"Gli alpini non si toccano,, assicura Forlani a Firenze di Piero Cerati

"Gli alpini non si toccano,, assicura Forlani a Firenze Duecentocinquantamila penne nere al raduno "Gli alpini non si toccano,, assicura Forlani a Firenze "Veci" e "boria" hanno sfilato per quattro ore, imperterriti sotto la pioggia ■ Tra i gagliardetti ricchi di medaglie, molti cartelli di protesta per le ventilate riduzioni del Corpo - Il ministro ripete ch'esso resterà "elemento essenziale" dell'esercito (Dal nostro inviato speciale) Firenze. 16 marzo. «Ripeto che rimarranno le cinque brigate alpine, mentre il reclutamento conserverà il tradizionale carattere regionale». Di fronte alle contestazioni, il ministro della Difesa, Forlani, è stato chiaro, ha ripetuto che gli «alpini non si toccano», come chiedevano le 250 mila «penne nere» arrivate a Firenze. ({Italiani, camminate con gli alpini», «Siamo nati sulle Alpi non vogliamo morire a Roma», «Italia non ripudiare i tuoi figli migliori», «Cuneo, culla degli alpini, invita gli italiani alla fratellanza»: quest! alcuni dei tanti inviti rivolti alle autorità dagli alpini sfilati stamane per quattro ore nel centro di Firenze prima sotto un pallido sole, poi sferzati dalla pioggia battente. Nulla ha fermato i «veci» e i «bocia». Imperterriti sono passati sotto la tribuna d'onore dove ii presidente del Senato Spagnolli, il ministro Forlani, i sottosegretari Cengarle e Dalvit avevano preso posto: per loro erano i cartelloni di protesta, levati in alto quasi a renderli più leggibili. Per loro quel passo lento e cadenzato, che porta alto e lontano sui monti; per loro i gagliardetti ricchi di medaglie d'oro, simbolo di tanti sacrifici (Boves, città martire, ha avuto trecento penne mozze); per loro i grandi striscioni dedicati alla «Cuneense» e al 3" alpini «mai morto». Forlani, che alla 48' adunata nazionale degli alpini (ma perché nazionale se le penne nere sono giunte anche dall'Argentina, dal Belgio, dal Brasile, dal Canada, dalla Francia, dalla Germania e da tante altre nazioni estere? Il gruppo svizzero ha presentato un suo grande striscione: «Roma, se hai il coraggio spazza via gli alpini», e diciotto gagliardetti) rappresentava il governo, ha dato una risposta a questa ordinata, civile contestazione. «Siete portatori di una tradizione dì solidarietà nazionale, di valori permanenti che debbono essere difesi e salvaguardati, ha detto in risposta alle parole rivoltegli dal presidente dell'Associazione nazionale alpini Bertagnolli, e ! sono qui per dirvi in modo responsabile che il corpo degli alpini resterà elemento essenziale delle nostre forze armate. Conosco le polemiche che sono intervenute in questo periodo, le cose che sono state dette sulla ristrutturazione dell'esercito, ho anche ascoltato le preoccupazioni espresse dal presidente Bertagnolli ». «Io sono convinto, ha aggiunto il ministro, che se vogliamo costruire un esercito più moderno, efficiente, in grado di assolvere i compiti di difesa che la Costituzione gli assegna, dobbiamo per prima cosa garantire e salvaguardare i valori morali di coesione, di solidarietà, di simpatia popolare senza i quali non servono né i mezzi né le tecniche più aggiornate. Di questi valori ■essenziali e decisivi gli alpini rappresentano un'espressione vigorosa e coerente». Forlani ha poi confermato che rimarranno le cinque brigate alpine «e i reparti, ha proseguito, attraverso un minimo ridimensionamento acquisteranno maggior efficacia strutturale e operativa. Nessuna contrazione però, ha subito aggiunto per fugare ogni perplessità, che possa incidere sulla funzione insostituibile assolta dalle truppe di montagna». Dunque, i progetti di rinnovamento che si colgono oggi nell'Associazione nazionale alpini possono andare di pari passo con le in-, tenzioni del governo: riforma ! sdtfn(per chi vive in montagna rnon è una novità: vita e naja I cdel reclutamento, pur mante- ! pnendolo nell'ambito regiona- mle, e inserimento delle truppe salpine nel servizio civile, oltre ì dai compiti militari di difesa ' c sono un impegno unico, una , dedizione talora misconosciuta al Paese). «E' questo un momento dif-; ficile della nostra vita nazionale, ha poi detto Forlani, e il j 1 ! | re ideali di pacifica e civile j convivenza che ci hanno gui-1 processo di costruzione de mocratica è minacciato da spinte disgreganti, i fenomeni della violenza e il piano della criminalità tentano di offusca dato nella Resistenza e nella Liberazione e che sono stati posti a fondamento della nostra Costituzione. Oggi più che inai dobbiamo rinsaldare i vincoli di solidarietà nazionale, i legami profondi del popolo con le proprie forze ar mate. Qui è certamente uno dei pilastri essenziali per la difesa e lo sviluppo dì un si stema democratico». Piero Cerati Firenze. Gli ex alpini della sezione di Borgaro Torinese sfilano con il loro decano (Tel.)

Persone citate: Bertagnolli, Forlani, Spagnolli