lottare. La Roma ha ripreso quota soltanto quando Liedholm rinunciava a lui sostituendolo con Di Bartolomei. Ed è appunto nel finale che la Roma usciva alla ricerca del colpo grosso. Approfittando anche di un calo dei fiorentini, evidentemente affaticati per la partita di mercoledì a Teplice per la Mitropa Cup, i giallorossi tentavano la sorpresa, ma senza esito positivo. Si è giocato sotto un diluvio. La Roma si chiudeva subito in prudente copertura lasciando all'attacco i soli Prati e Curcio. A volte avanzava Cordova, ma non era il Cordova solito. Appariva nervoso ed impreciso. E proprio Cordova doveva inaugurare la lista degli ammoniti al 20' per una evidente scorrettezza ai danni di Caso. Lo seguiva poco dopo Guerini, per Intervento falloso su De Sisti. Il gioco era frammentario. Nessuno voleva rischiare. Al 24' tre tiri consecutivi dei romanisti (Rocca, Cordova e Negrisolo) ma erano tiri senza convinzione. Desolati e Spadoni completavano la lista del « cattivi », che Gonella trasmetterà mercoledì a Barbe. Verso la mezz'ora la Fiorentina aumentava ,1 ritmo ed al 32' Casarsa, su invito di Antognoni, tirava in porta. Conti era superato, Rocca tentava di respingere ma sbucciava la palla che Santarini voleva rimandare, alzando però a campanile. Ultimo a toccare era ancora Conti, che mandava la palla a sbattere sotto la traversa Gol? Gonella guardava il suo collaboratore che era sistemato sulla linea di porta, e faceva larghi segni di continuare. Poco dopo (40)' Guerini crossava dalla destra un pallone teso. Caso di testa colpiva ancora la traversa. Casarsa provava a rovesciare in rete, ma sbagliava la mira. Due « occasionissime » fallite in pochi minuti. La ripresa non modificava la situazione. Era sempre la Fiorentina a comandare, ma era un dominio sterile e senza frutto. La Roma, forte in difesa, richiamava De Sisti ancora più indietro, poi mandava lo spento Spadoni negli spogliatoi chiamando in campo Di Bartolomei. Nonostante il finale di marca giallorossa, non succedeva più nulla. Finiva zero a zero, un risultato che serve alla Roma per superare la Lazio e per avvicinarsi al Napoli in classifica. Liedholm spera ancora in qualche sorpresa. Ha detto: « Nonostante la vittoria della Juventus sul Napoli, il campionato non è finito. Mancano ancora cinque partite e tutto può succedere ». Liedholm spera nell'aggancio? Il tecnico svedese non lo ha detto. Di certo il pareggio di oggi sarà utile ai giallorossi per conquistare il diritto alla disputa della Coppa Uefa. Giulio Accatino Fiorentina 0 •• Superchi •• •• Pellegrini •• ••• Beatrice •• ••• Guerini ••• ••• Brizi •« •• Delia Martira •• ••• Caso •• •• Merlo •• •• Casarsa •• ••• Antognoni ••• •• Desolati • •• M-azzoni •• Arbitro: Roma 0 Conti Negrisolo Rocca Cordova Santarini Peccenini Curcio Morini Prati De Sisti Spadoni 79' Di Bartolomei •• Liedholm Gonella

Luoghi citati: Firenze, Lazio, Roma, Trieste