Genoa senza Corso è fermo sullo 0 a 0

Genoa senza Corso è fermo sullo 0 a 0 Contro l'incompleto Taranto Genoa senza Corso è fermo sullo 0 a 0 I rossoblu hanno giocato contro la squadra pugliese che era priva di sei titolari (Dal nostro corrispondente) Genova, 16 marzo. ,Con Cors0' " Gen°a è una s9"a" dra; sema Corso, In campo sono undici bravi ragazzi che, pur dandosi da fare e tmpegnadosi molto, una squadra non riescono a metterla insieme. La sintesi e la morale che si ricavano da Genoa- Taranto è tutta qui: privo del «mancino», il Genoa ha macinato oggi contro il Taranto (sceso in campo largamente Incompleto per l'indisponibilità di ben sei titolari, appiedati da squalifiche o infortuni) gioco in continuazione, ma mai con la brillantezza e la vivacità che contraddistinguono la sua manovra allorché, a dirigere le operazioni, è Corso. Con il capitano in tribuna, sembra che alla squadra venga meno l'entusiasmo, la convinzione psicologica, anche quando le circostanze sono favorevoli, come oggi. Il Taranto era privo di Listanti, Montefusco, Stanziai, Romanzini, Nardello, De Bono; il trainer Mazzetti ha schierato, come libero, l'esordiente Miccoli, e un altro esordiente, Morales, è entrato al 72' al posto dello stanco ed evanescente Morellt. Fin dalle prime battute si è compreso che la via del gioco, e quindi del gol, sarebbe stata dlfllcile, tanto appariva frammentaria e spezzettata la manovra dei rossoblu. Alla continuità di azione di Mendoza, agli spunti brillanti (peraltro alternati a pause sconcertanti) di Bergamaschi, non faceva riscontro altrettanta lucidità, in Rizzo, destinato poi a scomparire, o quasi, dalla scena durante il secondo tempo per assoluta mancanza dt autonomia fisica. E Férotti vagolava per il campo senza mai riuscire a inserirsi, Canzanese appariva assolutamente fuori fase, e Pruzio, infine, stentava non poco per via di un vecchio malanno alla caviglia che ne condiziona la mobilità e il rendimento, ma nonostante il quale viene regolarmente mandato in campo, magari a rischio di procurargli guai più grossi. Il più pericoloso, in fase di attacco, era il terzino Mosti, che però concludeva sempre malamente i suoi inserimenti offensivi. Per il Taranto, ben conscio dei propri limiti, e quindi prudente, era facile non correre grossi pericoli: Selvaggi e Lami/rugo, insieme con Aristei, svolgevano una efficiente azione di copertura a centrocampo, l'esordiente Miccoli non mostrava alcuna incertezza, Cazzaniga infine si produceva in alcuni interventi assai brillanti, su conclusioni di Bergamaschi e di Rizzo. L'incidente a Mosti (stiramento alla coscia sinistra) nel finale del primo tempo precedeva di poco quello a Bergamaschi (distorsione alla caviglia sinistra). La mezz'ala restava in campo, ma senza poter più giostrare con la mobilità e l'intraprendenza necessarie, zoppicando, così come Pruzzo e poi, ancora, come Rossetti. Genoa in inferiorità numerica, quindi, nella ripresa, ma Genoa ugualmente volonteroso. Però al V l'arbitro negava un evidente rigore allorché Pruzzo veniva agganciato in area da Spanto, poi Cazzaniga era bravo a neutralizzare i tentativi di Canzanese, Rosato e Rizzo, mentre il Taranto cercava di alleggerire la pressione sfruttando gli ampi spazi che si aprivano nella metà campo Nel finale, prima di una clamorosa occasione fallita da Canzanese, Rossetti e Rizzo si vedevano respingere dal palo e dalla traversa due conclusioni destinate a miglior successo. Ed era lo 0-0 che toglie al Genoa ogni residua speranza di reinserirsi nella lotta per la promozione. Giorgio Bidone Genoa: Girardi; Mosti (Rossetti dal 46'), Bittolo; Mendoza, Arcoleo, Rosato; Perotti, Rizzo, Pruzzo, Bergamaschi, Canzanese. Taranto: Cazzaniga; Biondi, Capra; Aristei, Spanio, Miccoli; Morelli (Morales dal 72'), Selvaggi, Jacomuzzi, Lambrugo, Dell! Santi. Arbitro: Moretto. BRINDISI ■ ATALANTA 2-1 — La prima rete del Brindisi è giunta al 39': Boccolini calcia dalla bandierina, Cipollini respinge corto e il pallone torna sui piedi di Boccolini che scarta un avversario e tira fortissimo in porta. In apertura di ripresa, al 4', traversa di Liguori che da una ventina di metri sorprende Cipollini con un pallonetto. Il Brindisi raddoppia meritatamente al 12'. Fa tutto Magherini che si Imposessa del pallone a metà campo, avanza seminando un paio di avversari e « brucia » Cipollini in uscita con un forte rasoterra. Al 25' Russo, appostato in area, gira di testa un lungo traversone e manda il pallone sul palo. Al 34' il gol dell'Atalanta con Rizzati.

Luoghi citati: Brindisi, Genova, Lambrugo, Taranto