Un penalty inventato ferma la Pro Vercelli

Un penalty inventato ferma la Pro Vercelli Serie C - Piacenza e Udinese, un duello a distanza Un penalty inventato ferma la Pro Vercelli Uno a uno a dieci minuti dalla fine - Incidenti all'uscita dell'arbitro I tifosi prendono a calci la sua auto - Devono intervenire i carabinieri (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 23 marzo. Beffa finale per la Pro Vercelli punita da una incredibile decisione arbitrale: un rigore inesistente che ha inchiodato i bianchi sull'I ala dieci minuti dal termine. Per i vercellesi il grave errore del direttore di gara può avere ripercussioni drammatiche. La squadra è in lotta per la salvezza, il suo generoso sforzo per sottrarsi alla retrocessione rischia di essere vano. L'arbitro Tani di Livorno, scortato da una « gazzella » di carabinieri (all'uscita dallo stadio l'auto è stata presa a calci da una decina di tifosi esasperati), ha lasciato Vercelli senza alcun danno. Ma per la società la situazione diventa sempre più preoccupante. La Pro oggi meritava ben altro. La sua gara era stata ineccepibile, chiarissimo il dominio, ampiamente scontato il successo. Era tornato al gol Maioni (prima rete nel suo sfortunato campionato '74-'75) ma soprattutto l'intera formazione schierata da Sassi aveva reagito in modo brillante. Ottimi Castellazzl e i difensori (anche Jussich malgrado le precarie condizioni fisiche) in crescendo Pereni, Scandroglio e Rossetti, intraprendenti e combattivi Rossi e Guarnteri. Non c'era per la Cremonese alcuna speranza di acciuffare un risultato utile. E già il fatto di avere contenuto al minimo lo scarto di reti, grazie agli eccezionali interventi del portiere Bo(fini, poteva rappresentare il massimo delle sue possibilità. I bianchi, dopo il gol di Maioni, avevano sfiorato il raddoppio, almeno cinque volte, con tiri da pochi passi di Sadocco, Scandroglio, Maioni e Cuarnieri. In altrettante occasioni era stato Bodini a salvare miracolosamente. L'incontro correttissimo e piacevole si av¬ viava alla sua naturale conclusione. All'improvviso la doccia fredda del rigore. L'arbitro, forse consapevole dell'erronea decisione, ha poi cercato di riequilibrare la partita concedendo un penalty, altrettanto inesistente, alla Pro Vercelli. Non è sentito a niente (Scandroglio, troppo nervoso, ha calciato sul portiere) ha semmai confermato la sua attitudine a snaturare un incontro che filava liscio e regolare. Alla fine, negli spogliatoi vercellesi, si è scatenato l'inferno. Dichiarazioni roventi e nervi a fior di pelle. Facchini ha faticato parecchio a placare gli animi. Il timore di conseguenze ancora peggiori ha trattenuto i più eccitati. Questi i tre episodi decisivi. 28': azione di Rossetti e traversone a Sadocco In posizione avanzata. Il terzino tenta il tiro e sbuccia il pallone alzandolo a parabola. Maioni intercetta di testa e insacca all'incrocio dei pali. 79': contropiede della Cremonese con Minlni controllato da Pereni e Scandaglio. In area l'ala gri- giorossa si appresta a tirare ma Pereni riesce a precederlo e allunga al portiere. Il pallone è già tra le braccia di Castellazzl quando Minlni incespica e cade. Per l'arbitro è rigore, Mondonico realizza con una fucilata imprendibile. Poi si scusa con Castellazzl e lo abbraccia. 87': punizione dal limite per i vercellesi e mischia in area. Maioni salta per colpire di testa, manca il pallone e perde l'equilibrio. Tani non chiede di meglio e assegna un rigore anche ai bianchi. I' tiro di Scandroglio è debole e centrale: Bodini respinge senza problemi. Eros Mognon Pro Vercelli: Castellazzl; Jussich, Sadocco; Marangon, Balocco, Rossetti; Rossi, Scandroglio, Maioni, Pereni, Guarnieri. Cremonese: Bodini; Cesinl, Caprini; Maianti (al 64' Finardi), Fedi, Sironi; Minlni, Mazzoleri, Mondonlco, Delle Donne, Chigioni. Arbitro: Tani.

Luoghi citati: Livorno, Piacenza, Vercelli