Il consiglio repubblicano respinge le dimissioni di La Malfa

Il consiglio repubblicano respinge le dimissioni di La Malfa Da segretario politico Il consiglio repubblicano respinge le dimissioni di La Malfa Ma il "leader" del pri intenderebbe mantenerle Roma, 16 marzo. Il consiglio nazionale del partito repubblicano ha respinto le dimissioni dell'onorevole La Malfa dalla carica di segretario politico. La Malfa non era presente; secondo indiscrezioni, però, intenderebbe mantenere il proposito di abbandonare la segreteria. Entro la fine della settimana il consiglio nazionale tornerà a riunirsi per valutare la risposta del «leader» alla votazione di oggi, e per eleggere la direzione nazionale. I lavori del consiglio, contrariamente al solito, si sono svolti a porte chiuse. Presidente era il ministro della Giustizia, onorevole Reale, che ha letto un messaggio di La Malfa nel quale il segretario chiedeva al consiglio di considerarlo «da oggi in poi, soltanto uno dei partecipi agli organi direttivi del partito». La Malfa, inoltre, intende rimettere al nuovo collegio dei probiviri l'intera questione «Gunnella», in modo che ii collegio possa emettere un «motivato giudizio» sul comportamento e le eventuali responsabilità sue e dell'ex collegio dei probiviri che aveva chiesto l'espulsione dal partito del parlamentare siciliano. Subito dopo l'onorevole Biasini, «delfino» di La Malfa, ha presentato un documento per respingere le dimissioni del «leader» repubblicano in modo da «conservare al pri una guida insostituibile». La mozione è stata approvata a grandissima maggioranza (74 sì, 10 no). m. tos.

Persone citate: Biasini, Gunnella, La Malfa